Gyrotonic: cos'è e a cosa serve

Il Gyrotonic è un sistema di esercizi messo a punto da Juliu Horvath, basato sul principio del Movimento Intelligente secondo il quale con il minimo sforzo dobbiamo produrre il massimo della forza nel nostro organismo.

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Gyrotonic, origine e storia 

Fino a qualche anno fa veniva praticato solo da ballerini professionisti o prescritto in casi di riabilitazioni post-operatorie, ma oggi il metodo Gyrotonic si sta velocemente affermando come nuovo wellness training

 

Padre di questa disciplina è il danzatore di origini ungheresi Juliu Horvath: l’ha ideata tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, con una commistione di tecniche di yoga e danza.

 

GYROTONIC® (anche italianizzato in Gyrotonica) è un nome composto da GYRO, che sta a indicare i movimenti circolari propri del sistema, e TONIC, che indica il suono, la vibrazione, il tono del nostro corpo. Per cui: da movimenti circolari produciamo una vibrazione nel corpo che genera un suono, il nostro suono.

 

Secondo il sistema di Movimento Intelligente, la forza si ottiene attraverso un uso consapevole ed efficace del corpo.

 

Chi è Juliu Horvath 

Nato nel 1942 in Ungheria, Juliu Horvath cresce in Romania e intraprende una carriera nel mondo della danza, diventando primo ballerino presso il Romanian State Opera. Nel 1970 è in tournée in Italia e decide di non fare rientro in patria, per emigrare negli Stati Uniti e chiedere asilo politico

 

Dopo essersi mantenuto con lavori di fortuna, riesce a riprendere la propria carriera di ballerino. Mentre danza con la compagnia dello Houston Ballet, però, si rompe il tendine d’Achille: un infortunio che interrompe bruscamente, e definitivamente, il suo percorso nel mondo della danza.

 

Preso dallo sconforto, Juliu Horvath inizia a praticare yoga e si trasferisce alle Isole Vergini. È lì, nel 1977, che elabora una sorta di fusione tra yoga e danza: lo ribattezza come “Gyrokinesis” e si ritrasferisce a New York per diffonderlo. Forte del successo riscontrato, apre un suo studio (il White Cloud Studio) e costruisce il primo modello di Gyrotonic Expansion System, attrezzo fondamentale nella pratica del Gyrotonic così come noi la conosciamo oggi.  

 

Cos’è il Gyrotonic 

Messo a punto negli anni Ottanta dall’ex danzatore ungherese Juliu Horvath, il Gyrotonic è un sistema di esercizi basato sul principio del Movimento Intelligente: con il minimo sforzo si deve produrre il massimo della forza nell’organismo. 

 

Nel concreto, si lavora grazie a un macchinario dotato di impugnature e pesi (pulley tower) che fanno da resistenza durante gli esercizi. Attraverso movimenti circolari e ben calibrati si ridà libertà di movimento attorno alle articolazioni, permettendo di lavorare più in profondità sui legamenti e gli attacchi muscolari e aumentando la capacità funzionale di tutto l’apparato locomotore. Contemporaneamente, abbracciando i principi della medicina orientale, si riaprono i passaggi principali dell’energia del corpo, le articolazioni appunto.

 

Così come il Pilates, Gyrotonic è un sistema che mira all’eccellenza fisica e che guarda all’allenamento in modo globale, considerando il corpo come un sistema organico e non come semplice somma di singole parti da tonificare.

 

La principale differenza tra Gyrotonic e pilates sta nel fatto che il Gyrotonic lavora su movimenti più fluidi e circolari, sui muscoli, sul respiro per stimolare il sistema nervoso e liberare eventuali blocchi psicofisici. Le apparecchiature Gyrotonic permettono di eseguire movimenti tridimensionali, quelle del Pilates movimenti lineari.

 

I benefici 

Volendo riassumere in poche parole a cosa fa bene il Gyrotonic, possiamo dire che:

  • gli ampi movimenti potenziano la flessibilità delle articolazioni;
  • gli esercizi rafforzano i muscoli in modo equilibrato, rendendoli più resistenti;
  • i movimenti consapevoli e controllati aiutano a correggere la postura;
  • la precisione dei movimenti e il focus sulla respirazione aiutano a maturare una maggiore consapevolezza del proprio corpo; 
  • l’approccio olistico del Gyrotonic coinvolge mente e corpo in modo sinergico, con benefici sul benessere generale;
  • la combinazione di movimenti dinamici e respirazione consapevole combatte lo stress e dona una sensazione di leggerezza e vitalità.

 

Lezioni e frequenza

Le lezioni di Gyrotonic non possono prescindere dal gyrotonic expansion system, un sistema di attrezzature e di esercizi specifico per il corpo umano.

 

La differenza sostanziale con gli altri sistemi di allenamento e con le altre attrezzature è la “dimensionalità”: contrariamente alle normali macchine per esercizi, basate su linearità e specificità del singolo muscolo, con resistenza non uniforme, il gyrotonic expansion system si può definire come un sistema tridimensionale, che avviluppa ogni singolo muscolo e articolazione, creando una resistenza costante e uniforme nel corpo. Questo vuol dire che, oltre ai muscoli, vengono rinforzati tendini e legamenti.

 

I movimenti effettuati con il gyrotonic expansion system sono dunque circolari e, allo stesso tempo, sferici. I movimenti sono leggiadri, incorporando yoga, tai-chi, nuoto, danza e ginnastica, mentre la libertà di movimento è completa. Non ci sono limitazioni, né nel corpo né nell'attrezzatura.

 

La resistenza dei macchinari, grazie a un sistema di carrucole, è di tipo costante e armonico, non producendo scatti o blocchi all'inizio e alla fine degli esercizi. La colonna vertebrale viene così salvaguardata da microtraumi di questo tipo.

 

La respirazione connessa a questo tipo di movimenti è altrettanto importante. É una respirazione ritmico-melodica che va di pari passo con l'intensità, la velocità e la durata di esecuzione dell'esercizio.

 

Per rispondere alle domande più frequenti:

  • Quante volte a settimana il Gyrotonic? La frequenza consigliata è di due volte a settimana per almeno tre mesi; di norma, già dopo le prime dieci lezioni si notano passi avanti in termini di flessibilità.
  • Quanto costa un'ora di Gyrotonic? In media, la cifra si aggira intorno ai 40 euro; ma i centri specializzati di norma offrono la possibilità di stipulare abbonamenti, abbassando così il costo unitario.

 

Effetti collaterali

Il Gyrotonic presenta controindicazioni o effetti collaterali? Ci risponde Paolo Bernasconi, Master Trainer Gyrotonic e fondatore dello studio Gyrotonic Milano. “Insegno da 24 anni e non ho mai trovato nessuna controindicazione”, risponde, “È sempre e comunque il trainer che fa la differenza. Se il trainer non segue gli aggiornamenti perché pensa di essere già ‘arrivato’, può usare le macchine in modo scorretto”.
“La tecnica fa aprire le articolazioni, andando dunque ad agire su un malessere che accomuna tutti. Il trainer aiuta a fare tutto questo in modo attivo e non passivo, a usare il proprio corpo, a sentirlo”.

 

A chi è consigliato  

In virtù del suo flusso ininterrotto di movimenti ellittici, sincronizzati con la respirazione, questo metodo è consigliato nel periodo prenatale e nel recupero post-parto, per rimettere in forma la zona addominale e recuperare l’elasticità dei muscoli paravertebrali. In un momento tanto delicato della vita di una donna, un esercizio del genere consente un rapido recupero psicofisico oltre a un rafforzamento dell’autostima. 

 

È un metodo che viene adottato con successo dai fisioterapisti anche durante alcune terapie di riabilitazione, per rafforzare gradualmente i muscoli e migliorare la mobilità dopo un infortunio, oppure per favorire il riallineamento corporeo in caso di problemi muscolari

 

Più in generale, è una tecnica apprezzata da chi cerca un’alternativa alla palestra tradizionale, per un allenamento che unisca corpo e mente con un approccio olistico e consapevole.

 

Come diventare insegnante 

Per diventare gyrotonic trainer è necessario sostenere un’apposita formazione. Il percorso formativo di base, per diventare Trainer di primo livello, dura circa un anno ed è articolato in 5 tappe successive attraverso le quali si insegnano i principi fondamentali della metodologia e in cui gli studenti vengono accompagnati durante tutto l’apprendistato fino alla certificazione finale. 

 

Finalità del pre-training è quella di preparare fisicamente l’aspirante gyrotonic trainer agli esercizi che vengono trattati successivamente nel foundation course. In aggiunta, diventare gyrotonic trainer significa conoscere perfettamente la pulley tower e la terminologia annessa, spesso di derivazione anglosassone. Questa fase dura solitamente una settimana.

 

Il foundation teacher course prepara lo studente, attraverso comandi verbali e guide manuali, all’insegnamento di esercizi affrontati nel pre training e ad altre tecniche di insegnamento. Della durata di dieci giorni, il foundation teacher course, permette di diventare gyrotonic trainer, grazie anche a un certificato di apprendistato rilasciato da Julius Hovath. 

 

Raggiunte 60 ore di insegnamento/tirocinio, si può accedere alla certificazione. A supervisione conclusa, lo studente ottiene la firma del master trainer che lo ammette all’esame finale o “final certification”.
Accanto ai corsi di formazione in Gyrotonic e Gyrokinesis sono attivi sul territorio italiano anche corsi di formazione per Gyrotonic Expansion System Trainer.

 

I centri in Italia

Quali sono le cose fondamentali da sapere prima di iniziare Gyrotonic? “Innanzitutto, bisogna mettersi in gioco: non bisogna pensare che faccia tutto la macchina”, risponde il Master Trainer Paolo Bernasconi. “Il lavoro è molto diverso da quello di una palestra tradizionale, non basta mettere il carico per attivare il muscolo: l’effetto del Gyrotonic è dovuto alla persona che attiva i muscoli coscientemente. Alcune cose non sono immediate. Il trainer dunque dev’essere preparato, ma deve esserlo anche la persona”. 

 

Per scegliere un centro di Gyrotonic senza dubbio è utile verificare la distanza da casa o dal lavoro e la comodità degli orari. Ma il criterio logistico non è l’unico. “Bisogna controllare che il trainer abbia la licenza in ordine. Ogni due anni siamo obbligati a fare corsi di aggiornamento. Il programma, infatti, è talmente vasto che inevitabilmente ogni trainer lascia perdere alcuni argomenti nel tempo: rivederli aiuta a comprenderli meglio”, continua Bernasconi. “Di norma, gli studi che hanno Gyrotonic nel proprio nome hanno all’interno dei Pre Trainer o dei Master trainer”.