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Fermenti lattici per curare la colite

La colite è un disturbo che colpisce il 15% della popolazione, con una frequenza doppia nelle donne rispetto agli uomini; tra le sue cause ci sono intolleranze alimentari, stress e l’alterazione della flora batterica, che giustifica l’impiego dei fermenti lattici

Fermenti lattici per curare la colite

Si impiegano i fermenti lattici per la colite, allo scopo di ripristinare la funzionalità intestinale e l’equilibrio della flora batterica. Nota anche come sindrome dell'intestino irritabile, la colite può insorgere a causa di infezioni batteriche o virali, da malattie come la gotta e diabete oppure trasformarsi in una forma cronica senza che all'origine vi sia una causa ben precisa (colite ulcerosa, morbo di Crohn).

Oltre il 20% dei pazienti affetti da colite lamenta disturbi dell'evacuazione per lo più di tipo stitico che, insieme al dolore, tendono ad interferire con le normali attività, fino a compromettere saltuariamente la capacità lavorativa e la vita sociale.

 

La colite: cause e sintomi

Con il termine colite si definisce un insieme di condizioni infiammatorie ed autoimmuni che colpiscono il colon, il secondo tratto dell'intestino crasso, dove arrivano i residui (acqua e sali minerali) della digestione ormai poveri di sostanze nutritive, e dove avviene la formazione e l'evacuazione delle feci.

Tra i sintomi accusati ci sono la stitichezza o la diarrea, spesso alternate; dolore e crampi addominali, talvolta alleviati dalla defecazione o dall’espulsione di gas intestinali; gonfiore, meteorismo; ed emissione di muco insieme alle feci (spesso sintomo di una infezione locale, soprattutto se associato a febbre)

Oggi il termine dovrebbe essere limitato alle affezioni specifiche del colon, ma in passato, col nome colite spastica, si indicava una serie più ampia di disturbi (ad esempio la sindrome dell'intestino irritabile o il morbo di Crohn). Tuttavia vi è ancora confusione sull'uso del termine, che spesso viene usato in maniera generica, oppure per indicare condizioni nelle quali la causa dell'infiammazione non è stata ancora determinata. 

Accanto ai fattori di natura psicologica, la colite infatti può insorgere o aggravarsi anche a causa di: ipersensibilità o intolleranze alimentari; la mancanza di una dieta equilibrata; ciclo mestruale (l'intestino è piuttosto sensibile ai cambiamenti degli ormoni sessuali femminili); alterazione della flora batterica, che provoca l’aumento dei microrganismi patogeni e infestazioni parassitarie intestinali.

In questa patologia la superficie del colon si presenta spesso infiammata, e sono quindi possibili ulcere (nella colite ulcerosa) che possono sanguinare, con conseguente presenza di sangue nelle feci e sanguinamento rettale. Può anche presentarsi la diarrea, sebbene alcune forme di colite siano caratterizzate da costipazione e feci apparentemente normali.

 

Il ruolo dei fermenti lattici nel trattamento della colite

L’impiego dei fermenti lattici per la colite è giustificato dal fatto che questi microrganismi regolarizzano le funzionalità del sistema gastroenterico, favorendo una corretta digestione, facilitando la scomposizione degli alimenti e la loro assimilazione e il potenziamento delle difese immunitarie.

Andando a integrare i nostri batteri buoni, la loro presenza favorisce molti processi vitali, indispensabili per lo sviluppo fisiologico del nostro organismo, garantendone il benessere generale, situazione che giustifica il ruolo primario che è attribuito ai fermenti lattici nel trattamento delle sindromi infiammatorie intestinali e allergie o intolleranze alimentari. 

 

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