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Il verde secondo la cromoterapia

Secondo la cromoterapia, verde è il colore con cui dipingere calma e serenità

Il verde secondo la cromoterapia

 

Verde e cromoterapia

Il verde nella cromoterapia riveste un ruolo fondamentale, in quanto il verde è armonia. È il colore della natura e dell'equilibrio tra le forze in campo. È il colore della spinta verso il benessere, verso i verdi campi, verso la calma e il ristoro. Questo è dato anche dal fatto che il verde rappresenta un colore neutro rispetto al fulcro dello spettro solare, quindi è il colore idoneo per l'equilibrio. Verde è dunque il colore con cui dipingere calma e serenità.

 

È forse questo il motivo per cui la cultura indiana utilizza questo colore per la terra, associandolo alle vibrazioni positive dei nostri pensieri e dei nostri sensi. Sì, perché il verde non riscalda, né raffredda, non è né acido tantomeno alcalino.


Curarsi con il verde

In cromoterapia, il verde si consiglia agli iperattivi, a coloro i quali si trovano costantemente sotto pressione e a chi necessita di fare chiarezza dentro si sé, specie se parliamo di 'sentimenti'. Meglio ancora funziona con l'ansia. Ecco perché si dipinge di verde la parte conviviale della casa, luogo in cui si incontrano le relazioni sociali con i nostri simili.

Ma il verde si può mangiare. Per ritrovare la calma perduta, è bene mangiare cibi verdi, ovviamente evitando zuccheri in eccesso nelle bevande gassate, in quanto eccitanti.

A livello epidermico, il verde si usa contro le verruche.

Altri benefici cromoterapici del verde si possono riscontrare in caso di difficoltà respiratorie, disturbi del cuore, gastrite, intossicazione, ipertensione, ipertiroidismo, postumi di interventi chirurgici, stanchezza oculare, stress, bulimia, ipereccitabilità, paranoia, nervosismo.
Il verde sembra non presentare particolari controindicazioni, se non in casi di depressione, momento in cui è preferibile un colore, diciamo, 'più vivace'.

Immagine | Cubagallery