Melatonina per dormire: benefici e controindicazioni

La melatonina è un ormone coinvolto nel ciclo sonno-veglia e la sua integrazione è consigliata in caso di insonnia e sindrome del fuso orario.

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Melatonina, cos'è

La melatonina è un ormone endogeno, cioè una sostanza prodotta dal nostro organismo. Nell’uomo la melatonina viene sintetizzata a partire dalla serotonina a livello dell’epifisi o ghiandola pineale. Altri tessuti in grado di sintetizzare la melatonina sono:

  • Ipofisi;
  • tiroide;
  • ghiandole surrenali;
  • gonadi;
  • retina;
  • mucosa intestinale.

 

Gli esseri umani non sono gli unici esseri viventi in grado di produrre melatonina: sembra infatti che diversi invertebrati e alcune piante producano melatonina.

 

Funzioni della melatonina

La melatonina è un ormone prodotto in base alla luce percepita e ha lo scopo di regolare il ciclo sonno veglia: è infatti grazie alla melatonina che il nostro organismo riesce a trarre informazioni relative alla stagione e all’ora e a comprendere in quale momento del giorno e dell’anno si trova.

 

Al calare del sole, quando la luce diminuisce, i livelli di melatonina aumentano comunicando al corpo che è arrivato il momento di riposare. La melatonina ha quindi un’azione rilassante e sedativa che consente di addormentarsi. La produzione di melatonina cala durante la notte fino a interrompersi al mattino, quando la luce colpisce la retina dell’occhio e viene prodotto cortisolo, un ormone che segnala che è arrivato il momento di svegliarsi.

 

La melatonina, oltre a essere utile per favorire il sonno, svolge anche azione antiossidante e immunostimolante, dunque gli integratori di melatonina sono indicati per prevenire l’invecchiamento e ridurre il rischio di malattie croniche.

 

Melatonina e insonnia

Poiché la melatonina è implicata nella regolazione dei ritmi circadiani, è intuibile come una carenza di melatonina possa influenzare il sonno e provocare insonnia.

 

Il deficit di melatonina può verificarsi per la fisiologica riduzione della sua sintesi, dovuta all’avanzare dell’età, motivo per cui spesso viene consigliata l’integrazione di melatonina agli anziani, per dormire meglio.

 

Bassi livelli di melatonina possono essere dovuti anche alla carenza di serotonina, ormone precursore della melatonina oppure a un deficit di triptofano, un amminoacido che il nostro corpo utilizza per sintetizzare la serotonina che a sua volta serve a produrre melatonina.

 

A prescindere dalla causa della carenza, se l’organismo produce una quantità insufficiente di melatonina possono verificarsi disturbi del sonno come difficoltà ad addormentarsi o risvegli anticipati.

 

Il jet-lag

Il jet-lag è un disturbo che può presentarsi in seguito a lunghi viaggi, in particolare quando ci si sposta tra diversi fusi orari.

 

Muovendosi tra destinazioni con fusi orari differenti, è possibile che si soffra di insonnia, eccessiva stanchezza, irritabilità e anche di inappetenza e disturbi gastrointestinali. Questo accade come conseguenza all’alterazione dei ritmi circadiani, che ha effetto su tutto l’organismo.

 

I sintomi del jet-lag compaiono in genere a partire dal secondo giorno rispetto all’arrivo e si risolvono nell’arco di due o tre giorni. In alcune persone e in determinate circostanze possono però perdurare anche oltre una settimana; questo succede di solito quando si attraversano molti fusi orari.

 

Tra i rimedi contro il jet-lag troviamo proprio gli integratori di melatonina, utili a ripristinare il normale ciclo sonno-veglia.

 

Melatonina per dormire: gli integratori

In commercio esistono diversi integratori di melatonina, disponibili in gocce o in capsule o compresse, generalmente consigliati in caso di insonnia. Difficile stabilire quale sia la migliore melatonina per dormire, perché l’azione di un prodotto dipende molto dal proprio metabolismo.

 

Inoltre, in vendita si trovano prodotti che contengono solo melatonina oppure in cui la melatonina è associata ad altri rimedi sedativi, tra cui la valeriana. La radice di valeriana è un rimedio erboristico particolarmente noto per le sue proprietà contro l’insonnia e molte persone chiedono se per dormire sia meglio la valeriana o la melatonina: per sapere cosa scegliere, occorre valutare le cause dell’insonnia.

 

Come abbiamo visto, l’integrazione di melatonina viene consigliata quando l’insonnia è data da un’alterazione dei ritmi circadiani, data da carenza di melatonina, serotonina o triptofano. In genere, l’insonnia legata a un deficit di melatonina o dei suoi precursori si verifica con l’avanzare dell’età, oppure in caso di carenze nutrizionali o depressione e disturbi dell’umore. L’integrazione di melatonina può poi essere utile per ridurre i sintomi del jet-lag o nei lavoratori che effettuano turni.

 

Se invece l’insonnia è data da stati ansiosi, preoccupazioni, agitazione, potrebbe essere più efficace ricorrere ad altri rimedi contro l’insonnia, come ad esempio la radice di valeriana.

 

Indicazioni e dosaggio

L’integrazione di melatonina viene consigliata in caso di alterazione dei ritmi circadiani dovuti a un deficit di melatonina, jet-lag o turni di lavoro. Quando si assume la melatonina per dormire, il dosaggio consigliato varia tra uno e cinque milligrammi, in base al peso, all’età e alla severità dei sintomi. Negli anziani e per alleviare i sintomi del jet-lag invece, la melatonina si usa a dosi inferiori.

 

Per sapere quanti mg di melatonina assumere in base alle situazioni, quante gocce di melatonina servono per dormire e per conoscere il dosaggio di melatonina per l'insonnia dei bambini occorre quindi chiedere consiglio al proprio medico.

 

Generlamente si parte comunque dai dosaggi più bassi eventualmente aumentando la dose fino a raggiungere il miglioramento dei sintomi.

 

Melatonina per dormire, le controindicazioni

L’integrazione di melatonina è controindicata in gravidanza e allattamento e nelle persone con malattie renali ed epatiche. La somministrazione di melatonina nei bambini sotto i dodici anni andrebbe effettuata dietro consiglio del medico.

 

Interazioni farmacologiche

L’assunzione di melatonina può interagire con:

  • Farmaci sedativi;
  • antidepressivi;
  • FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e bevande alcoliche.

 

L’azione della melatonina potrebbe inoltre essere ostacolata dall’assunzione contemporanea di integratori o alimenti stimolanti, come:



Se si assumono terapie farmacologiche o rimedi naturali, meglio chiedere consiglio al medico, al farmacista o all’erborista per escludere eventuali interazioni.

 

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