Articolo

Cosa sono i tarocchi

Spieghiamo in breve cosa sono i Tarocchi, queste magiche carte che tanto attraggono e respingono al tempo stesso, tra pratiche divinatorie, arcani, intuizioni e semplice ma profonda conoscenza di sé.

Cosa sono i tarocchi

Origine dei tarocchi 

L’origine dei tarocchi è cosa alquanto dibattuta tra gli esperti di occultismo e di pratiche ermetico magiche ed esoteriche.

Tra chi sostiene che derivino dall'antica cultura egizia (Court de Gebelin) e chi espone tesi che ne dimostrerebbero l’origine ebraica (Eliphas Lévi), vi è anche chi sostiene l’ipotesi di una nascita nell’antica Grecia od orientale.

Di sicuro hanno avuto il loro momento di forza in epoca medievale, quando le allegorie e i simboli venivano utilizzati in molti settori. 

Ma che cosa sono i tarocchi? Carte con figure, gli “Arcani”, da interpretare, direte voi. In poche parole sì, ma più precisamente si tratta di un insieme di simboli, immagini, colori, nomi e numeri che celano un’antichissima pratica e arte esoterica, assimilabile alla personalità di Ermete Trismegisto, il dio rivelatore della verità e mediatore tra gli uomini e gli dei.

 

Come si usano i tarocchi 

La lettura dei tarocchi, chiamata anche “cartomanzia” e “tarologia” - due approcci di lettura dei tarocchi che comunque differiscono per certi aspetti l’uno dall’altro - è una pratica che diventa strumento di conoscenza o autoconoscenza.

Le 78 carte o “lame” (22 Arcani Maggiori o Trionfi, le carte senza seme, e 56 Arcani Minori, contraddistinte dai semi italiani che sono spade, bastoni, coppe e denari, con i numeri e le figure di corte) si interrogano per capire il ruolo che si può avere in una certa situazione, come anche per conoscere meglio certi lati della personalità e dei comportamenti e di conseguenza per soppesare al meglio le relazioni che si costruiscono nell’ambiente in cui si vive.

Il tutto è finalizzato al miglioramento della qualità della propria vita e alla consapevolezza di sé.

 

Leggi anche I tarocchi archetipali e il riequilibrio energetico >>

 

Chi può fare i tarocchi 

Spesso la pratica dei tarocchi è stata connessa con la divinazione, ovvero l’arte di prevedere il futuro. Si tratta di un errato o univoco modo di esercitare la disciplina della lettura dei tarocchi, che ha in sé anche questo aspetto, ma non è l’unico.

La conseguenza è stata proprio la mercificazione e il degrado di un’antica disciplina esoterica che mira in primis alla consapevolezza e conoscenza.

Di fatto, chi utilizza seriamente i tarocchi, sono professionisti dell’introspezione, come psicologi o psicoterapeuti o “coach”, o semplicemente persone dotate di sensibilità e che posseggono l’intuizione speciale e necessaria per aiutare a sbloccare laddove le strutture si impantanano, dove le spiegazioni e i problemi sono difficili da definire; queste persone sono in grado di interagire e fare da mediatori, grazie alla portata simbolica dei Tarocchi, tra gli aspetti emotivi e i fatti che vanno al di là di tutto ciò che vi è di razionale. 

Tantissime sono le carte dei tarocchi, di vario tipo e in ogni angolo del mondo. Il primo e speciale mazzo andrebbe regalato, come spiega la Personal Musa Ilaria Ruggeri, che sul sito racconta molto bene la sua personale esperienza di crescita grazie a queste magiche carte. 

 

Libri di riferimento: “I tarocchi. Cammino iniziatico. Il corteo degli arcani" di M. Pia Fiorentino; "Tarocchi Guida Completa" di Rebecca Walcott; "Il matto, il mago, il mondo: I tarocchi per la crescita personale" di Lidia Calvano, Luigina Sgarro.