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L'alimentazione bioenergetica

La madeleine e Marcel Proust in “Alla ricerca del tempo perduto”. Cibo, energia ed emozioni. L'alimentazione bioenergetica e la poesia della cucina.

L'alimentazione bioenergetica

 

Bioenergetica e cucina

La cucina bioenergetica, come dice la parola stessa, considera la valenza energetica di una sostanza, in questo caso del cibo, senza però scollare questa valenza dall'aspetto nutrizionale. Così come è olistico il rapporto tra energia e alimentazione, altrettanto olistico è, nella cucina bioenergetica, il sodalizio tra il cibo in sé, la preparazione e l'amore che ci mette colui che si trova dietro ai fornelli. L'energia si riceve e si trasmette e, allo stesso modo, il cibo che si prepara ha bisogno di quell'ingrediente fondamentale che è l'amore, la mente distesa e lucida che lavora biunivocamente con le mani che si destreggiano tra i fornelli.

C'è chi riduce il cibo in tabelle e valori. Dati nutrizionali relativamente utili. Mangiare e nutrirsi non è così meccanico. Il cibo e l'alimentazione sono concepite come azioni dinamiche, investite da emozioni, pensieri, culture, rapporti. Noi nutriamo un organismo, una persona, noi stessi, non una macchina o un mero apparato digerente.

Memorie e istanti di vita scorrono in aromi e sapori. Emozioni. A chi non capita di gustare un piatto a pieno solo se preparato “con cura” da una specifica persona? Gli ingredienti son sempre quelli così come il processo di preparazione. E allora? Perché fatto da noi quel piatto non ci riesce allo stesso modo? Capiamo meglio in cosa consiste l'alimentazione bioenergetica.

 

Alimentazione bioenergetica

L'energia in cucina dunque. Abbandoniamo per prima cosa il dualismo che regna nella nostra mente. Passiamo all'olismo. Come primo ingrediente, si utilizza l'amore e la serenità. Questo non deve mai mancare nella vostra cucina. L'amore si trasmette al cibo che poi preparerete. Ogni alimento ha delle caratteristiche proprie, da un punto di visto energetico. Da dove derivano? Vengono dal colore, dal sapore, dall'aroma, dalla stagionalità, dall'ambiente e dal terreno in cui cresce, dalle modalità di cottura, dai condimenti che inseriamo... L'energia naturale di partenza di un alimento viene così trasformata dall'azione del cucinare

L'alimentazione bioenergetica tiene quindi conto di ognuno di questi fattori che caratterizzano un alimento in partenza e considera i processi di trasformazione del cibo, la preparazione in cucina, allo stesso modo. Succede con le modalità di cottura: le verdure, ad esempio, secondo l'alimentazione bioenergetica, non devono essere lessate per non privarle della loro vitalità. Meglio scottarle e cuocerle al vapore, così che mantengano un colore vivace e una croccantezza naturale. Meglio lessare la carne, in quanto cibo che ha massa. Ci sono cibi che tendono a contrarre e cibi che tendono a dilatare. Più contengono acqua più hanno effetto dilatante. Più sono asciutti e più hanno effetto contraente. La cottura interviene qui, bilanciando l'equazione secondo le nostre esigenze.

I principi alla base di questa modalità di cucina sono quelli della dietetica orientale, che trovano terreno fertile in vari corsi e libri sulla sana alimentazione, oggi più che mai chiave del benessere.

Immagine | Ciglieggia