Maiale, l'animale intelligente e pieno di sorprese

Un animale denigrato, e certamente non valorizzato per le sue molte qualità. Allevato per meri scopi utilitaristici, il maiale in realtà è estremamente intelligente e capace di stabilire profonde connessioni emotive.

maiale

Credit foto
©worawutsaewong - 123rf

Maiale, origini

Le origini del maiale sono antichissime. Molto probabilmente derivato dal cinghiale (Sus scrofa o Sus ferus, diffuso già 10 milioni di anni fa in Europa, in Asia e nel Nord Africa), il maiale o suino (Sus scrofa domesticus) è il primo animale allevato con continuità dall'uomo.

Ritroviamo prime tracce di storia del maiale nei pittogrammi rupestri delle grotte di Altamira in Spagna, risalenti al 40.000 AC circa e raffiguranti un gruppo di suini, allevati da alcuni uomini. Allo stesso periodo si riconduce un altro pittogramma a tema suino, rinvenuto nell’attuale Zambia. Tuttavia, l'addomesticamento e l'allevamento regolare di questo animale comincia probabilmente intorno al 6.000 a.C., in epoca neolitica, in Mesopotamia e quasi contemporaneamente in Cina.

All'inizio del Medioevo il suino era allevato allo stato brado, mentre nel Basso Medioevo si iniziò a praticare l'allevamento in stalla.

Oggi, i più grandi allevatori mondiali di suini sono la Cina, gli USA, il Canada e il Brasile. In Italia, i suini sono allevati principalmente nella pianura padana. Le regioni dove si concentra la maggiore produzione sono Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto. 

 

Caratteristiche del maiale

Animale originatosi dal cinghiale selvatico e oggi allevato prettamente per ragioni alimentari, il maiale appartiene alla classe dei Mammalia (mammiferi), famiglia Suidae, genere Sus, specie scrofa.

Nell'uso comune, "scrofa" è in realtà il termine con il quale si designa la femmina del suino. Il maschio fertile, invece, si chiama "verro" e i cuccioli "lattonzoli".

Con le dovute differenze riconducibili alle specifiche razze, si tratta di un animale dal corpo massiccio e tozzo, ricoperto di pelo duro (setole). Il muso è schiacciato, completamente glabro e dotato di un naso a disco. Gli occhi sono molto piccoli e scuri e le orecchie sono invece grandi e cascanti in avanti. 

Il collo è tozzo, le zampe sono corte e sottili e terminano con quattro dita unghiute. La coda ha la tipica forma arricciata, a cavatappo.

Il maiale non ha una buona vista, ma in compenso può contare su udito e olfatto ottimi. La bocca è dotata di incisivi molto taglienti, canini aguzzi e molari robusti. 

Animale gregario, è estremamente intelligente, capace di organizzarsi in una struttura sociale complessa e stratificata. Si avvale di  un sistema di comunicazione molto elaborato, basato su specifici comportamenti e su un'ampia serie di vocalizzazioni (grugniti).

Dove vive il maiale? I maiali selvatici sono animali adattabili e possono abitare una varietà di ambienti, tra cui boschi, foreste, aree montuose e in alcuni casi anche zone agricole. Prediligono aree con una fitta vegetazione, capace di fornire loro riparo e accesso al cibo. I maiali domestici, invece, vengono allevati nelle fattorie di tutto il mondo. A seconda dei metodi di allevamento, possono vivere in stalle chiuse o in sistemi all'aperto con accesso ad aree di pascolo.

 

Le razze  

Quali sono le principali razze suine allevate ad oggi in Italia e nel mondo?

  • Large White: originaria dell'Inghilterra, è la specie più conosciuta e apprezzata a livello italiano e mondiale.  Possiede un mantello bianco con setole bianche e pelle rosea, il peso è di media tra 300-350 kg con punte di 450 kg nei maschi e 350 kg nelle femmine.
  • Landrace: maiale di forma allungata, ha manto roseo e setole trasparenti. Di origini inglesi, possiede un'elevata prolificità e una notevole resistenza alle malattie.
  • Duroc: selezionata in America, è la terza razza impiegata in Italia. Di colore fulvo, ha una corporatura muscolosa, media lunghezza e le orecchie parzialmente cadenti.


Le razze di maiale autoctone italiane riconosciute e diffuse sono: 

  • Maiale calabrese: come rivela il suo nome, la sua zona di diffusione corrisponde alla Calabria. Presenta un mantello nero con setole nere abbondanti.
  • maiale casertano: il suino di razza casertana è un animale pregiato, che viene allevato nelle province di Caserta e Benevento.
  • maiale cinta senese: è una razza rustica particolarmente antica, denominata a partire dalla sua area di diffusione, le colline del senese, e probabilmente già allevata al tempo dei Romani. 
  • maiale moro romagnolo: antica razza suina autoctona italiana che ha la sua zona d'origine in Romagna, in particolare  nelle provincie di Forlì-Cesena e Ravenna. La Mora Romagnola è caratterizzata da una folta peluria scura e dal grugno appuntito.
  • maiale nero siciliano: noto anche come Nero dei Nebrodi, Nero delle Madonie o suino nero dell'Etna. Si presenta di taglia medio-piccola rispetto ad altre razze italiane e la sua pelliccia è di colore nero uniforme.
  • maiale sardo: di origini antichissime, è un suino di piccola mole. Il colore del mantello- composto da setole lunghe, ruvide e numerose- può essere nero, grigio, fulvo, pezzato.

 

Cosa mangia il maiale 

Il maiale è un animale onnivoro, estremamente goloso e vorace. Allo stato brado, si nutre di qualunque cosa riesca a reperirefrutti, semi, radici, tuberi, tartufi, funghi, bacche selvatiche, foglie ma anche di insetti e uova di uccelli. 

In cattività, i maiali vengono alimentati con appositi mangimi, generalmente a base di mais, soia e crusca. È possibile, inoltre, integrare con tuberi, altri vegetali, farine e frutta. Il maiale beve, inoltre, almeno dieci litri di acqua al giorno.

Il grado di domesticazione del maiale è piuttosto blando: se lasciato libero in un ambiente naturale, non avrebbe difficoltà a tornare in breve tempo alle abitudini selvatiche.

 

Carattere

I maiali hanno un carattere docile, allegro e curioso. 

A dispetto del loro utilizzo quasi esclusivo come animali da reddito per scopi alimentari, i maiali sono potenzialmente ottimi compagni per numerose attività all'aperto.

Si distinguono per una grande capacità di interazione: i maiali sono affettuosi e sono in grado di stabilire profonde relazioni emotive con gli esseri umani. Adatti alla convivenza con altri animali domestici, se adeguatamente stimolati possono imparare a giocare, esplorare nuovi territori e sono molto portati per la pet therapy.

Contrariamente a quanto si è avvezzi a pensare, i maiali sono animali puliti. La loro abitudine di rotolarsi nel fango deriva da esigenze prettamente fisiche: sprovvisti di ghiandole sudoripare, ricorrono al fango per mantenere il corpo umido per più tempo, dato che l'acqua evaporerebbe troppo in fretta. Il fango è, inoltre, un ottimo rimedio contro le mosche, parassiti e altri insetti molesti.

Per quanto riguarda gli escrementi, è bene sapere che il maiale selvatico vi riserva uno spazio dedicato, cosa spesso impossibile negli allevamenti. Qui, per inadeguatezza degli ambienti, il suino può trovarsi nella indesiderata situazione di stare a contatto prolungato con le proprie deiezioni.

 

Maiale animale intelligente

Diversi studi di etologia cognitiva hanno dimostrato che i maiali sono animali dotati di grande intelligenza. Possiedono capacità cognitive simili a quelle dei cani o dei bambini, dimostrano consapevolezza di sé, esprimono gusti e antipatie, apprezzano il gioco creativo e sperimentano emozioni.

Mostrano una grande capacità di apprendimento e, sotto una guida esperta, possono essere addestrati come cani e gatti.

Dotati di una solida memoria, sono in grado di comprendere il linguaggio simbolico, di imparare sequenze complesse di simboli associate a numeri, di localizzare e procurarsi cibo in ambienti complessi, come un labirinto.


 

La peste suina  

La peste suina africana (PSA) è un'infezione virale che colpisce i suini domestici e selvatici, non trasmissibile all’uomo.

Malattia altamente infettiva e spesso mortale per gli animali, ha una buona resistenza in ambiente esterno, dove può rimanere vitale anche fino a 100 giorni.

Si trasmette tra suini e cinghiali attraverso:

  • contatto con animali infetti, compreso il contatto tra suini che pascolano all’aperto e cinghiali selvatici;
  • ingestione di carni o prodotti a base di carne di animali infetti;
  • contatto con qualsiasi oggetto contaminato dal virus, come abbigliamento, veicoli e altre attrezzature;
  • morsi di zecche infette


La circolazione di animali infetti, i prodotti a base di carne di maiale contaminata e lo smaltimento illegale di carcasse sono le modalità con cui la malattia si diffonde più facilmente.

Il 7 gennaio 2022 il Centro di Referenza Nazionale per lo studio delle malattie da Pestivirus ed Asfivirus dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e Marche ha confermato la positività in un cinghiale trovato morto in Piemonte, nel Comune di Ovada, in provincia di Alessandria. 

Nel 2022 casi di malattia sono stati riscontrati in Lazio, in provincia di Roma, e nel 2023 anche in Calabria e Campania sono state ritrovate alcune carcasse infette, rispettivamente in Provincia di Reggio Calabria e Salerno.

L'incremento dei casi ha portato alla redazione del "Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa) e azioni strategiche per l’elaborazione dei piani di eradicazione nelle zone di restrizione da peste suina africana (Psa) 2023-2028", rafforzato dall’Ordinanza "Misure di controllo ed eradicazione della Psa", che chiama in causa attivamente le Regioni per l'abbattimento di circa 600 mila cinghiali e degli esemplari suini infetti. 

 

Maiali nei santuari per animali

I santuari per animali sono luoghi che servono da rifugio per animali in difficoltà. In Italia salvano principalmente animali da reddito da morte certa, dando loro un luogo per vivere a contatto con la natura, liberi da obblighi verso l'uomo, soddisfacendo i propri bisogni di specie.

Come i cavalli, gli asini, le mucche, le galline, le pecore, le capre- che l'uomo alleva e sfrutta a scopi utilitaristici- anche i maiali salvati dal macello trovano spazio e rifugio nei santuari per gli animali.

Non facevano eccezione i maiali del santuario gestito dall'Associazione Progetto Cuori Liberi di Sairano (Pavia), protagonisti loro malgrado di una sanguinosa mattanza, capace di muovere allo sdegno gli animi dell'opinione pubblica.

Ecco cosa è successo: a settembre 2023 la peste suina africana (PSA) si è diffusa velocemente all'interno degli allevamenti della provincia del pavese, portando all'abbattimento di oltre 30 mila maiali negli stabilimenti lombardi. Quando un focolaio è giunto anche nel rifugio Cuori Liberi, le autorità hanno emesso un’ordinanza di abbattimento. Ben presto attiviste e attivisti si sono mobilitati, formando un presidio alle porte del rifugio per sottolineare come la situazione del santuario- dove le condizioni di vita degli animali garantiscono minori possibilità di contagio e maggiori opportunità di assistenza- fosse peculiare e potesse essere gestita con metodi meno cruenti.

La mattina del 20 settembre 2023, le autorità, in tenuta antisommossa, hanno fatto irruzione nel rifugio, rompendo la catena umana e facendosi largo fra i volontari per catturare i maiali presenti, poi uccisi da veterinari ATS.

Il fatto costituisce un triste precedente perché è stata la prima violazione di un santuario per animali da parte delle forze dell'ordine, accusate inoltre dagli attivisti di inosservanza di alcune norme di biosicurezza.

Ciò che è successo è di una gravità indescrivibile” si legge sul sito di Essere Animali, che descrive e commenta la notizia. “I rifugi nascono come luoghi di pace, dove tutti gli animali vivono liberi e lontani da ogni violenza. Sono a casa, accuditi come qualsiasi altro cane e gatto. Aver portato qui la violenza di polizia e carabinieri contro attiviste e attivisti e la morte per i maiali è un’ingiustizia incredibile”.

 

Il maiale in letteratura

Nell’immaginario collettivo, il maiale è sempre stato oggetto di contraddizioni: simbolo da un lato di bestialità e degenerazione, dall'altro si inserisce agevolmente nella sfera del sacro, come vittima sacrificale oppure come portatore di buona sorte.

Dal punto di vista letterario, le opere in cui i maiali sono presenti come protagonisti o personaggi secondari sono numerose. 

Il più famoso è, probabilmente, il romanzo "Animal farm(La fattoria degli animali, 1945) di George Orwell, dove i protagonisti sono animali domestici ribellatisi al padrone, che decidono di vivere in una democrazia autogestita. Ben presto, però, vengono sopraffatti dai maiali, che giungono ad impadronirsi del potere. In particolare, il maiale Napoleone si serve di metodi anche cruenti per liberarsi dei potenziali nemici politici e diventa dittatore. Alla fine del romanzo, è ormai impossibile distinguere il comportamento del maiale da quello degli uomini. 

I maiali ricoprono un posto d'onore, inoltre, nella letteratura d'infanzia: da "I tre porcellini" al Pimpi di "Winnie The Pooh", alla celeberrima protagonista di libri e cartoni animati Peppa Pig, sono innumerevoli i personaggi suini che, da soli o in associazione ad altri animali, diventano compagni di straordinarie avventure per i più piccoli. 

 

Bibliografia e fonti