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Il metodo Steiner

Filosofia. Esoterismo. Arte. Medicina. Agricoltura. Antroposofia. Ciascuna di queste discipline ha in comune il cosiddetto “metodo Steiner”. Ma in cosa consiste?

Il metodo Steiner

Rudolf Steiner 

Non esiste niente di meglio di una definizione dell'autore per comprendere al meglio un concetto. Questo è quanto Rudolf Steiner dice a proposita dell'antroposofia: “[...] una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell’uomo allo spirituale che è nell’universo. Sorge nell’uomo come una necessità del cuore, della vita, del sentimento, e può essere pienamente giustificata se soddisfa questo bisogno interiore”.

A dire il vero, non è così illuminante. Cerchiamo prima di conoscere meglio il personaggio Steiner.

Rudolf Steiner, filosofo, esoterista e pedagogista, nasce nel 1861 a Kraljevic, un paese dell'attuale Slovenia. Figlio di un capostazione austriaco, Steiner trascorre la sua giovinezza in diverse località dell'Austria; in periodo di formazione, allo studio di matematica e scienze unisce la frequentazione di corsi di letteratura e poesia, oltre a insegnare privatamente a un ragazzino ritardato fino a portarlo alla maturità. Profondo conoscitore delle opere di Goethe, Fitche, Nietzsche e Schopenhauer, Steiner si trasferisce nel 1897 a Berlino per dirigere una rivista letteraria. La sua attività di pensatore non conosce limiti, partecipando a una serie di conferenze della Società Teosofica in contrapposizione alle idee di Madame Blavatsky. Nel 1913 fonda la Società Antroposofica. Importante sarà l'incontro con Ita Wegman.  Collega di Steiner, 15 anni più giovane di lui, la Wegman porterà  avanti la ricerca spirituale di Steiner. 

Rudolf Steiner ha lasciato un'opera immensa, per contenuto e vastità. I suoi libri e articoli formano la base per la "scienza dello spirito orientata antroposoficamente". Vediamo in cosa consiste il metodo Steiner

 

Il metodo Steiner

La componente filosofica è preponderante. Il metodo Steiner riprende la concezione che aveva Goethe in merito alla “composizione” dell’essere umano. Nell’essere umano convivono: un corpo etereo intessuto di energia vitale, un corpo astrale, dominato dai sentimenti e dalle emozioni, e l’Io, che coincide con la coscienza, la psiche, l’essenza divina. Sarebbe proprio l’armonia e l’equilibro di queste tre parti, secondo Steiner, a condizionare lo stato di salute nell’essere umano. 

Rudolf Steiner sottolinea l’esistenza oggettiva – e quindi oggettivamente studiabile – del mondo spirituale. L’essere umano è la sintesi organica di diversi livelli – corpo, anima e spirito (che non è un livello tra gli altri, ma l’unità stessa del Tutto). Inoltre, la coscienza spirituale dell’individuo, che è della stessa natura di quella divina, è avviluppata in quattro involucri o corpi: il corpo fisico o grossolano, il corpo eterico, il corpo astrale o animico e il corpo egoico o Io. 

Il mondo dello spirito è in costante evoluzione, e ogni sua metamorfosi interessa l’uomo in quanto essere vivente limitato ma anche orientato a una consapevolezza sempre più transpersonale e libera. Anche Steiner sostiene che l’uomo è un essere tripartito, composto di corpo (l’insieme organico dei processi naturali e vitali), anima (la parte mediana e mediatrice, sede dell’immaginazione, delle emozioni etc.) e spirito (la scintilla creativa e dinamica che congiunge l’umano e il divino). 

 

Applicazioni concrete del metodo Steiner

Steiner propone una nuova concezione dell'uomo, promuovendo sviluppi e applicazioni in altri ambiti disciplinari: pedagogia, medicina, arte, euritmia, agricoltura e scienza.

A scuola, il metodo Steiner, conosciuto anche come scuola o educazione Waldorf, determina cosa e quando qualcosa debba essere insegnato agli alunni. Secondo l'antroposofia Steiner, l'insegnamento scolastico viene suddiviso, secondo la dottrina dei quattro corpi, ogni sette anni. Le materie sono improntate all'arte e gli insegnanti vengono rivalutati nella loro funzione di educatori. Non ci si rivolge solo alla mente del fanciullo, ma anche alla sua anima, al suo corpo, ai sentimenti e alla volontà. 

La medicina antroposofica è integrata, ossia concepisce l`oggetto della sua ricerca, l`uomo, come una unità inscindibile di corpo, anima e spirito. In questo senso, guarire la malattia non è un gesto paragonabile a un'azione singola, isolata, un'azione che richiede una reazione positiva che sia possibilmente anche immediata. Guarire qualcuno, nell'ottica antroposofica, vuol dire condividerne l'universo interiore, toccarne la parte fisica e quella meno tangibile. La cura, insomma, è vista come un percorso quotidiano e responsabile; i farmaci, invece, non come elementi disumanizzanti, ma veri e propri specifici medicinali antroposofici, tratti dai regni della natura, secondo un principio di affinità evolutiva, sulla base delle regole della farmacopea ufficiali, sull’esperienza dei medici antroposofi e sul rispetto delle norme di buona fabbricazione e della deontologia professionale dei farmacisti. Il metodo Steiner è contrario alle vaccinazioni

L'euritmia viene considerata una forma d'arte del movimento. Venne creata da Rudolf Steiner e da sua moglie, Marie von Sivers. L'euritmia non va confusa con la danza o con la ginnastica. Nella sua componente artistica, viene praticata da solisti o da gruppi come parte di rappresentazioni sceniche il cui fine è rendere visibili le leggi della parola e della musica. Oltre a questo intento, l’euritmia riveste una notevole importanza in campo terapeutico, come parte della medicina antroposofica. Lo sviluppo dell’euritmia terapeutica ebbe inizio a partire dal 1921, quando Steiner tenne un corso rivolto ai medici. Attraverso una continua riformulazione e grazie anche a costanti ricerche medico-antroposofiche, l'euritmia diventa una componente fondamentale dei sistemi di cura della medicina antroposofica. 

Infine, la cosiddetta “agricoltura biodinamica”. Nel 1922, due naturalisti si rivolsero a Steiner per sapere se alcune sue indicazioni sui ritmi della vita umana potessero applicarsi anche alle piante. Steiner elaborò in breve tempo un suo metodo applicativo, che prevedeva l'eliminazione di concimi chimici e l'interazione tra due forze, quella terrestre e quella cosmica. La sue idea di agricoltura è quella di uno scenario in cui terra, animali, uomo e piante vivano in modo sano e naturale. A oggi, sono numerosissimi i Paesi europei che adottano tali metodiche. 

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