Sale iodato, proprietà e uso

Il sale iodato è indispensabile all'organismo che vuole mantenere la quantità di iodio equilibrata ed evitare carenze o scompensi. Scopriamolo meglio.

>  Descrizione

>  Proprietà e benefici del sale iodato

>  Uso in cucina

>  Curiosità sul sale iodato

Sale iodato

Descrizione

Il sale iodato è un comune sale da cucina, una spezia ricavata dall'acqua di mare o dalle miniere di salgemma, quindi addizionato artificialmente di iodio sotto forma di ioduro o iodato di potassio. Il sale iodato rappresenta la soluzione alimentare proposta dall'organizzazione mondiale della sanità per cercare di far fronte ai disturbi e problemi di salute causati da carenza iodica.

Esistono infatti delle aree del pianeta in cui l'apporto dietetico di questo minerale è basso. Il fabbisogno iodico per l'adulto è di circa 150-180 microgrammi al giorno. Le donne in gravidanza e in allattamento ne devono assumere circa 50-100 microgrammi in più, per assicurare un normale sviluppo del bambino. Ogni chilogrammo di sale iodato contiene circa 30 mg di iodio.

 

Proprietà e benefici del sale iodato

Il sale iodato è un prodotto importante, soprattutto per le donne in gravidanza e per chi soffre di problemi alla tiroide. Il sale iodato assicura infatti un buono sviluppo mentale e fisico del bambino e regola le funzioni della tiroide, quindi preserva importanti funzioni dell’organismo: la produzione di energia, la crescita, lo sviluppo, la regolazione del metabolismo basale e quindi il bruciare i grassi in eccesso, la prontezza mentale, la salute di pelle, capelli, denti e unghie.

La mancanza di iodio nell’organismo può provocare grossi danni fisici o mentali al nascituro, come il cretinismo o ritardo mentale, e, nell’adulto, può causare il gozzo, ipotiroidismo o altri disturbi. In Italia quella della carenza di iodio non pare essere una problematica così grave, mentre vi sono altri paesi in cui si soffre della mancanza di iodio nella dieta.

Dal momento che il sale viene utilizzato da larghi strati di popolazione, con un consumo giornaliero omogeneo, la sua iodurazione, operazione particolarmente economica, rappresenta una soluzione ideale per prevenire la carenza iodica nelle nazioni a rischio. La concentrazione di iodio varia notevolmente nel terreno, di conseguenza i prodotti che dalla terra provengono, l’acqua stessa, possono avere maggiore o minore concentrazione di questo minerale.

Lo iodio viene assorbito attraverso la pelle e nel tratto gastro-intestinale e viene trasportato attraverso il flusso sanguigno alla tiroide, che ne trattiene circa il 30%. La parte restante scende nei reni e viene espulsa attraverso le urine. Anche il sudore, le lacrime, la saliva e la bile, contribuiscono ad espellerlo.

 

Il sale iodato è utile per il benessere della tiroide

Benessere per la tiroide

 

Uso in cucina

Il sale iodato va utilizzato come il normale sale da cucina, nelle stesse quantità, senza incrementarne il consumo. Negli individui predisposti, un consumo eccessivo di sale, indipendentemente che sia iodato o meno, può favorire la comparsa di ipertensione (quindi di alcune malattie cardiache, renali e dei vasi sanguigni), tumore allo stomaco e osteoporosi.

Per questo motivo, negli individui in buono stato di salute, si consiglia di non superare i 5-6 grammi di sale iodato al giorno (che forniscono circa 150-180 microgrammi di iodio): poco sale, dunque, ma sempre iodato. Il sale iodato viene distribuito in tutti i punti vendita abituali. Solitamente i punti vendita che lo distribuiscono hanno anche la locandina informativa del Ministero. Il logo corrispondente appare spesso sulle confezioni e in altri prodotti che lo contengono come ingrediente.

L’idroprofilassi è proprio l’integrazione di iodio nell’alimentazione, così da assicurarne la giusta quantità giornaliera. Il metodo più efficace ed economico per prevenire le malattie da carenza di iodio consiste proprio nell’usare sale iodato al posto del comune sale da cucina. Il sale iodato è bianco e non altera il gusto degli alimenti. Si conserva al riparo dalla luce e dall’umidità, proprio come il comune sale da cucina.

Gli animali e la vegetazione marina, come pesci, crostacei, molluschi e alghe, in particolare l’alga kelp, assorbono iodio dall’acqua di mare e sono tra le migliori fonti di questo minerale. Altri alimenti che contengono iodio sono: aglio, fagioli di soia, spinaci, bietole, zucchine, cime di rapa. In quantità minore si trova anche nelle uova, nei formaggi e latte, nei cereali e nella carne.

 

Curiosità sul sale iodato

Il sale arricchito con iodio viene commercializzato nei negozi alimentari e nelle tabaccherie con il nome di "sale iodurato" o "sale iodato". Non va dunque confuso con il sale marino o il sale integrale, comunque più ricchi di iodio del tradizionale cloruro di sodio. In Giappone, dov'è piuttosto comune il consumo di alghe, il problema è molto lieve, anzi spesso è necessario adottare misure per prevenire eventuali eccessi. Sebbene l'organismo sia perfettamente in grado di eliminare l’eccesso di iodio con le urine, dosaggi particolarmente elevati (ad esempio con l’uso di integratori a base di alghe marine) possono comunque rivelarsi nocivi.

 

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Immagine | Saltsistersonline.com