Glutine, altri pareri

Buongiorno, Sono in cura da una nutrizionista, nell'ultimo incontro le dicevo di notare ormai da tempo tanta tensione addominale e gonfiore perenne all'addome. Abbiamo eliminato il lievito e ora mi diceva di eliminare la pasta perché contenente glutine ed inserire farro orzo e altri cereali per vedere il mio problema è relativo ad una intolleranza al glutine. Le ho chiesto se potevo prendere la pasta senza glutine e lei mi ha risposto di no perché contiene un alto indice glicemico. Ma scusate, farro, orzo etc non contengono anch'essi glutine? Potete chiarirmi le idee? Graziee

Risposte di salute

Buongiorno, come lei dice contengono glutine, provi ad utilizzare riso, miglio, quinoa, amaranto, grano saraceno... e per sua sicurezza si rivolga anche ad un medico per una diagnosi e per escludere problematiche non funzionali. Saluti

di Dott.ssa Orsetti Gaia

Gatti Eugenio Luca
La prima cosa da chiarire è che non è la dieta a privazione la soluzione. Non serve essere blasonati per togliere alimenti che anche un bambino che non ha fatto nemmeno l'asilo arriverebbe a togliere già dopo il secondo disagio a fronte di assunzione. Togliere cibi, sarebbe come andare in palestra a togliere pesi dal bilanceire.... più togli pesi, meglio fai ad alzare il bilanciere ma ci si sta indebolendo. Il risultato è che poi si dovranno togliere altri pesi...Ecco perché togliendo cibi poi nel tempo si diventa intolleranti ad altre sostanze. Lo svezzamento del neonato è propio la sollecitazione e l'allenamento dell'intestino a saper infiammarsi e sfiammarsi per digerire molecole alimentari sempre più complesse ed infiammanti. Maggiore sarà la capacità di processare digestioni sempre più complesse, più forte sarù l'impianto digerente, che di conseguenza potrà espletare al meglio tutte le sue funzioni, ovvero tutte le fisiologie corporee. Ricordo che l'intestino è il nostro PRIMO cervello ed è implicato in qualsiasi attività avvenga nel nostro corpo, anche quella cerebrale !!! Il problema non è il cibo, ma la persona che non sa digerire quel cibo. Le assicuro che si guarisce dalla celiachia, e si risolvono tutte le allergie e intolleranze. Ovvio bisogna conoscere molto bene la fisiologia corporea e non seguire dettami volutamente devianti e deleteri dettati da interessi superiori. Io mangio glutine e non mi fa male. ma ad esempio a mia figlia quando era ancora celiaca e anticipo per gli increduli ha fatto parecchie gastroscopie a tenerlo confermato, il glutine al solo contatto la riempiva subito di estesi eritemi. Ora dopo 18 anni di studi, è a dieta libera da due anni e avendo sfiammato l'intestino si è pure ovviamente sviluppata.

di Gatti Eugenio Luca

Gatti Eugenio Luca
La celiachia affligge circa 400 mila persone in Italia. Queste alimentano interessi economici da parte dei produttori di alimenti per celiaci. Non capendo che la causa dei sintomi non sono gli alimenti, che NON sono veleni, ma una debolezza intestinale, sono condannati ad un esasperante controllo della dieta, temendo ogni minimo contatto con la gliadina, banale proteina del glutine, che infiamma TUTTI gli intestini, non solo quelli dei celiaci. Risulta molto difficile far capire ai celiaci che possono guarire, banalmente rinforzando l'intestino. Si sono chiusi in un loro mondo fatto di ricette particolari, di negozi dove vendono i loro prodotti, ristoranti, etc, ma i veri celiaci, quelli che hanno l'atrofizzazione dei villi, nonostante la dieta a privazione, dopo anni iniziano a presentare sintomi di patologie, come depressione, epilessia, cefalee, nelle donne inferitilità e ovaio policistico. Per tanto non risolvere il problema di una incapacità a gestire l'infiammazione prodotta dalla gliadina, porta a stati di malattia. Perchè si atrofizzano i villi? Le cellule di paneth del villo hanno il compito di secernere "defensine" (piccoli peptidi) che proteggono le adiacenti cellule staminali (sempre nel villo). In questo modo, quando una cellula del villo muore, una staminale prende il suo posto. La secrezione di queste defensine è controllata da un ceppo batterico, della famiglia dei batteroidi. Si potrebbe scrivere un libro su questa famiglia di ceppi anaerobici, per noi importantissimi. Per esempio essere magri o grassi dipende SOLO dal rapporto tra firmicuti e batteroidi, non dalle calorie introdotte. I batteroidi sono responsabili della fermentazione dei FOS, hanno antenne con cui percepiscono l'ambiente esterno, indipendentemente dai nostri organi di senso, modificando strutture proteiche della membrana mucosale. Per fortuna sono come l'edera, possiedono fortissimi meccanismi per rimanere nel ns intestino, ma la stupidità dell'uomo, associata all'ignoranza e all'arroganza, non ha limite. Per cui in molte patologie siamo riusciti a ridurre il loro numero. In questo modo, è noto e riportato ormai da anni in letteratura (chi fa scienza dovrebbe saperlo), non sono più prodotte le defensine e il villo si atrofizza. Se ripristino questi ceppi, i villi si riattivano, come ampiamente dimostrato da studi dove viene inoculato in topi germ-free il microbiota di topi obesi, e questi diventano obesi, mentre se inoculo microbiota di topi magri, rimangono magri. Per inciso i germ-free, sono ottenuti mantenendo in ambiente sterile i topi dopo la nascita, ma questi sono molto minuti, fragili e deboli, se non si inocula un microbiota non sopravvivono. Recentemente sono stati fatti anche trapianti di microbiota, mettendo il microbiota di un topo magro in uno obeso, questo inizia a dimagrire. C'è poco da stupirsi, dato che il direttore dell'istituto Genoma di Washington ha scritto che siamo maggiormente caratterizzati dal DNA dei nostri microbi (che ci mettono a disposizione 4 milioni di unità geniche vs le ns 24000!!!) che a quello delle ns cellule. C'è molta confusione oggi su cosa sia la celiachia, si è arrivati persino a sostenere che un celiaco può essere obeso. Forse perchè l'importante è etichettarlo in modo che diventi cliente dei produttori di cibi per celiaci. C'è anche chi sostiene che tutti dovrebbero mangiare gluten-free. Sostenerlo aiuta a fare carriera, visto che lo scrive anche Fasano, che dirige un grosso centro in USA sulla celiachia.

di Gatti Eugenio Luca