Intervista

L'altra metà del cielo

Intervista a Lidia Fassio in occasione dell'uscita del suo ultimo libro, "L'altra metà del cielo"

L'altra metà del cielo

Intervista a Lidia Fassio, riferimento in Italia per l’astrologia psicologica, in occasione del suo ultimo libro "L'altra metà del cielo", edito da Spigolon-Calcagno e suddiviso in tre volumi racchiusi in un cofanetto (anche se, all’occorrenza, possono essere venduti singolarmente).


Cara Lidia, sta uscendo a dicembre il tuo nuovo libro, di che si tratta?

Il tema del libro è quello della coppia, argomento che tanto interessa le persone e, in particolare, il mondo di coloro che si rivolgono all’astrologia.

Nel primo volume affronto le principali dinamiche di coppia, il secondo invece è incentrato sulle diverse tipologie di coppia e, nel terzo, mi soffermo sulle difficoltà che i partner incontrano nella loro quotidianità che, se non vengono affrontate prontamente, possono portare ad una crisi irreversibile.

 

Come mai hai pensato di scrivere un libro sulla coppia?

Perché ho sempre avuto a che fare con le coppie, per cui è un argomento che mi affascina e mi fa piacere portare il mio contributo su questo argomento. Ho sempre pensato che conoscere gli schemi di base della nostra psiche possa rappresentare un vantaggio per chiunque.

Quando si vuole acquistare qualcosa ci si informa sulle condizioni, si guardano le caratteristiche dell’oggetto per cui, quando ci si innamora e si entra in un rapporto, è altrettanto importante conoscere quali sono le nostre predisposizioni di base e quali modelli di relazione abbiamo in mente; questo eviterebbe di farsi illusioni ed aspettative che poi risultano invalidanti per ciò che si desidera realizzare.

 

Ma l’astrologia è utile per capire qualcosa di più dei rapporti di coppia?

Direi che è utilissima, anche se non per gli scopi che molti hanno in mente. L’astrologia è in grado di mettere in luce gli schemi di base, le aspettative, i modelli relazionali e le capacità affettive che una persona possiede; sa inoltre individuare le difficoltà, i problemi di autostima e di comunicazione che possono interferire anche laddove i sentimenti sono forti.

Comparando due temi natali si può valutare come si muovono le energie tra le due persone, quali sono i punti critici e quali i punti di forza  nonché in quali momenti i due partner sono chiamati dai vari transiti a lavorare per smantellare i  complessi  e i punti di fragilità. Non serve invece a valutare se una coppia resterà insieme e sarà in grado di costruire un rapporto solido e duraturo.

L’astrologia può inoltre individuare in maniera molto precisa i periodi più favorevoli per crescere e migliorare sia sé stessi che la relazione mentre non basta una buona sinastria di coppia a garantire che le cose andranno bene così come una complicata non significa che la relazione sia destinata al fallimento; bisogna tener conto che abbiamo sempre di fronte due persone che, con il loro impegno sia personale che di coppia possono cambiare anche situazioni complesse.

altra meta cielo lidia fassio

 

Ma bisogna sempre guardare la sinastria?

A mio avviso, bisogna sempre prima fare un’analisi accurata del tema natale individuale in quanto, una persona deve prima di tutto conoscere sé stessa e poi può pensare di vivere un rapporto di coppia.

“Conosci te stesso” c’era scritto sul tempio di Delfi e questo sta a significare che è sempre essenziale capire quali sono i condizionamenti che un individuo si porta dietro e quali le “lealtà” che tende a mantenere nei confronti della famiglia di origine che, non possiamo dimenticare, ha passato valori, credenze e mentalità che sono difficili da abbandonare e da trasformare, non senza pagare una serie di sensi di colpa qualora ci si allontani da esse e non senza creare aspettative a volte del tutto irrealistiche nei confronti del partner. Mettendo insieme condizionamenti ed aspettative di entrambi, il risultato può essere complicato e possono entrare in gioco energie e situazioni che colgono i due partner del tutto impreparati. 

Personalmente procedo in questo modo: analizzo i temi personali per capire bene quali schemi affettivi posseggono entrambi e che cosa si aspettano da una relazione dato che è quasi sempre la diversità a proporre i più grandi problemi; poi procedo con la comparazione dei due temi che mi permette di comprendere quali schemi si attiveranno e quali possono essere i punti di maggior frizione; faccio poi l’analisi dei transiti per valutare quando ci saranno le prime difficoltà in modo da sensibilizzare la coppia che si troverà a confrontarsi con le prime scaramucce quando iniziano a cadere le proiezioni; passo poi all’analisi del tema integrato per trovare conferme delle dinamiche e dei punti forti già presenti nella sinastria.

Importantissimo è poi il consulto nel quale parlo della lettura dei vari temi. Questo deve servire a sensibilizzare i partner sul fatto che ogni relazione si scontra con delle crisi e che sta agli individui trovare modalità per rinegoziare i punti critici e i bisogni che, a suo tempo, non sono stati messi a fuoco in modo da ridare vigore al rapporto.

Occorre poi lavorare affinché ognuno dei partner accetti la diversità dell’altro senza vederla come un ostacolo alla relazione ma, piuttosto, come un motivo di crescita.

Per concludere quindi non si può guardare solamente la sinastria ma bisogna fare vari passaggi e, in ultimo, lavorare con i clienti aiutandoli a superare gli ostacoli e renderli maggiormente disponibili ad accettare di lavorare sulle proprie rigidità per migliorare l’intesa della coppia. 

 

Perché le persone pensano di aver trovato finalmente la relazione giusta e poi, spesso, le cose finiscono in maniera tragica?

Stare in coppia è un lavoro, non solo un piacere; possiamo dire che più si lavora e più ci sono possibilità di costruire e godere di una buona intimità e complicità.  La coppia va nutrita in continuazione, come si nutrirebbe una piantina che deve crescere; non ci si può adagiare, è una continua scoperta di sé, dell’altro e di ciò che va negoziato, soprattutto all’inizio quando non ci si conosce e si pensa che l’altro sia l’attaccapanni perfetto per le nostre proiezioni ma, soprattutto che l’altro sia lì sempre pronto a comprendere e a sostenere.

Purtroppo molte persone sono convinte che se c’è l’amore tutto funzionerà per scoprire, a volte troppo tardi, che l’amore, pur essendo un ingrediente importante, non basta perché bisogna metterci altre cose tra le quali condivisione, comprensione, capacità di ascolto e di dialogo e, soprattutto, volontà di superare gli ostacoli legati alla diversità personale e di educazione.

Quando ci innamoriamo diamo vita a tante illusioni che sono destinate a cadere quando ci si rende conto che l’altro non è esattamente come lo abbiamo pensato: questo accade ad entrambi ed è bene non dimenticare che entrambi vivono la stessa profonda delusione dovuta alla sensazione di essere stati ingannati anche se, in realtà, si tratta di un autoinganno. 

 

Perché comprare questo libro?

Perché è un piccolo contributo che serve a colmare le lacune che ogni persona ha nei confronti del funzionamento di base della psiche e dei rapporti; queste regole, pur non essendo scritte, esistono e si manifestano in modo fin troppo eclatante per dare un’opportunità ai singoli individui di superare i passaggi incompiuti dell’infanzia diventando veri compagni di viaggio per l’altro.

Conoscere queste piccole cose aiuta ad evitare gli errori più macroscopici e questo libro può fornire delle valide chiavi di lettura di ciò che ogni coppia si trova a vivere sia quando viene toccata dall’amore sia  quando vive sentimenti che con l’amore hanno poco a che fare.