Emorroidi curate con la fitoterapia

Le emorroidi, conosciute già in epoca antica, si manifestano come una congestione che coinvolge la zona perianale. Quali rimedi fitoterapici per curarle?

Le emorroidi, conosciute già in epoca antica, tanto che già Ippocrate ne diede una prima definizione (dal greco haîma, "sangue" e rhéó, "scorrere", col significato di "sanguinamento"), si manifestano come una congestione sanguigna che coinvolge la zona perianaleVediamo i vari rimedi fitoterapici per curarle.
 

 

 

La parte finale del retto è formata da cuscinetti di tessuto molto vascolarizzato, con la funzione di regolare la chiusura del canale anale e il contenimento fecale. Questo disturbo provoca perciò la dilatazione e infiammazione dei cuscinetti fino, nei casi più gravi, al prolasso e alle emorragie. 

Tra le cause ci sono una dieta alimentare scorretta (eccessivo consumo di fritture, peperoncino, cioccolato, alcolici), l'utilizzo di cibi speziati o una vita sedentaria, la stitichezza, la gravidanza, le variazioni ormonali, lo stress e il fumo. I rimedi usati in fitoterapia per le emorroidi sono erbe e piante officinali con azione astringenteantinfiammatoria e vasoprotettiva, che agiscono sul sistema circolatorio.

 

 

Le piante officinali in caso di emorroidi

  • Aloe vera, grazie alla sua azione lenitiva e antinfiammatoria, aiuta a leviare i disturbi legati alle emorroidiAl gel d'aloe, infatti, si attribuisce un'azione antinfiammatoria ed è riconosciuta la sua proprietà cicatrizzante. Il gel d'aloe può dunque essere utilizzato per il trattamento delle emorroidi agli stadi iniziali grazie alla sua capacità di guarigione nei confronti della pelle danneggiata. Inoltre il gel d'aloe ha azione lenitiva, calma l'infiammazione, dà sollievo in caso di dolore e allevia il prurito. 
  • Ippocastano: i semi e la corteccia contengono saponine, la cui miscela è chiamata escina, glucosidi cumarinici e triterpenici, procianidine, tannini e flavonoidi. L’escina, in particolare, rappresenta il principio attivo più importante e insieme ai flavonoidi, conferisce alla pianta proprietà antiedemigena e vasocostrittrice. Infatti, questo prezioso principio attivo è in grado di ridurre l'attività dell'elastasi e della ialuronidasi, due enzimi che attaccano l'endotelio dei vasi e la matrice extracellulare, indebolendone la struttura. Riducendo l'attività di questi enzimi, i vasi riacquistano la normale resistenza e permeabilità. Per questa ragione gli estratti di ippocastano sono tra i rimedi naturali per le emorroidi più utilizzati.
  • Vite rossa: è indicata in tutte le forme di vene varicose, flebiti, fragilità capillare, couperose, edemi, emorroidi, cellulite, ritenzione idrica, stasi ematica e pesantezza agli arti inferiori. I principi attivi, contenuti nelle foglie raccolte in autunno quando assumono sfumature rosseggianti, appartengono alla categoria dei polifenoli, in particolare dei bioflavonoidi (antocianidine e proantocianidine) e svolgono un'intensa attività antiossidante e antinfiammatoria, ma soprattutto tonica e vasoprotettrice, diretta al sistema circolatorio, dove influenzano positivamente la permeabilità vasale, impedendo edemi e gonfiori.

 

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I gemmoderivati

  • Aesculus Ippocastanum: utile per le emorroidi anche il gemmoderivato, ottenuto dalle gemme dell’ippocastano, viene utilizzato per la stasi e la congestione venosa; non solo in quanto svolge un’azione vasoprotettrice, flebotonica e antinfiammatoria, ma perché il suo meccanismo d’azione è simile ad un salasso incruento ad effetto decongestionante, che avviene mediante il miglioramento della funzione circolatoria alterata e ciò permette un miglior deflusso ematico dai vasi congestionati. Favorisce l'aumento del tono venoso, contribuendo al restringimento delle varici dilatate e tortuose. Può migliorare la microcircolazione, oltre ad avere proprietà antiemorragiche.
  • Poulus Nigra: Le gemme del pioppo nero contengono un olio essenziale, dei glucosidi (populoside, salicortina, tremulacina, salicina, ecc.), flavonoidi, acidi organici, gomma, resina, tannini ed altre sostanze. Il gemmoderivato riduce lo spasmo delle arterie degli arti inferiori e favorisce il circolo collaterale di compenso. Inoltre ha anche una modesta azione anticoagulante e profibrinolitica. Infatti le gemme intervengono sulla parete vasale e di regolazione sull’innervazione simpatica e quindi, come detto sopra, in grado di migliorare l’irrorazione e la perfusione sanguigna arteriosa.

 

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Oli essenziali in caso di emorroidi

Nel trattamento topico delle emorroidi si possono utilizzare gli oli essenziali diluiti in oli vegetali, così da poter usufruite delle proprietà di entrambi. Infatti per ottenere un'efficace lozione decongestionante da applicare localmente, possiamo diluire 2 gocce di l'olio essenziale di cipresso in olio di arnica per sfiammare e far rientrare i vasi.

L'olio di arnica svolgerà un'azione antinfiammatoria e astringente sul sistema circolatorio, mentre l'essenza di cipresso agirà come vasocostrittore.

  • Olio essenziale di ginepro: ungere con qualche goccia una compressa bagnata di acqua bollita e fatta raffreddare e applicarla sulla parte interessata, per stimolare la produzione corporea di cortisone, con uno spiccato effetto analgesico
  • Olio essenziale di limone: viene utilizzato nella cura delle emorroidi per l'azione tonificante del sistema circolatorio. L'essenza stimola la circolazione linfatica e venosa, rafforza i vasi sanguigni e fluidifica il sangue. Per queste proprietà risulta essere un rimedio efficace contro i disturbi dovuti a cattiva circolazione come gambe pesanti, edemi, cellulite, vene varicose e fragilità capillare e geloni.15 gocce in 300 ml. di acqua bollita e fatta raffreddare può essere utilizzata per i semicupi.

 

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