Tiroidismo: sintomi, cause, tutti i rimedi

Il tiroidismo è una alterazione della quantità di ormoni presenti nel sangue, dovuta ad un cattivo funzionamento della tiroide. Questa regola il metabolismo, lo sviluppo fisico e psichico e controlla l'attività del cuore. Scopriamo meglio i disturbi che possono interessarla.

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La tiroide, ghiandola endocrina che regola il metabolismo

Tiroide

 

 

Tipi di tiroidismo

La tiroide è una ghiandola endocrina situata nel collo in posizione mediana davanti alla laringe e alla trachea, formata da due lobi laterali collegati da un sottile istmo. Produce i cosiddetti ormoni tiroidei, composti di iodio secondo una secrezione regolata dall'ormone tireotropo (TSH), prodotto dall'ipofisi; un altro ormone, la calcitonina, prende parte al metabolismo del calcio. La tiroide è tanto preziosa quanto polivalente. Regola il metabolismo, controlla l'attività del cuore, influisce sull'eccitabilità nervosa, stimola l'accrescimento scheletrico, la maturazione sessuale e lo sviluppo psichico. 

Il tiroidismo è un'alterazione della quantità di ormoni presenti nel sangue. Si parla di ipertiroidismo se tale attività è superiore alla norma, ipotiroidismo se è inferiore. Si parla di tiroidite invece nel caso in cui c'è un infiammazione della ghiandola tiroidea 

 

Sintomi del tiroidismo

L'ipertiroidismo si deve a iperattività della tiroide che subisce un ingrossamento. Questo fenomeno può manifestarsi come un nodo unico (adenoma o morbo di Plummer) o multiplo (gozzo nodulare tossico). In altri casi si verifica un aumento diffuso e omogeneo della tiroide (gozzo tossico diffuso o morbo di Basedow o di Graves). Dopo il diabete mellito questa forma di malattia endocrinologia è forse la più diffusa e colpisce principalmente le donne tra i 20 e i 40 anni.  Si manifesta con gozzo, segni di sofferenza oculare, tachicardia e ipertensione, nervosismo, perdita di peso cui corrisponde aumento dell'appetito, mani calde e umide, intolleranza al caldo. Nella terapia farmacologica si usano farmaci antitiroidei che vanno assunti costantemente per evitare rischi di lesioni a livello cardiocircolatorio e oculare. 

L'ipotiroidismo, invece, si manifesta con sonnolenza e stanchezza croniche, pallore, anemie, stitichezza, aumento del peso. 

La tiroidite, infine, si manifesta con febbre elevata e tumefazione accompagnata da dolore vivo nella regione anteriore del collo.

 

Cause 

L'ipertiroidismo si deve a iperattività della tiroide che subisce un ingrossamento.

L'ipotiroidismo si deve alla carenza di ormoni tiroidei, con rallentamento dei processi metabolici che interessa tutti gli organi e gli apparati. In alcuni casi, può dipendere anche da una carenza di iodio, da patologie autoimmuni come ad esempio la tiroidite di Hashimoto, e da patologie a carico dell'ipofisi (caso più raro).

La tiroidite, invece, si deve frequentemente a un'infezione batterica e si manifesta con febbre elevata e tumefazione accompagnata da dolore vivo nella regione anteriore del collo.

 

Diagnosi

Per diagnosticare una delle patologie a carico della tiroide si ricorre ad un semplice esame del sangue che dosi l'ormone prodotto per regolarla, il THS.  Questo ormone si presenterà con livelli alti quanto la tiroide funziona poco, e con livelli bassi quando la tiroide funziona tanto. Nel primo caso si parla di ipotiroidismo.

Attraverso le analisi del sangue, inoltre, è possibile dosare anche la tiroxina e tri-iodotironina, i cui livelli saranno bassi in caso di ipotiroidismo, mentre si alzeranno nell'ipertiroidismo. 

Infine, se si spospetta la presenza di noduli, si può ricorrere ad una ecografia che aiuti nella diagnosi.

 

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CURE PER IL TIROIDISMO

 

Alimentazione in caso di tiroidismo

Lo iodio è il fattore chiave per ristabilire la funzionalità della ghiandola tiroidea. Ciò vale però in linea generale, perché il disturbo riconosce diverse cause d'origine e dunque diversa può essere la risposta alla supplementazione orale di iodio. Le alghe marine sono fonte preziosissima di iodio, lo stesso vale per l'olio di cocco. Alcuni alimenti come cavoli, broccoli, rape, semi di lino, soia, pare modifichino il fabbisogno di iodio, aumentandolo ed è per questo che vanno consumati con consapevolezza nei casi di ipotiroidismo da carenza iodica.

Anche la carenza di selenio è stato studiato può influire notevolmente sul benessere della ghiandola tiroidea. Il selenio è un antiossidante formidabile contenuto negli arachidi, nei fagioli, nel mais, nel parmigiano, nelle lenticchie, nei pistacchi e nell'olio di noce brasiliana.

Esistono anche integratori naturali, alimentari e fitoterapici, di selenio, utili per il buon funzionamento della tiroide.

Ricordiamo che la frequenza del pasto e la lontananza tra un pasto e un altro influenza moltissimo l'attività della tiroide, questo perché durante il digiuno cala la sensibilità dei tessuti nei confronti degli ormoni tiroidei.


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Riso ricco di selenio

 

Rimedi fitoterapici

Si premette che i disturbi alla tiroide variano moltissimo a seconda del caso, si deve capire l'origine della disfunzione, avere il parere di un endocrinologo e affiancarlo eventualemente a quello di un erborista, per discutere le integrazioni con entrambi gli specialisti. Il rimedi più comune in caso di disfunzioni tiroidee resta comunque il fucus, che non a caso, è un'alga che prospera nei mari freddi.

Per il suo naturale contenuto di iodio, il fucus ha un effetto stimolante sulla tiroide ed è quindi ottima in caso di ipotiroidismo. Questa sua proprietà fu scoperta nel1862 dal Dr. Duchesne-Duparc, che rilevò una perdita di peso in un paziente al quale lo stava somministrando, per un trattamento della psoriasi cronica. Egli evidenziò che il dimagrimento era causato dalla stimolazione della ghiandola tiroidea.

 

Medicina tradizionale cinese

La tiroide è molto ricettiva all'effetto degli aghi, in quanto ghiandola molto in superficie e ricca di vasi e terminazioni nervose. L'agopuntura cinese ha dato finora ottimi risultati nei casi di ipertiroidismi e ipotiroidismi di media entità, sulle tiroiditi e su quelle autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto. Servono in media 3-5 sedute per gli ipertiroidismi e 5-7 per gli ipotiroidismi. Anche i funghi medicinali cinesi sono utili per alleviare i sintomi della tiroidite di Hashimoto.

 

Rimedi omeopatici in caso di tiroidismo

La cura con l'omeopatia del tiroidismo è molto legata allo stadio della dsifunzione e alla sua genesi. In numerose condizioni di ipotiroidismo subclinico, una buona terapia omeopatica può essere sicuramente in grado di sostenere la ripresa funzionale della tiroide, evitando ulteriori aggravamenti che sfociano in un'ipotiroidismo manifesto.

 

Esercizi

Vi invitiamo a stare alla larga dall'utilizzo degli ormoni tiroidei nello sport. Questi vengono assunti proprio con lo scopo di incrementare il metabolismo corporeo, riducendo di conseguenza le riserve adipose in eccesso. Anche molti medicinali dimagranti sono a base di precursori degli ormoni tiroidei.

Assumendo precursori dall'esterno si riduce lo stimolo per la produzione endogena con il rischio di andare incontro, una volta sospesa l'assunzione, a ipotiroidismo, disfunzioni tiroidee o ipotiroidismo cronico (in caso di somministrazione prolungata).

Ma se ascoltate bene il vostro corpo, nel caso li assumiate già: vi accorgerete che già durante il ciclo di assunzione saranno invece comuni effetti indesiderati come tachicardia, forte sudorazione, dimagrimento eccessivo, nervosismo, diarrea, demineralizzazione ossea e problemi cardiaci.

 

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