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Depressione e ansia, i rimedi naturali

Depressione e ansia, due disturbi sempre più diffusi nel nostro mondo frenetico e "performante". La naturopatia associata alla medicina specialistica può rappresentare un valido strumento di riequilibrio.

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Ma la depressione e l’ansia sono due facce della stessa medaglia?

 

Secondo alcune correnti di pensiero si, secondo altre invece no. In naturopatia affrontiamo in maniera differente ansia e depressione, sia a livello interpretativo, sia a supporto delle cure farmacologiche ma a volte intercettiamo connessioni tra i due disturbi. 

 

La depressione in naturopatia

Per il naturopata colui che soffre di depressione è energeticamente un soggetto deprivato di forze interiori, che guarda al suo passato con nostalgia e rammarico, che non trova nel presente le basi per poter sostenersi e non vede un futuro.

 

Il nero è un colore che annulla tutte le sfumature della sua vita, la sua mente si contorce e si attorciglia su pensieri circolari, ossessivi, che offuscano la realtà e la deformano.

 

Gli organi coinvolti da un punto di vista energetico sono stomaco e milza/pancreas, in medicina cinese sono quelli afferenti al Movimento Terra, al primo Autunno della vita e che non sono in grado di nutrire quelli del Movimento Metallo, polmoni e intestino crasso, il secondo Autunno.  

 

La malinconia, la rimuginazione, la perdita dei confini tra il vero e il presunto aprono il varco alla tristezza profonda. Manca la forza fisica, manca la forza reattiva, manca la forza energetica perché il cibo non rappresenta più una fonte di nutrimento: in certi casi non si sente più l’esigenza di mangiare perchè si è già sazi di tutto, e tutto è troppo.  

 

Il sonno è l’unico rifugio dai pensieri, apparentemente, fino a quando anche questo limbo viene contaminato, perché chimicamente il corpo ha attinto a tutte le sue energie date dagli zuccheri e dai grassi e allora le ghiandole surrenali vengono messe sotto stress producendo picchi adrenalinici. Spesso capita infatti che il depresso non dorma più.  

 

L'ansia in naturopatia

Per il naturopata, colui che soffre di ansia è un soggetto energeticamente in eccesso, il che non significa che sia carico di energia, attenzione!  

 

L’ansioso non sa vivere nel presente, non apprezza ciò che ha, perché è proiettato nel futuro ipotetico negativo. Chi è animato dall’ansia non conosce il significato del rilassarsi, del prendere con tranquillità ciò che la vita gli offre, anche di bello, perché potrebbe prospettarsi qualcosa di brutto nell’imminente domani. 

 

L’ansia anticipatoria riempie la mente di preoccupazioni infondate, toglie le energie creative e psichiche, perché anche l’ansioso, così come il depresso non si relaziona in maniera corretta con la realtà, perché la contamina con un futuro annebbiato e destabilizzante.

 

Gli organi coinvolti da un punto di vista energetico possono essere sia fegato e vescicola biliare appartenenti al Movimento Legno, in una condizione di disequilibrio in eccesso, sia reni e vescica, afferenti al Movimento Acqua in una condizione di disequilibrio in difetto quindi non in grado di “diluire” l’energia del legno.  

 

La paura, emozione tipica dell’elemento acqua quando destabilizzato, è talmente forte da soverchiare tutto. 

 

Avete mai notato che il soggetto ansioso spesso fatica a respirare correttamente? L’atto inspiratorio si ferma al torace e non nasce dall’addome, anche l’espirazione è breve. 

 

Questo provoca una respirazione accelerata che influisce anche sul battito cardiaco. Spesso l’ansioso soffre d’asma, si sente il cuore in gola, avverte come una sensazione di soffocamento. Il suo organismo così come il suo pensiero corre veloce, più veloce di quanto possa sostenere!

 

Quando si rende conto di non riuscire a stare al passo con tempi impazziti viene assalito da una profonda tristezza e come un sacco svuotato si “accascia” su se stesso, senza forza ed energie. Ecco la possibile connessione riconducibile ad uno stato depressivo.

 

Depressione: rimedi naturali

L’analisi molto semplicistica ma doverosa per distinguere l’approccio naturopatico a questi disturbi ci fa capire che i rimedi naturali da mettere in campo sono differenti.   

 

Inoltre queste patologie devono essere seguite da medici specializzati, perché ricordiamoci sempre che indagare la mente è davvero arduo per chiunque, e spesso i protocolli da attuare sono pesanti perché modificano reazioni chimiche e ormonali per riallineare gli squilibri psichici. 

 

La naturopatia può rappresentare un supporto se condivisa dal medico curante. Gli strumenti che possiamo utilizzare attingono sia alla tradizione erboristica sia alla medicina orientale in generale e alle sue pratiche. 


La depressione può necessitare di una fase di riposo profondo, di sonno ristoratore per rigenerare le cellule cerebrali, far riposare il sistema nervoso. 

 

> Iperico: un rimedio riequilibrante, rasserenante, un modulatore dell’umore, l’Erba di San Giovanni, altro nome dell’iperico, è un antidepressivo naturale, grazie alla presenza di ipericina, alla componente di flavonoidi, all’iperforina

 

Funziona come inibitore della ricaptazione di serotonina e di noradrenalina. L’assunzione, soprattutto se in concomitanza a farmaci antidepressivi, deve essere effettuata sotto controllo medico

 

> Griffonia: questo rimedio è particolarmente indicato in caso di depressione lieve, disturbi dell’umore e insonnia. La griffonia ricca di 5-idrossitriptofano favorisce l’incremento di serotonia e melatonina, dopamina, noradrenalina ed endorfine. Ne trae beneficio anche l’appetito, che viene stimolato in maniera progressiva. 

 

> Mountain Pennyroyal: il fiore californiano indicato in caso di pensieri negativi, di emozioni logoranti, di congestione mentale che toglie vitalità. 

 

Quando la mente si offusca e i pensieri diventano torbidi, ripetitivi, ossessivi e la razionalità sembra aver abbandonato il soggetto depresso, il fiore californiano Mountain Pennyroyal agisce come depurativo del cervello, scioglie i pensieri annodati e fissi, libera il fluire dei pensieri lievi e creativi. 

 

> Shiatsu: pratiche quali lo shiatsu, che attiva o seda i flussi energetici attraverso i meridiani, possono essere validi supporti alla cura farmacologica. Lo shiatsu infatti o il tuinà, se il paziente accetta una pratica più avvolgente, attraverso la digitopressione, la sollecitazione di alcuni punti o parti del corpo, parlano direttamente agli organi coinvolti, ripristinano la libera circolazione delle energie, coadiuvano il rilassamento, la lucidità di pensiero, aiutano a riprendere contatto con il proprio corpo. 

 

> Qi Gong: si tratta di una cosiddetta ginnastica medica cinese che aiuta a concentrare le energie e a convogliarle laddove servono per riequilibrare una condizione di disagio. 

 

La respirazione, la concentrazione, movimenti lenti e consapevoli ripetuti del Qi gong caricano di energia positiva il praticante, attivano la presenza nel qui ed ora, stimolano gli organi interni riscaldandoli. 

 

Ansia: rimedi naturali

Ansia, attacchi di panico, tachicardia, insonnia, inappetenza o appetito famelico possono essere trattati anche con rimedi naturali concordati con il medico curante per supportare gli sbalzi d’umore e i picchi adrenalinici. 

 

> Biancospino: questo rimedio è davvero interessante per le sue virtù calmanti. E’ un sedativo naturale, calma le palpitazioni, l’ipertensione arteriosa, l’ansia e le sindromi da stress. Aiuta a rilassarsi e concilia il sonno. 

La formulazione più indicata in caso di ansia è il biancospino in gemmoderivato, la primavera della pianta, la gemma appunto, che seda le intemperanze primaverili. 

 

> Tilia Tomentosa: a proposito di gemmoderivati, anche il tiglio è un valido rimedio per gli stati ansiosi, anche quelli che si riverberano a livello fisico come colite, gastrite, poiché svolge azione antispasmodica

 

Può essere inserito tra i rimedi naturali adatti a chi soffre di ansia da prestazione e problematiche della sfera sessuale. 

 

> Yoga: una pratica interessante per il soggetto ansioso è lo yoga, hatha yoga, pranayama e pratyahara dove oltre agli asana per liberare le energie, viene associata una respirazione consapevole e tecniche di concentrazione e meditazione atte a incanalare le forze psichiche e a controllare i sensi. 

 

> Garlic: il fiore californiano scaccia paure. E’ un rimedio adatto a chi soffre di attacchi di panico, a chi si blocca di fronte agli altri, soprattutto se deve parlare in pubblico o affrontare prove gravose. Il fiore californiano Garlic infonde maggior vigore e sicurezza, seda l’ansia.