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Quechua, gli ultimi Incas

Alla riscoperta della cultura Quechua, legata al Sudamerica incaico, ad una conoscenza orale tramandata da madri a figlie.

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La cultura Quechua

La storia di una civiltà non può rientrare in quegli ambiti di studio che consideriamo "scienze esatte": avvenimenti storici, influenze linguistiche, riti e bagaglio genetico sono materia per esploratori che non hanno paura di oltrepassare i confini delle discipline della conoscenza. 

 

Non facciamoci, allora, confondere se il termine può sembrarci famigliare: l’origine del nome ha radici antiche, legate a una popolazione amerindia che popolò alcune aree tra il Perù e la Bolivia, comprendente anche l'antica località oggi sito archeologico di Machu Picchu.

 

Ancora oggi esistono discendenti diretti, alcuni dei quali famosi attori o politici. Chi ha visitato tali luoghi, durante un viaggio, riconoscerà sicuramente il tipico abbigliamento tradizionale dei Quechua, specie quello delle donne, con i loro inconfondibili copricapo.
 

La lingua Quechua

Ma quando parliamo di Quechua, non parliamo semplicemente di un gruppo etnico quanto piuttosto di una cultura tenuta insieme da una parlata specifica, la lingua Quechua appunto, che in realtà rappresenta un gruppo di lingue diffuse tra i popoli Quechua, tra i quali rientrano gli Incas e i loro discendenti. 

 

Oggi questo idioma è riconosciuto e protetto in Perù, Ecuador e Bolivia anche se riuscire a preservarla è una questione assai difficile trattandosi di una lingua quasi esclusivamente orale, con pochi o nessun testo scritto e basata sulla ripetizione di miti e leggende che, col tempo, vanno sempre più perdendosi a vantaggio dell'utilizzo dello spagnolo, molto più pratico e semplice da insegnare. 

 

La mitologia Quechua

Ma a che serve una lingua se non a tramandare la conoscenza? Se oggi hanno la meglio le lingue "pronte all'uso" perché è sulla conoscenza pratica che la società moderna tende a basarsi, la riscoperta della lingua Quechua può portare anche a una riconnessione con il tipo di conoscenza che era più adatta a trasmettere, ovvero quella mitologica.

 

I principali miti quechua-incaici ruotano attorno alla figura di Viracocha, suprema deità creatrice del pantheon incaico, che si incarnò sulla Terra con le fattezze di un uomo bianco dispensando insegnamenti ai diversi popoli per poi lasciare la terraferma per il mare, con la promessa di tornare alla fine dei tempi.  

 

Inti è il figlio di Viracocha, figura solare e semidivina dai quali sia gli Inca che gli altri popoli Quechua credeveano di discendere. 

 

La controparte femminile di Viracocha è Pachamama, la Madre del Mondo, potenza ctonia ancora in voga nei culti new age moderni. Questa trinità è accompagnata da un gran numero di storie e leggende basate sugli spiriti degli animali, tutte con una specifica morale di fondo. 

 

I Quechua oggi

Oggi è rimasto in voga il culto di Pachamama, come detto tornato in vigore con il movimento New age dell’Era dell’Acquario, piuttosto in linea con un ricollegamento al femmineo

 

Ma tutto l’interesse che gira attorno alla cultura Quechua, legata anche in qualche modo ai viaggiatori che si inoltrano in Sudamerica alla scoperta dell’ayahuasca, ha riportato alla luce molte altre forme di conoscenza, non poche legate alla medicina popolare, di diretta discendenza incaica e, anche in questo caso, giunte fino a noi matrilinearmente, ovvero da madre a figlia.