Droghe e stupefacenti

Le sostanze stupefacenti sono molto diverse tra loro in termini di composizione, effetti e rischi per la salute: ripercorriamo le principali.

Droghe

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Nel linguaggio comune e giornalistico si sente tanto parlare di droghe, ma cosa è una droga e cosa non lo è? L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) identifica un ampio gruppo di sostanze psicoattive, che comprende anche alcool e nicotina: al suo interno, le droghe sono quelle che alterano i processi mentali, tra cui la percezione, l’umore e le emozioni. Se si parla di abuso, è per due motivi: perché le droghe di norma provocano dipendenza e perché, nella maggior parte dei casi, la loro produzione, distribuzione e vendita è regolata – o proprio proibita – dalla legge.

 

 

Tipologie di droghe

Esistono numerose tipologie di sostanze stupefacenti:

  • allucinogeni come l’LSD e le fenilamine (ecstasy o MDMA, anfetamine e metanfetamine);
  • cannabis, di cui assumere le infiorescenze (marijuana) o la resina (hashish);
  • opiacei come l’eroina e la morfina;
  • oppiodi sintetici come il fentanyl;
  • sostanze stimolanti come cocaina e crack;
  • funghi allucinogeni che contengono per esempio psilocibina, muscimolo e acido ibotenico.

 

Piante da cui provengono le droghe

Sebbene negli ultimi anni abbiano guadagnato un grande spazio le droghe sintetiche, tradizionalmente l’uomo ha sempre sfruttato gli effetti psicotropi delle piante. Tra le principali possiamo citare:

  • Cannabis sativa: è una pianta che contiene principalmente due composti, il THC (tetraidrocannabinolo, dall’effetto psicoattivo) e il CBD (cannabidiolo, dall’azione rilassante). Normalmente viene fumata, sotto forma di marijuana o hashish, ma esiste anche l’olio di CBD da trattenere in bocca per qualche minuto e poi ingerire.
  • Papavero da oppio (Papaver somniferum): è la pianta da cui viene estratto l'oppio, una sostanza da cui si ricavano la morfina e l'eroina.
  • Coca (Erythroxylum coca): è una pianta coltivata soprattutto in America centrale e meridionale; dalle sue foglie si ricava la cocaina.
  • Peyote (Lophophora williamsii): è uno dei cactus allucinogeni e contiene il principio attivo mescalina, utilizzato tradizionalmente nelle cerimonie religiose e sciamaniche dell’America centrale.
  • Funghi allucinogeni: ne esistono di varie specie, dalle caratteristiche psichedeliche (è il caso dei funghi psilocibina) o più genericamente inebrianti (come nei funghi che contengono muscimolo e acido ibotenico).
  • Ayahuasca (yagé): è una bevanda tradizionale della zona amazzonica, preparata con una combinazione di piante come la Banisteriopsis caapi e le foglie dell'arbusto Psychotria viridis.
  • Stramonio comune (Datura stramonium L.): noto come erba del diavolo o erba delle streghe, è una pianta dalle proprietà narcotiche, sedative e allucinogene che nella tradizione indigena del Nordamerica era usata sia a scopo terapeutico sia nei rituali sciamanici.
  • Mandragora, o mandragola: è una pianta che contiene alcaloidi dalle proprietà anestetiche e antispasmodiche; è tossica e può provocare avvelenamento.

 

Usi medici e terapeutici delle droghe

Quando si parla di droghe, viene spontaneo pensare all’uso ricreativo. In realtà, molte delle sostanze che abbiamo appena descritto hanno anche un impiego di tipo medico

 

Uno degli esempi più noti è la morfina, potente analgesico e sedativo derivato dal papavero da oppio, lo stesso da cui si ricava l’eroina. Agisce legandosi ai recettori degli oppioidi nel sistema nervoso centrale, alterando la percezione del dolore e producendo un effetto calmante. Va comunque assunta sotto stretto controllo medico e soltanto in casi in cui non esistono alternative altrettanto efficaci, perché può dare dipendenza.

 

Un’altra sostanza dai molteplici usi è la canapa. La cannabis terapeutica può essere prescritta per alleviare il dolore legato a malattie reumatiche, lesioni del midollo spinale, sclerosi multipla, Aids. È di aiuto anche per i pazienti oncologici, per lenire sia il dolore sia alcuni effetti avversi delle terapie.

 

Anche per persone sane, l’olio di canapa – legale anche in Italia – è utile per migliorare la qualità del sonno, affrontare situazioni particolarmente stressanti e tenere sotto controllo l’ansia. Negli Stati Uniti è stato messo in commercio anche il tampone vaginale a base di cannabis.

 

Rischi e considerazioni legali

Parlare genericamente di “droghe” rischia di essere fuorviante perché le sostanze che abbiamo descritto finora sono enormemente differenti tra loro, innanzitutto in termini di conseguenze sulla salute: solo negli Stati Uniti nel 2021 sono morte più di 70mila persone per overdose da oppioidi sintetici, mentre nel mondo non è mai stato registrato un solo decesso per overdose da cannabis.

 

Ricordando queste profondissime differenze, bisogna comunque sottolineare come le droghe abbiano due qualità in comune. La prima sono gli effetti psicotropi, cioè la capacità di interferire con il raziocinio, le emozioni, i ricordi, il controllo dei propri comportamenti. La seconda è la capacità di innescare una dipendenza fisica e psicologica.

 

Per questi motivi, uniti alla necessità di tutelare la salute pubblica, nella maggior parte dei Paesi vendere e possedere droghe è illegale e può esporre a conseguenze anche molto serie, tra cui il carcere. In questo quadro, ci sono legislazioni più o meno restrittive.