Shaolin Kung Fu, caratteristiche

Fra i molti stili di Kung Fu uno dei più facilmente riconoscibili è lo Shaolin. Tra le scuole qui derivate troviamo il Nanquan o boxe del sud, tipica dei pescatori che dovevano difendersi dalle incursioni dei pirati.

Shaolin kung fu

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Nanquan, il pugilato del sud

Fra i molti stili di Kung Fu uno dei più facilmente riconoscibili è quello Shaolin, e tra le varie scuole derivate dallo Shaolin troviamo il Nanquan o boxe del sud, tipica dei pescatori che dovevano difendersi dalle incursioni dei pirati.

 

Esistono moltissimi stili di Kung Fu, e uno dei più noti, più antichi e più diffusi è lo stile Shaolin, che al suo interno contiene numerosi sottostili o scuole. 

 

Origine del Nanquan

Normalmente ci immaginiamo i praticanti di kung fu Shaolin come dei monaci, vestiti di giallo e con la testa rasata, per via dei secoli di convivenza col buddhismo e di incorporazione dei suoi valori. In realtà però non tutte le scuole shaolin seguono l’impronta monastica, specialmente quelle propagatesi in Occidente. Tra queste, vale al pena vedere più da vicino e apprezzare lo stile Nanquan.

 

Una delle varie classificazioni degli stili di kung fu divide le varie scuole in stili del nord e stili del sud. Il Nanquan è uno stile del sud, terra di fiumi, alle foci dei quali i pescatori incontravano i pirati, dai quali dovevano difendersi. 

 

Carattetistiche del Nanquan

Generalmente gli stili Nanquan prediligono colpi brevi e linee dirette, evitando quindi i movimenti circolari tipici del Baguazhang e quelli spiraliformi del Taichi e dello Shou. Essendo votato principalmente all’efficacia a discapito dello stile e della tecnica pura, il Nanquan è anche all’origine delle versioni sportive del wushu, come per esempio il Sanda o boxe cinese.

 

Più che l’eleganza, i praticanti di Nanquan prediligono quindi il vigore, l’atleticità, la prestazione. Si prediligono i pugni, che sono anche all’origine dei pugni del karate, pertanto parliamo di pugni singoli studiati per massimizzare la potenza del colpo. I calci sono piuttosto trascurati, anche per via della postura bassa, assetto necessario per generare e trasferire la potenza dei pugni. Anche salti ed altre tecniche acrobatiche sono poco studiate, sebbene nel 2003 la IWUF abbia reso lo studio di tali tecniche obbligatorio. 

 

Per quanto riguarda le armi tradizionali, il Nanquan si focalizza sul nandao, sciabola a lama larga non dissimile dal pugnale a farfalla, e il nangun, o “bastone del sud”.

 

Il Nanquan in Italia

Lo stile Nanquan è praticato in molte nazioni e il suo studio comprende tre diversi tipi di applicazioni: lo studio delle forme con le armi, lo studio dell’aspetto di difesa personale, e lo studio dell’aspetto sportivo applicato nelle competizioni. Ovviamente ne esistono scuole anche in Italia, affiliate a diverse federazioni, e in esse possono venire studiati tutti e tre gli aspetti.