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La gestione dell'energia nel combattimento e nella vita

Prepararsi al confronto marziale significa migliorare la capacità di gestire il proprio potenziale nel conseguimento degli obiettivi della vita

La gestione dell'energia nel combattimento e nella vita

Ogni individuo per conseguire un obiettivo deve profondere risorse, energie proprie. Il successo sarà ottenuto se l’energia dell’individuo sarà sufficiente in termini assoluti e se questa verrà utilizzata al meglio, soprattutto, se per raggiungere il risultato sarà richiesto un grosso sforzo. 

L’intera vita può essere vista in tale prospettiva, un intercedere continuo di mete da raggiungere che richiedono l’utilizzo delle proprie risorse. Il singolo individuo, nel suo percorso evolutivo, dovrebbe tendere a variare obiettivi, magari individuandone di sempre più elevati ed impegnativi e, quindi, con una fase di gestione delle risorse che si farà sempre più complessa.

Nella vita, l’uomo, plausibilmente, si dovrà cimentare su plurimi campi di battaglia contemporaneamente – si pensi ad esempio: famiglia, lavoro, sport, studio, salute, ecc. Per riuscire si potrà operare in due direzioni, accrescere la quantità di energia disponibile e imparare a gestire le risorse possedute. 

 

Le arti marziali e il combattimento per la gestione delle energie

La pratica delle arti marziali e la preparazione al combattimento potranno risultare di fondamentale importanza per lo sviluppo di tali capacità. Infatti, il combattimento si connota per una peculiarità: quella di un confronto “speculare” con un altro individuo; entrambi i combattenti si cimentano in una pratica che si estrinseca nel tentativo di consumare le energie dell’altro utilizzando la propria energia, oppure, per cambiare prospettiva, lo scopo della pratica può essere visto come il tentativo di preservare le proprie energie a scapito dell’altro.   

In tale “gioco” la difficoltà consiste, in modo particolare, nel dosare al meglio la profusione di risorse. Basti pensare che se l’utilizzo di energia sarà eccessivo si assisterà ad una dispersione di risorse, con facile vittoria dell’avversario, ma anche in caso di eccessivo risparmio di energie (o incapacità a sviluppare il proprio potenziale di risorse) si rischierà la sconfitta: infatti, l’avversario, di pari capacità, riuscirà a prevalere con l’utilizzo ottimale del proprio potenziale.   

Tale meccanismo, che risulta nella pratica marziale palese e manifesto, si attuerà sia nel singolo confronto, sia nell’intero arco di una competizione strutturata in più confronti.

Lo stesso accadrà nella vita di tutti i giorni: una corretta gestione del proprio potenziale consentirà di conseguire, al meglio, il singolo obiettivo così come di perseguirne più di uno sia contemporaneamente che in successione temporale.   

In tal senso la pratica e l’allenamento al combattimento marziale, sia a livello induttivo, con anni di esperienza diretta tramite continui confronti con compagni di allenamento e con la partecipazione a competizioni, sia a livello deduttivo, mediante uno studio metodico ed articolato della strategia e della tattica di combattimento, col supporto di Maestri adeguatamente preparati, potrà aiutare ogni singolo essere umano al raggiungimento della propria evoluzione nella vita, potrà aiutare ognuno sulla strada del miglioramento continuo del sé, con ciò rendendoci più facile la strada verso il conseguimento del traguardo finale: la felicità.

 

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