Craniosacrale: cos'è e a cosa serve

Il Trattamento Cranio-Sacrale può essere applicato per curare una serie di disturbi snidando le cause, ma può anche essere uno strumento di prevenzione, per mantenere la condizione di benessere.

Tecnica cranio sacrale

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Il trattamento Cranio-sacrale consiste di una serie di leggere manipolazioni sulle ossa craniche e della colonna vertebrale per stabilire un contatto con il ritmo cranio-sacro, per stimolarlo e assecondarlo. Scopriamolo meglio.

 

 

Che cos'è il massaggio craniosacrale

Il trattamento cranio sacrale è una tecnica olistica di natura osteopatica, definita anche disciplina eziopatica, ovvero focalizzata sulla ricerca delle cause scatenanti i disturbi manifestati.

 

L’operatore attua una serie di input tramite un tocco leggero sulle ossa craniche e sulla colonna vertebrale di un soggetto, al fine di stabilire un contatto con il ritmo cranio sacrale della persona, per stimolarlo e assecondarlo. 

 

Agli inizi del Novecento, il dott. Calvin Cottan ipotizzò dell’esistenza di un movimento all’interno del cranio. La scoperta del sistema cranio-sacrale, e la teorizzazione del movimento che lo contraddistingue, è da attribuirsi all’osteopata William Sutherland.

 

La sperimentazione pratica fu possibile più tardi, nel 1975, quando il dott. John Upledger, chiarì empiricamente la natura semirigida del cranio, capace di micromovimenti misurabili e tracciò le indicazioni per attuare la terapia cranio-sacrale e il metodo che prese il suo nome, Upledger.

 

I principi del Cranio-Sacrale

Sulle basi delle teorizzazioni di Sutherland e della terapia messa a punto da Upledger, esiste un meccanismo di respirazione delle ossa craniche, il “Meccanismo Respiratorio Primario” (MRP) che indica un ritmo armonico tra fasi di espansione e di contrazione, generato dalla fluttuazione del liquido cerebrospinale, dal movimento del cervello e del midollo spinale. Questi processi sono agevolati dalle suture, che rendono il sistema cranico un sistema dinamico.

 

Mediante leggere manipolazioni, quasi impercettibili per il paziente, il trattamento è in grado di intervenire sull’intero organismo tramite i collegamenti con il sistema cranio-sacrale.

 

L’operatore interagisce con l’impulso ritmico craniale, una componente fisiologica che, grazie al liquor encefalorachidiano, comunica con il sistema nervoso centrale. A focalizzarsi in modalità specifica su eventuali anomalie è l’approccio biomeccanico, diversamente da quello biodinamico atto a stimolare la forza della salute e della vitalità.

 

Upledger, attraverso i suoi studi, ha dato vita a una nuova branca dell’osteopatia cranica, la terapia cranio-sacrale, partendo dal modello di Sutherland ed evolvendo nella ricerca. Uno dei vari aspetti innovativi individuati da Upledger è quello dell’emotività e della sua influenza sul corpo fisico. 

 

Con lui si inizia a parlare di “rilascio somato-emozionale” (SER). Si tratta di un processo che individua e aiuta a rilasciare la componente emotiva correlata ad un trauma fisico, che prevede la palpazione non invasiva ma diretta del ritmo cranio sacrale e del movimento fasciale, dove terapista e paziente interagiscono senza intermediazioni, anche di natura verbale. E’ imprescindibile una grande attenzione e sensibilità da parte dell’operatore, e può trattare anche soggetti pediatrici.

 

Il SER parte dalla teoria triadica del cervello di McLean, che indica le diverse componenti come il telaio neurale, il cervello rettiliano, il sistema limbico, a cui aggiunge l’articolazione temporo-mandibolare, le funzioni del nervo trigemino. E’ un metodo che si arricchisce di analisi sempre più precise, per snidare le cosiddette “cisti energetiche” legate al trauma fisico ed emotivo. 

 

Benefici e controindicazioni del massaggio craniosacrale

Intervenendo sulle funzionalità dell’intero organismo, il massaggio cranio sacrale garantisce benefici a tutti i livelli: da semplice intervento anti-stress a potenziale riequilibratore della postura, questa tecnica è utile perché disinfiamma i muscoli, migliora la fisiologia dell’apparato gastroenterico e la respirazione.
 

La terapia cranio sacrale è indicata nella cura del mal di schiena, della sciatalgia, dei traumi da parto, colpi di frusta, emicranie, scoliosi, vertigini e problemi dell’articolazione temporo-mandibolare.
Il trattamento agisce profondamente sul sistema nervoso, influenza il sistema ormonale e quello immunitario, favorisce l’armonizzazione degli stati psicologici ed emotivi, stimolando uno stato di benessere.

 

La terapia cranio sacrale è delicata e sicura. Per questo, viene spesso consigliata in circostanze considerate rischiose, come gravidanza, dopo un’operazione o incidenti.

 

Per chi è pensato il massaggio craniosacrale

In merito alla natura non invasiva della tecnica, il massaggio cranio-sacrale si può praticare sui neonati, sulle persone anziane e sulle donne in gravidanza. Ci si può avvicinare a tale trattamento per differenti disturbi o patologie, di origine fisica o psicologica.

 

Persone affette da autismo, stress, depressioni, dislessia, difficoltà di apprendimento, disordini nervosi, iperattività, insonnia e traumi vari trovano beneficio nel trattamento. 

Attraverso la terapia cranio-sacrale è possibile influenzare il sistema ormonale, e trattare anche:

  • disturbi funzionali ginecologici, come dismenorrea
  • disturbi funzionali del sistema nervoso, che causano  stati di cefalea, nevralgie, disturbi del sonno e disturbi visivi 
  • disturbi funzionali dell’occlusione o della masticazione come il bruxismo o il morso incrociato, sinusiti, alcune scoliosi funzionali a partenza cranica
  • disturbi funzionali del bambino dovuti a traumi da parto, alterazioni della forma del cranio, coliche gassose.

 

Anche non accusando alcun disturbo tra quelli sopracitati, ci si può rivolgere a un operatore per fare un vero e proprio riassetto del fisico e della mente, per recuperare le energie e ritrovare la vitalità per ricominciare la settimana. 

 

L'osteopatia cranio-sacrale contro cefalee e sinusiti

 

Corsi di tecnica Cranio Sacrale

L’Accademia Cranio-Sacrale Upledger Italia ETS riporta la seguente definizione:
La Tecnica Cranio-Sacrale, CranioSacral Therapy (CST), avendo come obiettivo il benessere, non è professione sanitaria e non svolge attività riservate esclusivamente alle professioni sanitarie. In questo senso il termine "terapia - therapy" non è inteso in un'accezione strettamente sanitaria, bensì in riferimento alla nozione estensiva di "salute" (e quindi inevitabilmente anche di "terapia") così come formulata dall'OMS: "stato di completo benessere fisico, emotivo, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia"

 

Se la salute viene definita in questa maniera è inevitabile che il suo raggiungimento o il suo ripristino non possa passare esclusivamente per la funzione delle professioni sanitarie. La CST è pertanto anche impiegata in ambito sanitario come risorsa complementare e aggiuntiva, sempre e comunque su indicazione e sotto la responsabilità di personale sanitario, in linea con la sua storia e la sua tradizione e sempre nel merito delle specifiche competenze, conoscenze e abilità di ciascuna professione (sanitaria o non ordinistica). 

 

La materia appresa durante i corsi è da considerarsi un'esperienza di formazione culturale ovvero professionale. La sua applicazione è consentita ai professionisti sanitari e l'applicazione da parte di professionisti non ordinistici è subordinata e regolamentata dalla legge nazionale 4/2013. L’apprendimento della tecnica cranio-sacrale è quindi aperto a tutti, sia ad operatori sanitari sia a operatori del benessere. 

 

Pur rientrando nelle tecniche osteopatiche (e per diventare osteopata è necessario un percorso formativo che in Italia non è continuativo e non è di carattere universitario, ma privato), esistono vari centri formativi tra cui l’accademia Cranio-Sacrale Upledger che offrono percorsi propedeutici e corsi avanzati, alcuni con riconoscimenti ECM.

 

Curiosità sul massaggio Cranio Sacrale

Fino alla fine dell’800 gli anatomisti ritenevano le strutture craniali immobili. Tale convinzione scaturiva dall’osservazione dei teschi dei cadaveri, cioè soggetti privi di vita. Le teorie che si susseguirono nel tempo, a lungo non poterono trovare controprove empiriche. L’ambito del cranio sacrale rimase teorico dunque fino al 1975.


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