Ferite cane e gatto, tutti i rimedi

A cura di Maria Rita Insolera, Naturopata

 

La ferita del cane e gatto è una lesione più o meno grave dei tessuti, che può interessare quelli superficiali, ma anche estendersi alle strutture che si trovano al di sotto. Scopriamo quando e come è possibile curarle in casa con i rimedi naturali.

>  1. Cos’è una ferita

>  2. Ferita del cane: cure e rimedi naturali

>  3. Ferita del gatto: cure e rimedi naturali

 Ferite cane gatto

 

Che cos’è la ferita

Può capitare che il proprio cane o gatto si ferisca. La ferita è una lesione superficiale o profonda con perdita lieve o abbondante di sangue. Quando la ferita non è grave ed è di piccola entità, può essere curata con ciò che si dispone a casa.

 

Ferite cane: cure e rimedi naturali

Il cane si può ferire in modi diversi, può capitare che si azzuffi con un altro cane ricevendo un morso oppure una zampata, oppure si può ferire correndo e giocando liberamente. Ecco cosa fare in caso di ferita del cane: 

  • Lavare la parte con abbondante acqua, possibilmente tiepida. 
  • Verificare che attorno alla ferita non siano presenti coaguli di sangue, in tal caso pulire la parte con acqua ossigenata a 10 volumi. 
  • Se nella ferita sono presenti corpi estranei di piccola dimensione, come terra, sassolini, erba o altro, questi vanno tolti molto delicatamente con una garza sterile o delle pinzette ben pulite. 

Una volta pulita la ferita, controllare se sia presente o meno qualche punto da cui fuoriesce del sangue. Se si nota la fuoriuscita di sangue localizzata ma abbondante da un unico punto si può sospettare la rottura di una vena o di un’arteria di maggior calibro.

Nel primo caso il sangue uscirà in modo continuo, nel secondo sarà pulsante. In entrambi i casi applicare una decisa pressione con un dito o col palmo della mano aiutandosi con una garza sterile posta sulla zona. La pressione localizzata, se fatta in modo corretto e nel punto giusto, interrompe immediatamente l’emorragia.

La sede di pressione corretta va trovata a tentativi ed in ogni caso, di solito, per le emorragie arteriose la pressione andrà fatta a monte della ferita, mentre per quelle venose potrebbe essere a valle. Per avere efficacia dovrà essere mantenuta per non meno di 5-6 minuti. È controindicato l’utilizzo di lacci poiché sono difficili da applicare correttamente senza causare ulteriori danni. 

I sanguinamenti generalizzati vanno tamponati con garze sterili e asciutte. Queste vanno applicate sovrapposte in quantità tale da bloccare le fuoriuscite di sangue. In sede vanno tenute con una benda garza ben aderente ma non troppo stretta. Anche se, dopo pochi minuti, le garze saranno intrise di sangue non dovranno essere rimosse e, se necessario, sopra di esse ne andranno poste delle altre.

 

Ferita gatto: cure e rimedi naturali

I gatti si feriscono in vari modi, tra cui morsi, graffi e forature. Queste ferite, se non trattate, possono sporcarsi ed infettarsi. 

Come per il cane, anche nel caso della ferita di una gatto, la prima cosa da fare è procedere alla pulitura, lavando la parte con abbondante acqua tiepida, verificando che non siano presenti coaguli di sangue (in tal caso pulire la parte con acqua ossigenata a 10 volumi) ed eliminando qualsiasi corpo estraneo di piccole dimensioni, come come terra, sassolini, erba o altro, che vanno tolti molto delicatamente con una garza sterile o delle pinzette ben pulite. 

Una volta pulita la ferita, controllare se sia presente o meno qualche punto da cui fuoriesce del sangue. Se si nota la fuoriuscita di sangue localizzata ma abbondante da un unico punto si può sospettare la rottura di una vena o di un’arteria di maggior calibro. Nel primo caso il sangue uscirà in modo continuo, nel secondo sarà pulsante. In entrambi i casi applicare una decisa pressione con un dito o col palmo della mano aiutandosi con una garza sterile posta sulla zona. La pressione localizzata, se fatta in modo corretto e nel punto giusto, interrompe immediatamente l’emorragia.

La sede di pressione corretta va trovata a tentativi ed in ogni caso, di solito, per le emorragie arteriose la pressione andrà fatta a monte della ferita, mentre per quelle venose potrebbe essere a valle. Per avere efficacia dovrà essere mantenuta per non meno di 5-6 minuti. È controindicato l’utilizzo di lacci poiché sono difficili da applicare correttamente senza causare ulteriori danni. 

I sanguinamenti generalizzati vanno tamponati con garze sterili e asciutte. Queste vanno applicate sovrapposte in quantità tale da bloccare le fuoriuscite di sangue. In sede vanno tenute con una benda garza ben aderente ma non troppo stretta. Anche se, dopo pochi minuti, le garze saranno intrise di sangue non dovranno essere rimosse e, se necessario, sopra di esse ne andranno poste delle altre.

 

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