Risposte di salute
Assolutamente si'! le arti marziali sono utilissime al bambino e all'adulto ,con notevoli benefici dal punto di vista psicofisico. L’aumento della sicurezza di sé e dei propri mezzi è l’elemento più chiaro e dimostrabile. Avere conoscenza di mosse di autodifesa consente infatti di rimanere calmi in situazioni di pericolo. L’obiettivo finale è quello del completo controllo dell’energia vitale che allontana energie negative e insicurezze: il percorso per arrivare a questo fine ci rende più tranquilli e calmi, allontanando stress e pensieri che ci inquietano quotidianamente. L’allenamento nelle arti marziali rende agili e flessibili a livello articolare ma anche resistenti e forti. Si tratta di esercizi che aiutano sicuramente a rinforzare la schiena e a rendere i muscoli tonici.
Il quesito proposto sembrerebbe semplice e chiaro, ma in realtà non lo è. Infatti, più che porsi potenziali limiti per eventuali deficit fisici, dovremmo meglio analizzare cosa si intende per arte marziale e relativa pratica e consequenzialmente le finalità ricercate. Dobbiamo per prima cosa definire “la pratica di arte marziale”, con essa intendiamo una pratica rigorosa, assidua e continua volta ad acquisire una seria attitudine marziale? O una pratica meno rigorosa che ispirandosi alle discipline marziali, adattandosi alle esigenze della grande platea odierna, sia finalizzata al miglioramento dello stato psico-fisico individuale? Questa prima distinzione è importante, direi imprescindibile per una corretta risposta. Partiamo dall’ultima ipotesi considerata, a parere dello scrivente, una pratica marziale “adattata” è praticabile da tutti, proporzionalmente all’indole di ognuno. Certo è che, essendo questa da considerare una sintesi, una sfumatura tra arte marziale pura e disciplina di benessere, avrà utilità per il praticante se l’esigenza dello stesso si colloca in tal senso. Per spiegarsi meglio: sarà attinente se si cerca qualcosa che abbia benefici psico-fisici, unitamente ad una parte di aspetto marziale più apparente che reale, il quale potrà comunque essere una suggestione positiva per molti. Certo tal tipo di praticante dovrà essere consapevole dei limiti di questo tipo di attività che sono: da una parte la consapevolezza di non aver appreso un reale contenuto marziale e dall’altra che esistono discipline volte al miglioramento del benessere psico-fisico più valevoli ed efficaci (yoga, pilates, ecc). Se si cerca, invece, una pratica volta allo sviluppo di reali attitudini marziali, si dovrà essere consapevoli che questa porterà benefici che, tralasciando l’aspetto pragmatico di elevare la capacità di autodifesa, saranno prioritariamente spirituali. Questa esperienza sarà, infatti, connotata da un grosso sacrificio fisico, psichico e di tempo. Per raggiungere risultati in tal senso si dovrà offrire una totale dedizione, la quale richiederà molto tempo personale (con conseguenti rinunce), richiederà di accettare la possibilità di compromettere parzialmente la propria salute fisica, richiederà di mettere allo scoperto le proprie paure ed insicurezze. Questa rigorosa disciplina, che richiama le virtù dell’ascetismo, consentirà, a chi lo ricerca, una forte elevazione spirituale, la quale, tuttavia avrà un costo non irrisorio. Tanto premesso credo che in questa seconda ipotesi, la pratica marziale non sia per tutti, ma non distinguendo sulla base di condizioni fisiche di partenza, piuttosto facendo una distinzione sulle base delle capacità volitive – risolutezza (forza decisionale), autocontrollo, coraggio, perseveranza, concentrazione, attenzione sostenuta e volontà – del singolo individuo. Enrico Vivoli - www.artimarzialifirenze.it