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Storia dell'iridologia

L'Iridologia dall'Antichità ai Tempi Moderni: una storia millenaria.

Storia dell'iridologia

Quando si parla di iridologia si destano molte curiosità; è definita dagli iridologi come una vera arte ma molto spesso viene confusa e additata erroneamente come magia e previsione del futuro. La sua storia parte dall’antichità.

 

L'iridologia antica

L’iridologia antica trae origine da Iride, dea greca dell’arcobaleno, figlia di Elettra e Taumante, messaggera di Giunone che era la dea della cura e dell’ornamento. I primi cenni storici invece fanno riferimento al 2000 a.C.

Delle iscrizioni di quei tempi che riportano a schemi e utilizzi attuali: in medicina tradizionale cinese l’occhio è diviso in 5 zone che riflettono gli elementi / organi delle relative logge; nella medicina egizia, nel II secolo A.C i riferimento all’occhio erano diversi: a partire da Horus, l’occhio che tutto vede e anche in diversi papiri riscoperti nei primi del Novecento.

Anche la medicina mesopotamica utilizzava l’iridologia: venivano ricondotte ascrizioni astrali all’interno dell’iride creando un collegamento tra iride e cosmo e piani astrali riflessi.

Successivi accenni risalgono alla medicina greca, nel V secolo a.C., quando Ippocrate (460-377 a.C), disse “osserva gli occhi, vedi il corpo”. Lui diceva che le malattie erano provocate dalla corruzione degli umori e questa sua affermazione si avvicinava alla moderna concezione di terreno costituzionale. Anche Aristotele in tempi di poco successivi, (384-322 a.C.) nella sua analisi semeiotica fornì degli accenni all’iride.

 

L'iridologia moderna

L’Iridologia moderna si sviluppò con Ignacz Von Peczely, 1826-1911: fu ispirato a proseguirne gli studi dopo un’analisi dell’iride di un rapace a cui si era rotta una zampa e poi curata, e al quale si venne a creare un segno nell’iride in tempi successivi alla guarigione dell’arto.

Von Peczely ebbe l’intuizione che ci fosse un nesso tra l’incidente e il segno irideo e approfondì lo studio della diagnosi attraverso i segni, e il legame al terreno costituzionale.

 

L'iridologia contemporanea

L’iridologia contemporanea - giunta in Italia per mezzo di Luigi Costacurta - è l’osservazione della parte anteriore dell’occhio: dalle analisi delle colorazioni e dei segni sull’iride si possono formulare ipotesi sullo stato energetico dell’individuo analizzato. In naturopatia, in un ottica prettamente olistica, è utile anche nei casi in cui l’alterazione dell’equilibrio non è solo sul piano fisico ma anche in quello mentale, emotivo, spirituale ed energetico.

Essa permette di studiare le caratteristiche personali dell’individuo: viene verificata la resilienza, ovvero lo stato di resistenza, forza, reattività di una persona, e viene riconosciuto il terreno da dove attingere informazioni sulle caratteristiche bio-fisiologiche.

Queste informazioni permettono di dare indicazioni da su come sostenere la propria forza vitale a trovare l’energia, riscoprirla.

La colorazione dell’iride ci fornisce la costituzione, ovvero ciò che a livello genetico ci è stato trasmesso dai nostri avi, anche generazioni addietro, e che fa parte del nostro corredo genetico a livello di predisposizioni costituzionali.