Acerola: proprietà, benefici, come si mangia

L'acerola è un bel frutto rosso brillante indicato come la terza migliore fonte naturale di vitamina C conosciuta. Può capitare di trovarne una vaschetta in qualche mercato di cibo etnico o di averla sott'occhio in qualche sito internet, pertanto è bene conoscerne le preziose proprietà per non farsi scappare l'occasione. Scopriamola meglio.

>  1. Descrizione dell'acerola

>  2. Calorie, proprietà e valori nutrizionali dell'acerola

>  3. Alleata di

>  4. Controindicazioni dell'acerola

>  5. Curiosità sull'acerola

>  6. Come consumare l'acerola

Acerola

 

Descrizione dell'acerola

Acerola è il nome volgare della Malpighia emarginata, pianta tropicale arbustiva conosciuta anche come manzanita, semeruco, ciliegia delle Barbados.

È originaria dell'America centrale, probabilmente della penisola dello Yucatan, da dove si è estesa poi nelle Antille e nel resto dell'America latina prima di diffondersi negli altri continenti.

I suoi frutti sono diventati ricercati per l'altissimo contenuto di acido ascorbico. Nonostante venga indicata come una ciliegia tropicale, il sapore non ricorda quello della nostra ciliegia ma ha un che di unico: dolce e acido al contempo, che ricorda lo sciroppo di ibisco con quel retrogusto che solo i frutti tropicali sanno avere.

 

Calorie, proprietà e valori nutrizionali dell'acerola

100 g di acerola contengono 33 kcal. 

Il motivo principale di tanta notorietà dell'acerola è l'altissima percentuale di acido ascorbico (vitamina C) contenuto nei suoi frutti. Con i suoi 1700 mg di acido ascorbico ogni 100 grammi di frutto fresco, è il terzo frutto tra quelli conosciuti col più alto contenuto di vitamina C dopo il gubinge australiano e il camocamo amazzonico, quindi parliamo di una fonte tra le venti e le trenta volte più ricca di un'arancia.

Ma il suo potenziale antiossidante è ulteriormente ottimizzato dalla presenza di numerosi e preziosi polifenoli e carotenoidi, che gli conferiscono proprietà protettive e antidegenerative della pelle, della vista (specie della retina) e del DNA, rendendolo uno dei migliori alimenti quando si parla di prevenzione dei tumori.

Ottimo è anche il contenuto di proteine, che oscilla attorno ai 5 gr per chilo, di vitamine come la A e quelle del gruppo B, e di molti minerali, tra i quali spiccano soprattutto il manganese, seguito da magnesio e potassio.

 

Acerola, alleata di

Occhi (retina), pelle, fegato, coronarie.

Rinforza il sistema immunitario e concorre a prevenire tumori e processi d'invecchiamento; aiuta in caso di diarrea, febbre e raffreddore. Ideale per i bambini.

 

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Controindicazioni dell'acerola

Il frutto dell'acerola non ha vere e proprie controindicazioni ma è utile segnalare che è possibile intuire l'ammontare di vitamina C attraverso il sapore: il frutto tende ad essere acido e a perdere la sua acidità in favore della dolcezza con la maturazione, ma con l'acidità se ne va anche gran parte della vitamina C.

Molti dei prodotti a base di acerola, come frutti disidratati, congelati o in polvere, perdono grandissima parte dei loro poteri. Più i generale, quando si consumano cibi con alto contenuto di acidi, è bene sciacquarsi quanto prima la bocca per non lasciare che lo smalto dei denti venga intaccato.

 

Curiosità sull'acerola

  • Una volta scoperti i suoi poteri capaci di prevenire lo scorbuto, i navigatori di tutto il mondo cominciarono a portarsi dietro i frutti e a piantare la pianta in tutti i paesi capaci di ospitarla.
  • In Russia esiste una specialità di lusso: vodka all'acerola!
  • Perché non provare a piantarla? Non ama temperature vicine allo zero e i venti forti, mentre predilige un suolo capace di asciugarsi in fretta. Non per niente è diffusa anche dalle nostre parti in forma di bonsai, arte per la quale questa pianta tropicale si presta assai bene.

 

Come consumare l'acerola

L'ideale è andare nei paesi dove cresce e gustarla fresca, perché al giusto punto di maturazione è una squisitezza senza pari (fare attenzione ai tre noccioli chiari contenuti al centro del frutto).

Dal frutto fresco vengono tratti anche succhi, puree, gelati e granite a dir poco deliziosi. Per il commercio di esportazione, generalmente il frutto viene trattato tramite essiccazione o congelamento della polpa, niente a che vedere con il frutto fresco ma sempre meglio di niente.

 

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