Ritenzione idrica: sintomi, cause, tutti i rimedi

La ritenzione idrica può dipendere da molti fattori. Per contrastarla bisogna mettere in campo più risorse in sinergia tra loro, dall'alimentazione ai rimedi naturali.

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Tessuti poco elastici, gonfi, che rimangono di colore bianco quando si preme con il dito: sono tutti segnali di ritenzione idrica. Se, rispetto a questo stadio, la microcircolazione sanguigna continua a esser compromessa, il tessuto si "ingolfa" del tutto e compare la cellulite. Scopriamola meglio.

 

Cos'è la ritenzione idrica

Per ritenzione idrica si intende la tendenza a trattenere i liquidi nell’organismo, con relativo accumulo negli spazi interstiziali tra cellula e cellula.

La risultante di questo accumulo è un edema, che si localizza maggiormente nelle zone adipose come:

  • Addome;
  • arti inferiori.  


Si tratta di un disturbo tipico nelle donne, ma la ritenzione idrica nell’uomo è altresì diffusa. 
 

Sintomi della ritenzione idrica

La ritenzione idrica coinvolge gli arti, inferiori e superiori, e anche l’addome.

Le parti coinvolte risultano gonfie e poco elastiche. In particolar modo le gambe si gonfiano, si appesantiscono e risultano affaticate soprattutto a fine giornata. Le estremità (piedi, caviglie, mani) dilatano le loro forme e a volte sono anche dolenti.

 

Cause della ritenzione idrica

Le cause della ritenzione idrica sono spesso legate all’alimentazione, alla sedentarietà, a deficit della microcircolazione e a stress. Può essere dovuta anche a fattori fisiologici di varia natura:

  • Fattori genetici, con la tendenza più o meno marcata ad accumulare tessuto adiposo.
  • Fattori ormonali, dovuti all'eccesso di estrogeni. 
  • Assunzione di farmaci, come la pillola anticoncezionale. 

Quando si entra nell'ambito patologico, è compito del medico effettuare un'indagine su più livelli. Comprendere la causa effettiva è il punto di partenza per identificare la cura corretta che aiuti a drenare l’eccesso di liquidi e prevenirne il ristagno.

 

Come combattere la ritenzione idrica

Per contrastare la ritenzione idrica è necessario mobilizzare la parte coinvolta. In caso di forte ritenzione idrica nelle gambe con cosce gonfie, ginocchia e caviglie che presentano accumuli è necessario dare movimento alle articolazioni e agli arti:

  • Camminare in maniera sostenuta;
  • eseguire esercizi di flessioni;
  • sollecitare la pianta del piede e l’avampiede per sollecitare il ritorno venoso.

sono questi i primi passi per combattere la stasi e gli edemi formatisi.

Devono essere messe in atto molte strategie per contrastare la ritenzione idrica oltre al movimento:

  • Alimentazione corretta;
  •  massaggi;
  • fitoterapia a sostegno del microcircolo


​​​​​sono tutti validi strumenti per smuovere i ristagni.

Un aiuto importante proviene anche dall’utilizzo di calze a compressione calibrata che sollecitano la circolazione venosa e linfatica, importanti per coloro che trascorrono molte ore al giorno in piedi.

 

Rimedi per la ritenzione idrica

L’alimentazione spesso gioca un ruolo fondamentale. Nonostante l'eccesso di sodio sia tra i fattori che incrementano in modo sostanziale la ritenzione idrica, spesso abbiamo l'abitudine di insarporire i cibi dimenticando che essi contengono di per sé molto sale.

 

Alimenti da evitare

Alcuni alimenti tendono a limitare il drenaggio dei liquidi: si tratta di

  • Latticini;
  • farina bianca;
  • grassi saturi derivanti da carne, burro e insaccati.


​​​​​​​Possono avere un'influenza anche i carboidrati raffinati, i dolci industriali e l'alcol. Quindi sarebbe bene evitare l’assunzione di salumi, formaggi stagionati, pesce affumicato, salatini, frutta secca tostata e salata.

 

Alimenti consigliati

Viceversa, alcuni alimenti aiutano a proteggere i vasi sanguigni, a sostenere il microcircolo e a prevenire la ritenzione dei liquidi: 

 

L’alimentazione dovrebbe essere ricca di pesce, legumi, oli vegetali spremuti a freddo (come l’olio extravergine di oliva e quello di lino), frutta e verdura di stagione. Importanti le fibre che migliorano la funzione intestinale soprattutto in caso di stipsi, evitando così una congestione che faccia pressione sugli arti inferiori.

 

Utile un sostegno al fegato con verdure dal gusto amaro (cicoria, cime di rapa, radicchio, indivia belga) e alimenti con un diretto tropismo epatico come carciofi e ortica. È consigliabile aumentare il consumo di frutti di bosco e agrumi.

 

Rimedi fitoterapici per la ritenzione idrica

Le piante per combattere gli inestetismi della cellulite sono utilissime anche in caso di ritenzione idrica e sono spesso dei diuretici naturali.

 

Le foglie e la corteccia di amamelide (Hamamelis Virginiana) sono utilizzate nei disturbi del sistema circolatorio, dove sia necessaria un’azione astringente; mentre le foglie di centella (Centella asiatica), rinforzando ed elasticizzando le pareti dei vasi sanguigni, favoriscono la corretta circolazione periferica, quindi sono indicate per ridurre la permeabilità capillare e l’edema sottocutaneo.

 

Il gambo d’ananas (Ananas sativus) è largamente impiegato per migliorare la circolazione sanguigna e linfatica perché riduce la vasodilatazione e l’eccessiva permeabilità dei capillari, attenuando le infiammazioni o i dolori localizzati.

 

Il meliloto (Melilotus officinalis) è usato nel trattamento dell’insufficienza venosa e linfatica, in presenza di edemi e gonfiori agli arti inferiori, ritenzione idrica, gambe pesanti e cellulite.

 

Anche le piante che stimolano la diuresi e il sistema linfatico, come le foglie di betulla (Betula Pendula) e i peduncoli di ciliegio, possono essere introdotte periodicamente attraverso integratori in estratto secco o tintura..

 

Scopri anche cosa sono e come agiscono i fanghi drenanti

 

Fiori di Bach per la ritenzione idrica

Si può aiutare il processo di drenaggio dei liquidi anche con rimedi vibrazionali, come i fiori di Bachche lavorano sulle cause di natura emotiva. Essi infatti agiscono principalmente sullo stato emozionale che conduce al manifestarsi di un certo disturbo. Quando il sistema linfatico e quello circolatorio si congestionano, trattenendo liquidi e tossine, significa che a livello fisico si sta manifestando un disequilibrio interiore legato a un eccessivo controllo. 

 

Le miscele personalizzate dovranno tenere conto di questa analogia per modificare atteggiamenti caratteriali o emozioni negative, allo scopo di rilasciare i liquidi in eccesso e favorire il processo di guarigione.

 

Medicina tradizionale cinese

Nella medicina tradizionale cinese, per contrastare la ritenzione idrica, si agisce sul metabolismo lipidico e idrico. La seduta tipica prevede 10 terapie della durata di un'ora dove l’operatore agisce localmente sulle regioni interessate con pressioni o aghi.

 

Va comunque evidenziato che in medicina cinese il disturbo è interpretato come accumulo di Yin e di liquidi che si deve o a eccedenza ponderale o a problemi strutturali corporei. La ritenzione potrebbe anche interessare la funzione di “trasporto/trasformazione” della milza o essere legata a problemi di postura.

 

Aromaterapia per la ritenzione idrica

Gli oli essenziali svolgono un'azione drenante sui ristagni linfatici e possono perciò essere utilizzati per la cura della cellulite, attraverso un massaggio circolatorio. Si utilizzano localmente diluiti in olio di mandorle (10 gocce per 100ml di olio) o nella vasca per fare bagni tonificanti ad azione anticellulite.

  • Olio essenziale di betulla: previene problemi venosi e disturbi circolatori in caso di gambe pesanti, gonfiori, edemi e ristagni linfatici; mentre, per la sua attività diuretica e drenante, favorisce l'eliminazione dei liquidi in eccesso e attenua il dolore. 
  • Olio essenziale di limone: è un tonificante del sistema circolatorio; stimola la circolazione linfatica e venosa, rafforza i vasi sanguigni e fluidifica il sangue. Ottimo contro i disturbi dovuti a cattiva circolazione come gambe pesanti, edemi, cellulite, vene varicose, fragilità capillare e geloni.
  • Olio essenziale di rosmarino: viene impiegato come ingrediente nei prodotti cosmetici e nei fanghi contro la cellulite o l'adiposità localizzata, in virtù della sua azione lipolitica, stimolante della circolazione periferica e drenante sul sistema linfatico.

Come drenare i liquidi delle gambe

Muoversi è l'imperativo categorico per ridurre la ritenzione idrica; l'importante però è che gli esercizi siano mirati all'eliminazione delle tossine. 

  • Camminata sostenuta per sollecitare il microcircolo
  • Pressoterapia: un utile macchinario che attraverso fasce avvolgenti lavora come pompage dal basso verso l’alto per favorire il drenaggio dei liquidi
  • Massaggio linfatico o linfodrenaggio manuale: tecnica utile da eseguire con delicatezza e costanza per veicolare i ristagni edematosi verso i gangli linfatici di drenaggio.
  • Sono indicate anche attività come nuoto e acquagym, che contemplano movimento con l'attrito dell'acqua e fanno lavorare tutti i muscoli.

Come prevenire la ritenzione idrica

La prevenzione della ritenzione idrica parte dal movimento, passa per l’alimentazione e arriva alla stimolazione del tessuto connettivo. Sicuramente quando non si manifestano problematiche di alcun tipo ci si dimentica di attuare azioni che possano prevenire un’eventuale manifestazione della problematica.

Sicuramente l’esercizio fisico che sia jogging, nuoto, aquagym, un’alimentazione sana iposodica, niente fumo, niente alcol sono stili corretti di vita che contribuiscono al benessere generale.

 

Ritenzione idrica in gravidanza

Durante i mesi di gravidanza è molto probabile soffrire di ritenzione idrica​​​​​​​​​​​​​​: le gambe si gonfiano e fanno male, la circolazione risulta essere difficoltosa, e non si possono assumere particolari rimedi diuretici o utilizzare fanghi e impacchi localizzati, per un principio di precauzione. Sono però molto utili i trattamenti di linfodrenaggio manuale, e la presso terapia.

Se si vive al mare o in zona termale, passeggiare dentro l’acqua salata favorisce i passaggi osmotici, la mobilitazione dei ristagni e l’eliminazione di tossine. 

 

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