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Bye bye mal di schiena con lo yoga

Posture sbagliate, tensioni accumulate e scarsa attività fisica, sono solo alcuni dei fattori che causano quel fastidioso disturbo che è il mal di schiena. Ma basta appena un’ora di yoga a settimana per risolvere (o quasi) il problema

Bye bye mal di schiena con lo yoga

Mal di schiena” è forse un termine un po’ generico e poco scientifico, eppure sappiamo tutti di cosa si sta parlando: che sia nel tratto lombare, dorsale o cervicale questo disturbo è comune quasi quanto il più banale dei raffreddori.

Se non si vuole aspettare il fatidico “colpo della strega” e l’inevitabile assunzione di numerosi farmaci, lo yoga può essere di enorme aiuto per il nostro rachide, specie se praticato quale prevenzione agli episodi acuti.

 

Anche gli studi confermano: lo yoga è un alleato contro il mal di schiena

Spesso noi amanti dello yoga siamo “accusati” di vedere in esso la cura per ogni male. Ovviamente non è così - purtroppo! -, ma non c’è dubbio che esso sia un alleato formidabile per il benessere psico-fisico. Parlando però di problematiche legate alla schiena, la scienza inizia a darci anche ragione dimostrando quei benefici che ognuno di noi ha sperimentato nel corso della propria pratica personale.

La Boston University School of Medicine ha pubblicato uno studio su Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine nel corso del quale 95 persone affetti da lombalgia o dolore lombare sono stati invitati a praticare yoga per 3 mesi anche solo una volta a settimana. I risultati hanno dimostrato che tutti i praticanti hanno riscontrato dei benefici al termine della sperimentazione migliorando così la qualità della vita minata dal mal di schiena.

I risultati dell’università statunitense non hanno fatto altro che confermare molti degli studi precedenti sul tema. Citiamo, a titolo esemplificativo, il lavoro condotto dalla Dott.ssa Sherman e dalla sua equipe presso il National Institutes of Health.

Questa ricerca è stata condotta su 200 adulti con problemi di mal di schiena moderato, per sei mesi. La particolarità dello studio è che essi sono stati divisi in tre gruppi: al primo è stato dato del materiale informativo (The back pain handbook) per l’autogestione del problema, il secondo ha seguito delle lezioni di yoga e il terzo di stretching.

La conclusione è stata che lo yoga e lo stretching hanno dato benefici molto simili tra i partecipanti facendo dedurre agli studiosi che probabilmente la ragione risiede nel fatto che entrambe le discipline lavorano sul rafforzamento e l’allungamento muscolare.

Lo yoga, ci permettiamo di aggiungere, può però andare assai oltre: quale disciplina olistica non si limita (e non si pone come obiettivo primario) alla tonicità muscolare o al mero allungamento, ma fornisce grandi benefici anche a livello psichico permettendoci di lavorare sulle nostre emozioni e, in ultimo, su noi stessi.

 

Per la cervicale, prova questi semplici esercizi yoga

 

Mal di schiena? Qualche suggerimento yogico

È sempre molto difficile consigliare degli esercizi ad una platea vasta e virtuale perché si fa presto a dire mal di schiena: sono molti i fattori da prendere in considerazione quando si parla di asana, al di là del generico dolore. L’età, lo stile di vita, il tipo specifico di patologia, il livello di mobilità del dorso sono solo alcuni dei parametri che influenzeranno il tipo di pratica da proporre all’allievo.

Posizioni quali tadasana (specie nella versione con le braccia in alto), kati chakrasana (posizione della torsione della vita), paschimottasana (posizione della pinza), bujangasana (posizione del cobra), il movimento chiamato gatto-mucca (marjayasana-bitilasana), supta pawanmuktasana (posizione delle gambe piegate), dhanurasana (posizione dell’arco) e tutte le torsioni (il cui grado dipenderà dall’allievo) possono fornire dei sostanziali benefici a chi soffre di dolore alla schiena e non sono che un piccolo esempio di possibile lavoro.

In questi casi diviene fondamentale affidarsi ad un insegnante competente in grado di proporre una sequenza specifica per l'allievo che ha davanti, strutturata secondo le sue esigenze.

 

Relax al 100% con lo yoga nidra

In un approccio a 360° al mal di schiena non va trascurato il fatto che il dolore fisico non è che il risvolto di un qualche malessere a livello psichico e emotivo. L’osservazione insegna che molto spesso la schiena diviene il catalizzatore delle tensioni e delle contratture che non riguardano solo il corpo, ma anche la mente che ha un estremo bisogno (e oggi più che mai) di rilassamento.

Paradossalmente, per noi rilassarci completamente è difficilissimo e sono necessari lunghi periodi di pratica per riuscire, almeno in parte, a lasciarsi andare. Una metodologia è il cosiddetto yoga nidra, chiamato anche sonno yogico. Attraverso una voce guida, l’allievo è accompagnato verso uno stato di rilassamento cosciente fino ai livelli più profondi del proprio essere con lo scopo di raggiungere un rilassamento graduale, ma intimamente distensivo. Volendo semplificare, si tratta di una forma di rilassamento in savasana (posizione del cadavere) come si svolge consuetamente al termine di una seduta di yoga, ma ad un livello più avanzato e complesso di grande aiuto in caso di tensioni.

Se l’allievo con disturbi alla schiena avverte fastidio a giacere supino in savasana (come accade talvolta) può servirsi di cuscini da porre sotto le ginocchia per agevolare il rilassamento corporeo.

Sulla schiena spesso vanno a ricadere lo stress, le ansie, le angosce e le preoccupazioni che quotidianamente ci attanagliano creando una crosta di negatività che ci blocca, tanto fisicamente che mentalmente. Lo yoga può essere lo scalpello che erode la corazza e ci permette di riacquistare la nostra naturale flessuosità e leggerezza.

 

Yoga e scoliosi, un passo indietro della ricerca

 

 

 

Per approfondire:

> Mal di schiena, disturbi e cure naturali

 

Guarda qualche semplice esercizio per la schiena: