Coliche renali, sintomi e cosa fare
Le coliche renali sono dolorosissime, generalmente dovute alla presenza di calcoli e infiammazioni delle vie urinarie. Vediamo come curare l'alimentazione e introdurre molti liquidi, supportati dallev erbe amiche dei reni
Alcune donne che hanno sofferto di coliche renali riportano di dolori estremamente forti, superiori a quelli del parto.
Il dolore è effettivamente lancinante e spesso si accompagna anche a stati febbrili, e le cause sono generalmente legate alla produzione di calcoli, formazioni di cristalli che possono essere a base di calcio combinato con ossalati o con fosfati, oppure formati per addensamenti di acido urico o di cistina.
Anche le infezioni delle vie urinarie sono in grado di dar origine a coliche renali, perché possono formare agglomerati calcolosi chiamati calcoli di struvite.
Sintomi delle coliche renali
Quando il calcolo inizia a muoversi nelle vie urinarie e, per dimensioni e forma, non può essere espulso attraverso la minzione si sperimenta un dolore acuto molto forte che si irradia alla schiena nella zona dei reni, sui fianchi e scende verso l’inguine.
Spesso il dolore accresce perché i muscoli dell’uretere si contraggono per facilitare la spinta del cristallo verso la vescica. È molto facile notare la comparsa di sangue nell’urina e bruciore durante la minzione.
Come in caso di cistite, si aggiunge senso di pesantezza e continui stimoli ad urinare. A volte subentra anche un’infezione locale con comparsa di febbre e nausea. In questi casi è bene chiamare il medico e spesso ci si deve sottoporre ad una cura farmacologica ospedaliera, perché il dolore è invalidante.
Scopri la dieta per combattere i calcoli renali
Cosa fare per prevenire le coliche renali
In primis è sempre necessario bere molta acqua, almeno 3 litri al giorno, in modo da produrre sufficiente urina che vada ad espellere forme di renella, batteri e a diluire eventuali concentrazioni di acido urico e calcio.
Ridurre l’assunzione di carni rosse e pollame, ridurre i prodotti caseari, porre attenzione all’utilizzo di integratori a base di calcio e vitamina D sono sicuramente accorgimenti che chi è soggetto alla formazione di calcoli renali deve introdurre.
Aggiungo anche la sana abitudine di tenere al caldo la fascia renale, malgrado la moda degli ultimi tempi imponga pantaloni a vita bassa, nessuna maglietta intima e pelle a vista: il freddo ai reni contrae la muscolatura e l’irrigidimento di un organo che deve mantenersi elastico per drenare e filtrare non aiuta la sua funzionalità.
Erbe amiche dei reni
Esistono poi rimedi naturali per aiutare i nostri reni e la vescica a purificarsi dalle tossine che accumuliamo, dai cataboliti alimentari, acidi, residui di farmaci:
- La Gramigna: ottimo rimedio in caso di infiammazione delle vie urinarie dovuta alla formazione di ossalati di calcio. La gramigna infatti è in grado di frantumarli e sollecitarne l’eliminazione.
- La Spaccapietre: rimedio completo per sciogliere gli agglomerati cristallizzati, per combattere le infezioni batteriche del tratto urinario come cistite e prostatite. Riduce i sintomi del diabete, abbassa la pressione e contrasta l’anemia.
- La Pilosella: è un potente diuretico in grado di raddoppiare il volume dell’urina; è da utilizzare in caso di ritenzione idrica. Svolge un’azione drenante, favorisce l’eliminazione delle tossine, utile in caso di iperuricemia. Svolge inoltre un’azione antisettica efficace in caso di uretriti e cistiti.
- L’Uva ursina è un antinfiammatorio e antisettico delle vie urinarie, agisce su batteri come l’escherichia coli, responsabile della cistite.
- I Peduncoli di Ciliegio, ricchi di sali di potassio, facilitano la diuresi e le loro mucillaggini svolgono un’importante azione antinfiammatoria in caso di cistiti, uretriti, calcoli renali, nefriti.
La naturopatia contro i calcoli renali
Per approfondire:
> I disturbi dei reni e le cure naturali