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"Trash is for tossers", il progetto di Lauren Singer

Per cominciare a vivere senza produrre rifiuti ci vuole davvero poco. Quest'abitudine semplifica la vita, fa bene all'ambiente e al portafoglio e crea una rete di connessioni (non solo virtuali!). Ecco il progetto "Trash is for tossers" di Lauren Singer.

"Trash is for tossers", il progetto di Lauren Singer

Chi è Lauren Singer

Lei si presenta cosi: viso sorridente e sorriso sbarazzino incorniciato da una lunga cascata di capelli color castagna. Solare e spiritosa, Lauren Singer è una ragazza di New York che ha deciso - da parecchio tempo ormai - di vivere zero waste, ovvero senza produrre rifiuti.

Fresca di studi sull'ambiente, matura la decisione di abbattere definitivamente il suo personale impatto ambientale dopo aver conosciuto Bea Johnson, ascoltato le sue interviste, letto i suoi libri e visto la sua casa a rifiuti zero.

Eccola dunque alle prese con il suo significativo progetto dal titolo "Trash is for tossers"; un modello positivo soprattutto per le giovani generazioni.  

 

Il progetto "Trash is for tossers"

Per usare un eufemismo al posto di una parolaccia, il dirompente titolo del progetto potrebbe essere tradotto come "L'immondizia è per i buoni a nulla".

Lauren si pone l'obiettivo di dimostrare, attraverso il suo stesso stile di vita, che praticare e seguire la filosofia zero waste è possibile per tutti. Bastano poche nozioni di base, ma soprattutto tanta voglia di cambiare in modo concreto. 

La prima lezione è: non si butta più niente nel cestino, bensì si impara a riciclare e compostare, a far girare i materiali e a riempire i contenitori vuoti invece di acquistarne di nuovi. 

Il sito omonimo comprende un blog con tanti consigli pratici e uno shop in cui acquistare prodotti compatibili con uno stile di vita green (o semplicemente prendere spunto). Si può seguire "Trash is for tossers" anche su Facebook, Instagram e Twitter.

 

Vivere senza rifiuti: il primo passo

Se questo progetto vi incuriosisce, probabilmente è perché vorreste provare a vivere come Lauren e come le tante altre persone che stanno accogliendo questo cambiamento, radicale ma indispensabile.

Molti hanno la tentazione di buttare gli oggetti di plastica o ciò che non fa più parte del loro nuovo modo di vivere. Questa, però, non è la strada giusta: se anche voi avete qualcosa che non vi serve più, regalatelo, scambiatelo in un gruppo di baratto, dategli una nuova vita.

Ricordatevi che i proposito di una vita zero waste è proprio quello di evitare che le discariche si riempiano infinitamente di rifiuti.

Probabilmente credete che in Italia sia difficile seguire questa strada, soprattutto nei piccoli paesi in cui non ci sono negozi specializzati. Ma non demordete! Sapevate, per esempio, che il primo comune italiano a aderire alla strategia rifiuti zero è stato Capannori, in provincia di Lucca?

 

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Zero waste: ecco cosa si può imparare

Lo stile di vita zero waste alleggerisce le tasche e anche i pensieri. Dalla pagina di Lauren possiamo raccogliere molti spunti da sperimentare subito: dalla ricetta per il dentifrico fai da te, ai trucchi per la cura dei capelli, il make-up e persino la cucina. 

In Italia, i siti web Zero waste Italy Rete zero waste creano una connessione reale tra le persone, tramite occasioni di incontro, baratto, scambi e corsi sul tema del riuso intelligente. 

Il libro: La famiglia zero rifiuti (o quasi). Come adottare uno stile di vita sostenibile, di Bénédicte Moret e Jérémie Pichon (ed. Sonda).

 

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Foto sonjachnyj