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Oli esausti, i luoghi di raccolta

Per poter essere riciclati gli oli esausti necessitano di essere smaltiti correttamente. Da Nord a Sud, in Italia sono attivi numerosi punti di raccolta appositamente dedicati a questa tipologia di rifiuti. Presso supermercati, ecopiazzole o anche itineranti.

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©Attapol Nowat -123rf

Gli oli esausti devono essere smaltiti in appositi luoghi di raccolta. In caso contrario, infatti, possono arrecare gravi danni all'ambiente, ma anche alle reti fognarie, agli impianti di depurazione o al sistema idrico.

 

Ma non è tutto: questi prodotti nocivi, infatti, possono compromette la flora e avere conseguenze negative sulla salute, qualora ad esempio rientrino erroneamente nella catena alimentare. 
 

Cosa sono gli oli esausti e perché devono essere smaltiti

In generale, gli oli esausti sono degli oli usati che possono provenire dagli scarti industriali, dalle automobili e dagli oli vegetali come scarti delle fritture. Sono definiti oli scuri perché contengono residui di combustione.

 

Gli oli di tipo alimentare utilizzati per la frittura subiscono una variazione della loro struttura e per questo necessitano di essere smaltiti in appositi centri di raccolta. Se eliminati tramite gli scarichi casalinghi, infatti, sono causa di grave inquinamento ambientale. 

 

Un corretto smaltimento, invece, permette a tutti gli oli esausti di essere riciclati attraverso specifiche tecniche di filtraggio e centrifuga
 

Come funziona la raccolta dell’olio esausto alimentare

L’olio alimentare esausto si può riciclare. E' sufficiente raccogliere il prodotto dismesso in bottiglie di plastica da portare negli appositi luoghi di raccolta avendo cura di buttare nei contenitori oli vegetali e grassi animali usati per fritture, per la preparazione degli alimenti o per la loro conservazione, oli di conservazione dei cibi in scatola e oli e grassi alimentari deteriorati e scaduti.

 

Così facendo, dunque, si può contribuire a salvaguardare l’acqua e l’ambiente. Se versato nel lavandino, infatti, l'olio esausto può intasare ed ostruire le tubature, creando di contro anche problemi alle condotte fognarie e al funzionamento dei depuratori.
 

Luoghi di raccolta in Italia

A Milano e in alcuni Comuni limitrofi l’AMSA permette di smaltire l’olio alimentare esausto presso le Riciclerie, i CAM o in alcuni punti vendita di grossi supermercati come Carrefour, COOP, Esselunga, Il Gigante e Simply. Per farlo è sufficiente consegnare le bottiglie di plastica contenenti il prodotto dismesso all’interno del punto vendita aderente. 

 

A Roma-ma in generale in tutto il centro Italia- il Consorzio Nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati (CONOU) ha attrezzato tutta una serie di isole ecologiche adibite alla raccolta degli oli esausti. Tali centri di raccolta sono ad accesso gratuito, recintati e custoditi. 

 

A Torino, invece, Amiat garantisce questa tipologia di raccolta differenziata attraverso 7 ecocentri presenti in città, dove i cittadini possono conferire tali rifiuti utilizzando un qualunque contenitore di plastica o vetro.

 

Asia Napoli, invece, organizza una raccolta itinerante grazie a Ecopunti Mobili Oli Vegetali Esausti, ovvero autoveicoli attrezzati per la raccolta dell'Olio Vegetale Esausto che si spostano in città durante l’anno.