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Le tinte naturali per i tessuti

Piante, bacche, radici e fondi di caffè: ecco come creare miscele di colori caldi e naturali, dalla Terra ai tessuti, per indossare abiti colorati in linea con il vostro benessere!

Le tinte naturali per i tessuti

Le tinte naturali, ecco come si fanno

La tintura naturale è un’arte antichissima, ecologica e creativa. Con piante, bacche, cortecce, radici, spezie e frutta e fiori si possono realizzare colori naturali su abiti, tessuti e fibre naturali. Un’idea originale, un altro modo di essere amici della natura! I semplici ingredienti da aggiungere, che di volta in volta vedremo in base ai colori che si vogliono ottenere, sono aceto, acqua e sale.

L’ideale sarebbe anzitutto poter raccogliere fiori, bacche, frutta e cortecce la mattina, all’inizio della primavera. Se non fosse possibile, invece dei materiali freschi, si possono utilizzare i prodotti lasciati seccare, basta farli rinvenire per qualche ora in acqua prima del loro utilizzo.

Che cosa possiamo colorare? Le tinte naturali tingono molto bene tessuti come la lana e la seta; è più difficile invece ottenere risultati altrettanto buoni con il cotone, il lino o la canapa, poiché sono tessuti che hanno bisogno di un trattamento particolare. In questi casi infatti, prima di tingere, è necessario preparare le fibre tessili con un procedimento chiamato “mordenzatura". Questo  processo in genere va bene per tutte le fibre, tranne quelle sintetiche, e rende solubile in acqua il colorante facendolo penetrare per bene e facendolo aderire meglio. Per mordenzare basta prendere una pentola vecchia, riempirla con un litro d'acqua con un cucchiaio colmo di sale grosso oppure bicarbonato di sodio e portare il tutto a ebollizione. Mettervi dentro il capo inumidito da tingere, e fare bollire per almeno una decina di minuti. Togliete dalla mordenzatura, eliminando l’acqua in eccesso ma senza sciacquare. Ecco pronto il vostro ecotessuto tinto in modo naturale!

Dopo aver fatto questo, si prepara un decotto ottenuto macerando o facendo bollire, a seconda della necessità e tempi di ogni pianta, i vegetali con l’acqua. Le dosi sono in pari quantità con il peso del tessuto da tingere. Si immergono poi i tessuti precedentemente mordenzati nel bagno di colore caldo, preparato con il decotto diluito, e si fanno ribollire lentamente per un paio d’ore circa, lasciando raffreddare il tessuto nell’acqua una volta tolto dal fuoco. Il bagno di colore potrà anche essere utilizzato per tinture successive, che si vogliono magari più chiare, ricordando sempre che il colore dell'acqua sarà sempre più scuro di quello che effettivamente passerà sul tessuto.

 

Ecco i colori della natura

Per fare il giallo: cipolla, carthamus tinctorius o cartamo, curcuma, ginestra, zafferano

Per fare il rosso: radice di robbia

Per fare il viola: bacche di sambuco, mirtillo, cavolo nero, barbabietola

Per fare il marrone: mallo o foglie di noce, fondi di caffè, castagno (bucce e ricci), bustine di tè

Per fare l’arancione: melograno, curry

Per fare il blu: guado o Indigofera tinctoria o indaco in foglie

Per fare il verde: camomilla in fiori, foglie di edera o sambuco

 

Immagini | Wikipedia

 

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