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Il biancospino: il gemmoderivato per la tachicardia

Quando il cuore batte forte, e non è per amore, stiamo sperimentando la tachicardia, un disturbo molto frequente legato all'aumento delal frequenza del battito cardiaco, disturbo che può avere numerose cause ed essere curato con un unico, efficace rimedio: il gemmoderivato di biancospino

Il biancospino: il gemmoderivato per la tachicardia

In gemmoterapia si utilizza il biancospino per la tachicardia e per riequilibrare il sistema cardiocircolatorio. In forma di gemmoderivato mantiene il suo nome botanico Crataegus oxyacantha, per distinguerlo dagli altri estratti a base di questa pianta; ed è considerato il grande protettore del cuore quando è preda di aritmie, tachicardia, palpitazioni e fastidiose sensazioni di battito alterato.

 

Le proprietà del biancospino per il cuore

La fitoterapia classica utilizza da sempre le foglie e i fiori di biancospino, in quanto contengono una miscela di diversi flavonoidi, potenti antiossidanti e “spazzini” dei radicali liberi, utili nella prevenzione di malattie cardiovascolari e per combattere il colesterolo.

Questi principi attivi conferiscono una spiccata attività cardioprotettiva, perché inducono la dilatazione delle arterie coronariche, che portano il sangue al cuore, migliorando così l'afflusso del sangue con conseguente riduzione della pressione arteriosa.

Inoltre i proantocianidoli agiscono da un lato sul potenziamento della forza contrattile del cuore; e dall’altro sulle alterazioni della funzionalità cardiaca.

Questi componenti del biancospino riducono la tachicardia, le extrasistole e aritmie e prevengono le complicanze nei pazienti anziani, a rischio di angina pectoris o infarto, affetti da influenza o polmonite.

Infine la vitexina, agisce come spasmolitico e ansiolitico naturale. Quest’azione sedativa e rilassante è utile soprattutto nei pazienti molto nervosi, nei quali riduce l'emotività, l'ansia, agitazione, angoscia, e in caso d’insonnia.

 

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La tachicardia e il cuore

Il buon funzionamento del cuore può essere ostacolato da diverse patologie cardiovascolari riconducibili a infarto, disturbi delle arterie coronarie, angina pectoris, asma bronchiale, malattie delle valvole e scompensi cardiaci .

L'aritmia invece in genere è un difetto di conduzione elettrica del cuore, ma ha cause molto più complesse e provenienti da diverse disfunzioni organiche e sistemiche. Esse sono le alterazioni della normale sequenza dei battiti cardiaci e vengono chiamate tachiaritmie o tachicardie

Quando il cuore batte forte e veloce si parla di tachicardia (dal greco tachysveloce”, rapido e kardiacuore”). Questo disturbo consiste in una forma di accelerazione del battito cardiaco, caratterizzato da un aumento della frequenza dei battiti a 90 pulsazioni al minuto. L’aumento del battito può essere provocato da diverse cause: sforzi fisici, febbre, digestione difficile, quando si è sottoposti a stati di ansia, stress, eccesiva stanchezza, paura.

L'assunzione di farmaci, caffeina, bevande alcoliche possono essere fattori che favoriscono episodi di tachicardia. Esistono poi tachicardie patologiche per cui l'aumento del battito è una conseguenza di altri disturbi come anemia, disfunzioni alla tiroide, menopausa.

 

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Il biancospino: il gemmoderivato del cuore

L’impiego del gemmoderivato di biancospino per la tachicardia e in generale per tutte le insufficienze e disturbi cardiaci è dovuto all’azione regolatrice del ritmo e della velocità del battito del cuore.

È usato con successo e senza alcuna controindicazione, in caso di palpitazioni, aritmie extrasistoliche, angina pectoris, spasmi cardiaci in genere e nelle algie precordiali, in quanto diminuisce in modo sensibile la frequenza dei battiti cardiaci, rivelandosi utile nell’angina e in tutti i disturbi dovuti a ipereccitabilità del cuore. Il biancospino infatti presenta raramente effetti collaterali.

Agisce anche come ipotensivo perché è in grado di regolare la pressione sanguigna. Questo rimedio infatti, svolge un’azione cardioprotettiva dovuta alla presenza dei flavonoidi che inducono la dilatazione dei vasi sanguigni addominali e, soprattutto, di quelli coronarici che portano il sangue al cuore, con conseguente riduzione della pressione arteriosa.

Infine il gemmoderivato di biancospino possiede una buona capacità di ridurre l'ansia, nervosismo e agitazione. Favorisce il sonno, anche se l'uso diurno non induce sonnolenza, perché agisce sul sistema circolatorio. Non ha controindicazioni ed è privo di tossicità. E anche dotato di leggera azione diuretica il che, in queste situazioni, favorisce il drenaggio cardiaco, e l'eliminazione degli edemi causati dall’ipertensione.

 

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Immagine | David Anstiss