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Coriandolo e prezzemolo, le differenze

Prezzemolo o coriandolo? Non lasciamoci confondere dalle foglie, molto simili. Entrambi possono essere utilizzati per arricchire i nostri piatti, ma i sapori sono diversi e anche le proprietà di queste piante si incontrano e si allontanano. In sintesi uno non sostituisce l'altro!

Coriandolo e prezzemolo, le differenze

Se vogliamo trovare analogie tra coriandolo e prezzemolo dobbiamo fare riferimento alle loro foglie, la cui forma può essere facilmente confondibile, ma in realtà solo quella, perché per il resto pur facendo parte della stessa famiglia, le Apiaceae, le indicazioni differiscono per proprietà.

 

Prezzemolo… ovunque

Se ci siamo abituati al concetto di “prezzemolo” come sinonimo di presenzialismo, questa erba aromatica si presta ad essere il companatico di molti alimenti della nostra cucina, da qui - appunto - il fortunato modo di dire. Accompagna verdure, carni, salse, centrifugati ed esalta i sapori.

Ma il prezzemolo non è solo buono, fa anche bene! E’ ricco di vitamine come la A, C, K, acido folico, betacarotene. Dona un importante apporto in sali minerali come potassio, calcio, ferro.

Il prezzemolo è un efficace diuretico, abbassa la pressione, aiuta la depurazione dell’organismo anche a livello epatico, controlla i livelli di glicemia, coadiuva la digestione, agisce da antifermentativo, rafforza il sistema immunitario.

Possiamo prepararci un infuso di prezzemolo con foglie e steli freschi, da bere dopo averli lasciati in acqua bollente 10 minuti.

 

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Prezzemolo: controindicazioni

La differenza tra uso e abuso ci informa sempre sulle controindicazioni delle erbe aromatiche. Via libera all’uso del prezzemolo in cucina. Il fitoterapico o il semplice infuso è invece sconsigliato durante la gravidanza, perché può provocare contrazioni uterine, e in caso di disfunzioni renali.

 

Coriandolo

Il coriandolo assomiglia molto al prezzemolo ma solo a una prima occhiata! In realtà il sapore è differente, con una punta piccante. Del coriandolo si utilizzano sia le foglie sia i semi e viene considerato una spezia.

Può essere utilizzato in cucina in foglie per un gusto lievemente piccante per insaporire le pietanze, zuppe, carni e pesce. I semi hanno un retrogusto agrumato, simile al limone e vengono impiegati per conservare insaccati e sottaceti e in fitoterapia.

Per il nostro benessere il coriandolo può essere assunto sotto varie forme: decotto, estratto secco, olio, estratto idroalcolico e i semi, come anticipato, sono la parte utilizzata.

Il coriandolo possiede svariati effetti benefici per il nostro benessere:
> antibiotico naturale: adatto per infezioni di natura alimentare e micosi, risponde bene anche in caso stafilococco aureo meticillino-resistente;
> antispasmodico: in caso di gonfiore addominale e spasmi, colon irritato, difficoltà digestive, coadiuva le fisiologiche funzioni dell’apparato gastro-intestinale;
> chelante: in caso di intossicazione da metalli pesanti, il mercurio in maniera specifica, il coriandolo detossina l’organismo intercettando l’assorbimento di questi veleni;
> tonico: agisce sul sistema nervoso ne stimola le attività e nel contempo contrasta la stanchezza.

 

Coriandolo: controindicazioni

In virtù delle proprietà del coriandolo è bene non utilizzarlo in parallelo a farmaci per la funzionalità gastrointestinale, per non provocare un involontario sovradosaggio.

Ne è sconsigliato l’uso anche in caso di assunzione di antidepressivi e ansiolitici. Non vi sono dati in merito al suo utilizzo in gravidanza ma per il principio di precauzione meglio evitare.


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