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Equinozio di primavera e depurazione organica

Il nostro corpo è sempre in continuo cambiamento, poiché si deve adeguare agli sbalzi di temperatura, ai ritmi di sonno e veglia e a quelli stagionali. L'Equinozio di primavera è il momento giusto per depurare l'organismo da tutti gli accumuli.

Equinozio di primavera e depurazione organica

Il nostro corpo è sempre in continuo cambiamento, poiché si deve adeguare agli sbalzi di temperatura, ai ritmi di sonno e veglia e a quelli stagionali. Questi ritmi denominati circadiani (dal latino circa diem “intorno al giorno”) furono osservati e studiati per la prima volta nel 1700 dallo scienziato francese Jean-Jacques d’Ortous de Mairan

Ma millenni prima la medicina cinese aveva già individuato i ritmi endogeni circadiani dei nostri organi in modo molto preciso: ad esempio il periodo di maggiore funzionalità dell’intestino è tra le 5 e le 7 del mattino, il rene tra le 15 e le 17, il fegato dall’1 alle 3 di notte e così via.  Oggi la moderna Cronobiologia, rivisitando queste antiche conoscenze, le ha fatte proprie dimostrandone la scientificità.

Continuamente ci adeguiamo a tutto quello che cambia attorno a noi, i nostri organi, sintonizzati con la natura attraverso recettori energetici invisibili, sono in grado di percepire le influenze delle energie cosmiche che si avvicendano di stagione in stagione, come ad esempio l’equinozio del 20 marzo.

In questo giorno alle 11,44 avverrà il passaggio che segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, non sarà  quindi un giorno come tutti gli altri. E’ il giorno in cui la natura si risveglia dal letargo invernale e nel nostro organismo la funzionalità degli organi di depurazione, tra i quali il fegato e i reni, è maggiormente stimolata.  In primavera l’energia pranica vitalizza tutto, poiché la sua circolazione, attraverso i punti energetici e i meridiani è più attiva.

La primavera imprime movimento, l’inverno stasi e letargia e in questo periodo il nostro organismo può andare incontro a difficoltà con disturbi specifici denominati “stagionali”, come irritabilità, astenia, inappetenza, nausea, digestione lenta, ecc. E’ questo il momento giusto per un intervento esterno che stimoli il fegato e la circolazione di energia. Questo organo, secondo Leadbeater, è la via d’ ingresso dei “globuli di luce” ricchi di energia cosmica che verrà elaborata dal fegato e quindi diffusa in tutto l’organismo.

  
La depurazione consiste nel disintossicare l'organismo dagli accumuli di tossine (endogene ed esogene) accumulate durante il periodo invernale. Può essere attuata con specifiche piante officinali e con frutti e verdure biologiche. Tra i primi la betulla, la gramigna, il tarassaco, la bardana e l’ortica,  sono quelle più conosciute. Sono piante che iniziano il ciclo vegetativo proprio in primavera, quindi le più indicate.

Si possono utilizzare appena colte per fare delle ottime tisane, oppure da aggiungere alle insalate, come le foglie di tarassaco o di ortica.

Il tarassaco è indicato per stimolare il deflusso della bile e l'attività epatica
, ed inoltre per aumentare la fluidità del sangue e l'eliminazione del colesterolo. La gramigna e l'infuso di foglie di Betulla sono utili per migliorare la diuresi e quindi l'eliminazione delle tossine.

 

Un ottimo depurativo è la seguente miscela

 

Ingredienti:

> Gramigna (radice) g 20;
> tarassaco (radice) g 20
> liquirizia (radice) g 15;
> bardana (radice) g 20;
> paritaria (pianta) g 30;
> equiseto (pianta) g 20;
> ortica (pianta) g 20.

 

Preparazione:

Fare bollire per 5 minuti un cucchiaio di questa miscela in 250 cc. di acqua, quindi lasciare infusare per 10 minuti, poi filtrare e bere al mattino per 28 giorni. La linfa di Betulla, indicata per l'astenia tipica di questo periodo, è inoltre un buon rimineralizzante, ed è ottima per abbassare il colesterolo.

 

Anche il succo di Aloe Arborescens preparato, secondo la ricetta di Padre Romano Zago, con foglie appena raccolte e di coltivazione biologica, possiede innumerevoli proprietà, tra cui: quella depurativa, antistipsi, rimineralizzante, immunostimolante, antinfiammatoria, ecc.

L’ortica favorisce, attraverso l’azione diuretica, l’eliminazione dei cloruri e dell’urea. La parietaria ha un alto contenuto di principi attivi non completamente studiati, è ricca di mucillagine, acido tannico e di nitrati di potassio che ne fanno una pianta antiartritica e antireumatica.

Nel periodo di depurazione dobbiamo dedicare particolare attenzione al cibo. La colazione non dovrebbe essere fatta prima delle 10,00, poiché fino a quell’ora gli organi emuntori sono impegnati ad eliminare le tossine ed il cibo introdotto bloccherebbe questa delicata fase.

E’ opportuno iniziare con una colazione a base di frutta(mele, arance, pere, ecc.), oppure con la seguente miscela molto energetica e nutriente: in una ciotola mettere tre cucchiai di fiocchi di cereali miste(avena, farro, kamut), un cucchiaio di uva sultanina, una cucchiaino di semi di zucca, 5 o 6 mandorle tostate e sminuzzate, poi aggiungere una buona quantità di yogurt intero bianco e mezza mela tagliata a pezzetti, mescolare il tutto e lasciare riposare per almeno 30 minuti.

Si può sostituire lo yogurt con latte di riso con aggiunta, a piacere, di caffè d’orzo. Nel periodo di depurazione  eliminate i dolcificanti, caffè, bevande gasate, alcolici, cioccolata, fritture e cibi irritanti.

Aumentare il consumo di frutta, verdure cotte e crude, minestre, minestroni; sostituire le proteine animali con il seitan, ed i formaggi stagionati con il tofu.

E’ importante anche che gli alimenti siano di coltivazione e produzione biologica. Applicando queste semplici consigli per almeno due settimane noterete un nuovo benessere, ed allora perchè non continuare?

 

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