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I test per scoprire lo stato dei chakra

Ma è davvero possibile scoprire lo stato dei chakra? Quali sono i test e cosa possiamo entrare in contatto profondo con i nostri blocchi e far fluire l'energia? Vediamo le tecniche più usate

I test per scoprire lo stato dei chakra

Dobbiamo immaginare i chakra come dei centri energetici, dei vortici, dei dischi di energia che funzionano e girano a una certa velocità.

Può accadere che l'energia si blocchi a un certo livello e ci sia ristagno: vediamo come accade e quale test ci aiuta a capire lo stato dei chakra

 

Quando i chakra si bloccano

Quel che pensiamo, mangiamo, il modo in cui respiriamo, le relazioni che intessiamo, il tipo di allenamento cui sottoponiamo il corpo, il modo in cui facciamo l'amore, tutto influisce sul nostro stato di salute; vero anche che molti di questi fattori sono viceversa influenzati dalla condizione dei centri energetici.

Facendo un esempio concreto, se il chakra della radice per qualche ragione si è bloccato, il nostro modo di fare l'amore può risultare un po' alterato, viziato, eccessivo o assente il desiderio, possono svilupparsi ossessioni o comunque modalità poco produttive di volere un'altra persona. 

In molti casi occorre proteggersi da guru improvvisati che ci "leggono" i blocchi e simili; essendo centri energetici, sono intangibili e, sebbene è vero che molti maestri dalla sensibilità sottile possono leggere i loro allievi e guidarli, dall'altra molti si improvvisano e magari allarmano la persona di un blocco che non esiste solo per poi potersi assicurare un certo numero di trattamenti a pagamento.

Diffidate di chi punta il dito e dice: "Tu hai un blocco a questo o quel chakra!". Un reale insegnante non ve lo direbbe mai a quel modo e non confinerebbe l'unica soluzione nel proselitismo, anzi vi spingerebbe a lavorare per voi stessi e con voi stessi, senza creare dipendenza alcuna.

 

Scopri di più sulle caratteristiche dei 7 chakra

 

I test per scoprire lo stato dei chakra 

Lettura energetica della mano

Tra i test per scoprire lo stato dei chakra vi è la lettura energetica della mano. In sintesi ci si basa sulla sensazione che "circonda" questo o quel dito: se si tratta di una piccola spinta di aria, un alito fresco e una sensazione generale di leggerezza non siamo davanti a un blocco, cosa che invece accade quando intorno nel dito vi è calore eccessivo, formicolio, pesantezza.

In linea di massima:

  • il mignolo risponde al chakra del cuore (Anahata chakra),
  • l'anulare ad Ajna (ipotalamo e talamo, controlla la vista, l'intelletto, la facoltà di pensare);
  • il medio si associa a fegato e stomaco e governa il benessere proprio e la capacità di distribuirlo e offrirlo agli altri;
  • l'indice si collega a Vishudda, agli organi di senso e alla capacità di dire le cose per come stanno;
  • il pollice si collega a Svadhistana e agli organi riproduttivi,
  • il centro della mano all'area limbica del cervello;
  • la radice, Muladhara, è al polso.

 

Test muscolare kinesiologico

Altro test che spesso viene fatto è in associazione con il test muscolare kinesiologico. In alcune scuole di kinesiologia questa associazione sarebbe astrusa, ma in altre scuole di pensiero si tiene conto dei chakra, nel momento del test muscolare e dell'affermazione verbale che lo accompagna correlata al chakra, una volta detta la prima inequivocabilmente vera affermazione "io sono" associata al nome del ricevente.

In pratica, si vanno a valutare i singoli chakra semplicemente con affermazioni tipo: "Il mio primo chakra è in equilibrio”.

In base alla reazione al test (alla variazione di forza nell'anello formato con pollice/indice della mano sinistra) si può o meno passare al chakra successivo.  

 

Il pendolo

Ulteriore modo per testare lo stato dei chakra è di solito il pendolo. Si testa a distanza di circa 5/10 cm rispetto al punto del chakra preso in considerazione e si vede prima di tutto se si muove o se resta fermo: se si muove va considerato che tipo di oscillazione compie:

  • se circolare, quanto più è ampio tanto maggiormente è attraversato dai flussi energetici; la rotazione naturale del pendolo è in senso orario; se ruota in senso antiorario indica energia che fuoriesce dal chakra.
  • se ha un andamento verticale può significare uno scostamento dal piano più pratico del senso del chakra, un'eccessiva idealizzazione;
  • al contrario, se orizzontale, si perde il senso spirituale che il chakra porta;
  • quando è fermo ci possono essere delle difese o dei blocchi, delle protezioni.

Ricordiamo che queste sono tecniche. Il modo migliore per leggere la condizione dei proprio chakra è ascoltarsi e muovere il respiro e il corpo regolarmente, proprio per vedere evoluzioni, progressi, trasformazioni.  

 

Consigli pratici ed esercizi per i chakra

Per approfondire:

> Gli asana per stimolare il primo chakra

> Gli asana per stimolare il secondo chakra

> Gli asana per stimolare il terzo chakra

> Gli asana per stimolare il quarto chakra

> Gli asana per stimolare il quinto chakra

> Gli asana per stimolare il sesto chakra

> Gli asana per stimolare il settimo chakra