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Ayurveda: la pelle e i Dosha

I tre Dosha (Vata, Pitta e Kapha) possono essere causa di benessere (se sono in equilibrio) ma anche di malattia (se in squilibrio tra loro) degli organi del corpo, compresa la pelle.

Ayurveda: la pelle e i Dosha

La pelle di un individuo comincia a formarsi fin dal momento del concepimento, oevvero quando lo sperma e l’ovulo si uniscono nell’utero e danno origine ad una nuova vita.

Nel momento in cui lo sperma raggiunge l’ovulo, inizia a muoversi un’energia calda come il fuoco (c.d. Agni) che permette non solo un processo di moltiplicazione ed espansione delle cellule del “nuovo” essere ma anche la formazione di una sostanza protettiva attorno all’ovulo: la pelle.

La pelle si chiama, in sanscrito Twacha, che significa “ricoprire” o “involucro”. Essa svolge quindi un ruolo estremamente importante per ogni individuo fin dal momento del concepimento, poiché ha la funzione di ricoprire tutti gli organi interni e di proteggerli dall’esterno, da tutto ciò che sta fuori dal corpo.

I tre Dosha (Vata, Pitta e Kapha) possono essere causa di benessere (se sono in equilibrio) ma anche di malattia (se in squilibrio tra loro) degli organi del corpo compresa la pelle.

Quando i tridosha perdono equilibrio, la loro energia viene incanalata in maniera errata e se lo squilibrio non viene corretto può causare, a lungo termine, l’insorgere di malattie.

Dobbiamo, infatti, ricordarci che i Dosha agiscono in associazione e che governano insieme ogni singolo organo e tessuto del nostro corpo, compresa, ovviamente, la pelle.

I Disha secondari (c.d. Pachekadosha) hanno compiti specifici e ognuno di essi è responsabile di una funzione particolare della pelle.

Vata è movimento, governa il sistema nervoso e raggiunge ogni parte del corpo attraverso gli impulsi che viaggiano attraverso i nervi, i muscoli, i vasi sanguigni e i movimenti corporei. panchaka-Vata sono:

> Prana: è responsabile della percezione dell’energia coscmica attraverso la pelle;
> Udana: è responsabile della pigmentazione della perlle
> Viyana: è responsabile della circolazione del sangue e arriva fino alla superficie della pelle;
> Samana: è responsabile della traspirazione della pelle;
> Apana: è responsabile della sudorazione.

Pitta è calore e governa il metabolismo e la digestione a tutti i livelli. E’ responsabile dei pensieri e della capacità di comprendere e vedere. I Panchaka-Pitta sono:

> Pachaka: è legato a Samana Vata ed è responsabile della traspirazione della pelle;
> Ranjaka: è lagato a Udana Vata ed è responsabile della pigmentazione;>
> Shadaka: è legato a Prana Vata e quindi percepisce e tramette al cervello quanto la pelle riceve dall’esterno;
> Alochaka: anch’esso è collegato a Prana Vata e mantiene l’uniformità del colore della pelle;
> Bharajaka: si trova nella pelle; è legato a Vata ed è responsbaile della sensibilità della pelle; della luminosità della stessa e dell’assorbimento delle sostanze (ad esempio gli oli utilizzati durante il trattamento Abhyangam).

Kapha è stabilità, è responsabile della struttura e della resistenza dei tessuti e delle articolazioni. I Panchaka-Kapha sono:

> Kledaka: agisce insieme a Samana Vata e Pachaka Pitta per mantenere l’equilibrio della temperatura della pelle;
> Avalambaka: agisce con Prana Vata e Shadaka Pitta per mantenere la resistenza e la vitalità della pelle;
> Bhodaka: agisce con Udana Vata e Alochaka Pitta, è responsabile del mantenimento della pelle, la preserva dalla secchezza, dalla cellulite e dall’eccesso di grasso;
> Tarpaka: agisce con Prana per mantenere il grado di sensibilità e odore della pelle;
> Shlesaka: agiste con Vata e attraverso la lubrificazione mantiene la sensibilità, la luminosità, la oleosità e umidità della pelle.


Secondo l’ayurveda la pelle è formata da sette strati:

> Avabhasini, è lo strato più esterno della pelle e responsabile della pigmentazione. I suoi disturbi provocano irritazione, secchezza della pelle, prurito, acne.
> Lohita, è il secondo trato della pelle ed è collegato al colore rosso. I suoi disturbi provocano macchie scure o rosse sulla pelle, occhiaie, nei.
> Sweta, è il terzo strato ed è collegato al colore bianco. Ha il compito di mantenere e controllare il calore e l’umidità del corpo. I suoi disturbi provocano gonfiori, brufoli, cisti, deposito di scorie;
> Tamara, è il quarto stratom, situato tra gli statri superficiali e quelli più profondi. E’ difficile da curare perché è distante dai vasi sanguigni e dalla superficie cutanea. I suoi disturbi provocano eczemi, ecc.;
> Vidhini, è il quinto strato. I suoi disturbi provocona erpes e psoriasi;
>Rohini, è il sesto strato. I suoi disturbi si manifestano nelle ghiandole e nei linfonodi;
> Mansadhara, è lo strato più profondo connesso al tessutuo muscolare. I suoi disturbi provocano fistole e piccole ulcere.

Le anomalie della pelle nascono quando i tre disha non agiscono in armonia. A questo punto bisognerà agire sul fisico per compensare gli squilibri sia con applicazioni di medicamente sulla pelle sia con l’utilizzo di preparati.

Le cure esterne sono efficaci sui primi tre strati, quelle interne sugli ultimi tre. Abhyamgam, oli e pelle: il termine “Abhyangam” significa letteralmente “applicazione di oli in tutte le parti del corpo” (da abhi “tutte le direzioni” e angam “parti del corpo”).

Gli oli medicati (Tailam) utilizzati nell’abhyangam e assorbiti dalla pelle durante il massaggio agiscono sui dosha principali e secondari.

E’ importante utilizzare di volta in volta oli adatti alla cura affinché il massaggio procuri un benessere sia mentale che fisico. Durante l’abhyangam l’olio agisce sui differenti Panchacadosha e sui vari tessuti ottenendo effetti ben precisi:

> prana, vata e shadaka pitta armonizzano il cervello, rilassano i tessuti, calmano la mente, conferiscono vigore, vitalità e gioia;
> udana, vata e bharajaka pitta conferiscono colore alla carnagione, mantengono una buona qualità dei tessuti e dei liquidi, proteggono l’epidermide;
> vyana vata e bharajaka pitta favoriscono la circolazione sanguigna arteriosa, venosa, linfatica ed energetica;
> samana vata e pachaka pitta aiutano la digestione e la secrezione delle scorie corporee;
> mansa, meda e shukra sono tre tessuti tonificano direttamente la muscolatura e il grasso aumentando così la forza strutturale e la vitalità dell’apparato riproduttivo.


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