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Olodanza ed il disturbo dell'alimentazione incontrollata

L'Olodanza e i disturbi dell'alimentazione incontrollata. Laboratori di Olodanza presso il centro D.A.I. (disturbi alimentazione incontrollata) Asl di Città della Pieve (Pg). Conduttore: Manuela Bruno

Olodanza è una disciplina che utilizza la musica per stimolare il movimento e la libera espressività a scopo terapeutico al fine aiutare l’individuo a ritrovare la propria unità psicocorporea, il proprio benessere e migliorare la qualità della vita.
 
Olodanza può rappresentare una tecnica molto utile con persone affette da disturbi alimentari. In tali casi, questa disciplina può costituire un’attività utile e positiva perché promuove il piacere funzionale (la capacità di percepire sensazioni piacevoli), offre un sollievo alle tensioni ed alle rigidità, migliora la funzionalità delle articolazioni, riattiva la circolazione sanguigna, stimola il tono muscolare e migliora alcune capacità di coordinazione, precisione e sincronizzazione dei gesti e si ritiene possa attivare processi psicodinamici in un orizzonte linguistico possibile, con il duplice obiettivo di generare una nuova esperienza di sé a livello del simbolismo corporeo, per facilitare l’accesso al livello simbolico-elaborativo.

Nell’ Olodanza® l’obiettivo dell’attività non è  l’interpretazione dell’espressione ma l’intensificazione del vissuto, in modo che il valore dell’essere si dispieghi nel modo più convincente.
Attraverso lo stimolo al fluire dell’energia vitale, Olodanza® promuove inoltre l’espressione delle emozioni, migliora le relazioni interpersonali e l’immagine di sé, accresce la propria autostima, promuove dei cambiamenti di umore, aumenta la fiducia in se stessi e permette di allentare il senso di apatia, allontanamento dalla vita e solitudine. 

Metodologia
Il quadro di riferimento teorico a cui la conduzione dei laboratori di danzaterapia si ispira è rappresentato dai principi generali del metodo Olodanza®, elaborato dal Dott. Romano Sartori. Il metodo si basa su esercizi di mobilizzazione energetica, respirazione, sensibilità, gestualità, utilizzo della voce, relazione interpersonale, rilassamento e meditazione.
Ogni laboratorio è strutturato in quattro momenti: una fase iniziale di riscaldamento, un momento centrale di proposta dello stimolo danzaterapico, un momento di rilassamento e una fase finale di verbalizzazione.

Nella fase iniziale, il conduttore accoglie il gruppo e lo guida ad entrare nella seduta; fa ascoltare musiche e guida i partecipanti a movimenti dolci per cominciare ad attivare la muscolatura e riscaldare il corpo.

Nel momento centrale, il conduttore propone uno o più stimoli che servono per attuare uno specifico lavoro espressivo: la scelta della musica avviene in funzione della situazione e delle possibilità motorie del gruppo e il tutto è accompagnato da suggestioni visive e immaginative guidate da parte del conduttore. Viene stimolato inoltre il gioco, l’incontro e la relazione tra i partecipanti.

Nel momento di rilassamento, il conduttore propone uno o più esercizi per indurre i partecipanti a rilassarsi e scaricare eventuali tensioni.

Nella fase finale di verbalizzazione, il conduttore dà la possibilità, ai partecipanti che lo desiderano, di esprimere verbalmente quanto vissuto o percepito a livello di sensazioni e/o emozioni nel corso della seduta. Questa fase permette al soggetto di esternare i propri vissuti nonché di rafforzare e consolidare il gruppo.