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Giornata mondiale dell'acqua

Ogni anno, il 22 marzo è la Giornata mondiale dell’acqua: una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per unire le forze nella tutela della nostra risorsa più preziosa. Per il 2024, il tema è “acqua e pace”.

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©Daniel Sinoca/123rf.com

C’è un elemento di cui noi non possiamo fare a meno, in nessuna circostanza. Serve a noi, agli animali, alle piante. È troppo scarso per le nostre esigenze, ma non possiamo fabbricarlo: possiamo soltanto gestire quello che c’è. Si tratta dell’acqua, soprannominata “oro blu” perché è la risorsa più preziosa. Per creare consapevolezza su questo tema, le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata mondiale dell’acqua che cade il 22 marzo di ogni anno. 

 

Giornata dell'acqua, cos'è

La Giornata mondiale dell’acqua è una ricorrenza che è stata istituita dalle Nazioni Unite durante la Conferenza di Rio de Janeiro del 1992, il cosiddetto Summit della Terra, lo stesso durante il quale ebbe origine la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc). 

 

Da allora, il 22 marzo di ogni anno è una giornata di mobilitazione pubblica e istituzionale sui temi dell’acqua, epicentro di una fitta attività di comunicazione, advocacy ed eventi. È anche il giorno durante il quale viene pubblicato il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche. 

 

La campagna raggiunge ogni anno miliardi di persone, stimolando il dibattito, accrescendo la consapevolezza e gettando anche le basi per poter assumere decisioni informate a tutti i livelli.

 

Il tema della Giornata mondiale dell’acqua 2024

Quello dell’acqua è un tema talmente ampio e ricco di sfaccettature da rischiare di risultare dispersivo. Per questo, le Nazioni Unite ogni anno dedicano la Giornata mondiale dell’acqua a un tema specifico: per il 2024 è “acqua e pace”.

 

Sappiamo infatti che l’acqua è una risorsa scarsa: sugli 8 miliardi di abitanti del nostro Pianeta, 2,2 miliardi non hanno a disposizione acqua potabile gestita in modo sicuro. Una situazione che non è certo destinata a migliorare spontaneamente, con l’incremento della popolazione globale e l’inasprirsi dei cambiamenti climatici.

 

Diventa dunque indispensabile saper gestire al meglio l’acqua, anche attraverso accordi internazionali. Le acque transfrontaliere rappresentano infatti il 60% dei flussi di acqua dolce del mondo; 310 fiumi e laghi, e 468 sistemi acquiferi, attraversano i confini di più Stati. Eppure, soltanto 24 Paesi hanno stretto accordi di cooperazione per tutti i bacini idrici che hanno in comune con un altro Stato. 

 

Ciò significa che, nel momento in cui l’acqua è troppo poca, o inquinata, o è disponibile per alcune fasce di popolazione e non per altre, c’è il rischio di tensioni e conflitti. “Quando collaboriamo per l’acqua, creiamo un effetto a catena positivo: promuoviamo l’armonia, generiamo prosperità e costruiamo resilienza alle sfide condivise”, si legge nel sito della Giornata mondiale dell’acqua 2024. 

 

“Dobbiamo agire partendo dalla consapevolezza che l’acqua non è solo una risorsa da utilizzare e da conquistare, ma è un diritto umano, intrinseco a ogni aspetto della vita. In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, dobbiamo tutti unirci attorno all’acqua e usarla per la pace, gettando le basi di un domani più stabile e prospero”.

 

I temi degli anni precedenti

L’acqua ha un valore sociale, economico, ambientale, geopolitico e non solo: per averne una prova, basta ripercorrere i temi a cui è stata dedicata la Giornata mondiale dell’acqua nel corso degli anni.

 

  • 2023: Be the change, con l’invito a esplorare il valore ambientale, sociale e culturale che le persone attribuiscono all’acqua.
  • 2022: Acque sotterranee: rendere visibile l’invisibile, con un focus quindi sulle falde acquifere che custodiscono la maggior parte dell’acqua dolce ma sono compromesse dalla crisi climatica. 
  • 2021: Dare valore all’acqua, riconoscendo il suo peso nella vita quotidiana, nella cultura, nella scuola e nel lavoro, negli ecosistemi.
  • 2020: Acqua e cambiamenti climatici, perché il riscaldamento globale ha un impatto sul ciclo dell’acqua ma, al tempo stesso, può essere affrontato anche grazie a una gestione migliore delle risorse idriche.
  • 2019: Non lasciare indietro nessuno, una presa di coscienza di quanto donne, bambini, rifugiati, indigeni, disabili incontrino maggiori difficoltà nell’accesso all’acqua e nella sua gestione.
  • 2018: Nature for water, cioè la ricerca di soluzioni basate sulla natura per far fronte a problemi come l’inquinamento, la scarsità d’acqua, la desertificazione e così via.
  • 2017: Acque reflue: la risorsa non sfruttata, con l’obiettivo di ridurre il rilascio di sostanze inquinanti e dimezzare la quantità di acque reflue non trattate, aumentandone il riciclo e il reimpiego.
  • 2016: Acqua e lavoro, in collaborazione con l’Ilo, l’Organizzazione internazionale per il lavoro.
  • 2015: Acqua e sviluppo sostenibile, perché l’acqua contribuisce a creare un futuro migliore per tutti in tanti campi, dalla salute all’economia, fino all’energia, al cibo e non solo.
  • 2014: Acqua ed energia, due mondi interconnessi e interdipendenti, visto che l’acqua viene usata per generare energia (idroelettrica in primis, ma anche geotermica e nucleare) ma al tempo stesso si consuma energia per portare l’acqua alle persone.
  • 2013: Cooperazione per l’acqua, lo stesso tema a cui era stato dedicato anche l’anno 2013 nel suo insieme. 
  • 2012: Acqua e sicurezza alimentare: il mondo è assetato perché noi siamo affamati, una presa di coscienza dell’enorme impatto idrico della produzione di cibo.
  • 2011: Acqua per le città: come rispondere alle sfide dell'urbanizzazione, tra cui la crescita della popolazione urbana, l’industrializzazione e i cambiamenti climatici.