Percarbonato, per smacchiare e igienizzare senza candeggina

Della famiglia dei carbonati, il percarbonato viene usato per smacchiare i vestiti, sia in lavatrice che a mano. Può anche essere usato in lavastoviglie

di Redazione

percarbonato

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Era il 1899 quando il percarbonato di sodio venne impiegato per la prima volta dal chimico russo Sebastian Moiseevich Tanatar.

Più di un secolo dopo, questo composto della famiglia dei carbonati è diventato la base di molti sbiancanti eco-compatibili.

 

Percarbonato sbiancante naturale

Come agente ossidante, il percarbonato di sodio (composto da carbonato di sodio e acqua ossigenata) è ingrediente di numerosi prodotti per la pulizia della casa e del bucato. È considerato una candeggina ecologica a tutti gli effetti e negli anni ha sostituito il perborato di sodio.

Il perborato di sodio è stato purtroppo utilizzato in prodotti commerciali che poi si sono rivelati dannosi per l’ambiente (soprattutto per le forme di vita acquatica) e irritanti per l’uomo. Ecco perché, per fortuna, ora si usa al suo posto il percarbonato di sodio.

 

Modi d’uso del percarbonato

Il percarbonato viene utilizzato principalmente per sbiancare il bucato e per rimuovere le macchie, in maniera totalmente sostenibile. 

Per farlo è sufficiente aggiungere due cucchiai da minestra di percarbonato nella vaschetta della lavatrice insieme al detersivo per bucato, oppure direttamente nel cestello della lavatrice.

Perché funzioni davvero come agente sbiancante - ovvero perché l’ossigeno bruci davvero le macchie - è necessario lavare i vestiti ad alte temperature, meglio se dai 40-50 gradi in su.

Al di sotto di queste temperature, non è detto che l’azione sbiancante dia i risultati sperati. Anzi, il rischio è quello di sprecarlo e buttare via il prodotto. Insomma, più è elevata la temperatura più sbianca, perché il percarbonato ha bisogno di energia (termica) per fare il suo lavoro. A basse temperature non serve nemmeno come anti-odore.
 

Percarbonato per pretrattare le macchie

Considerate che poi c'è sporco e sporco: la terra ad esempio è lavabile con sola acqua, mentre le sostanze grasse hanno bisogno di tensioattivi per essere eliminate. Il percarbonato è particolarmente indicato per un'ulteriore categoria di macchie, quelle “colorate”: pomodoro, caffè, erba e così via.

È possibile anche pretrattare le macchie: per fare questa operazione essenziale si può usare, direttamente sulla macchia, una “pappetta” fatta con percarbonato e acqua, strofinare con lo stesso detersivo che si usa per il lavaggio principale e far partire il lavaggio in lavatrice prima che la macchia si secchi.
 

Percarbonato puro

Il percarbonato di sodio si può anche utilizzare per igienizzare le stoviglie e rendere pulito e brillante l’interno della lavastoviglie.

Per farlo è sufficiente aggiungere mezzo cucchiaino in aggiunta alla polvere o alla pastiglia della lavastoviglie oppure, se si vuole sostituire per intero il prodotto lavapiatti, si può preparare un composto con:

  • 500 gr di percarbonato di sodio;
  • 250 gr di citrato;
  • 230 gr di soda solvay;
  • 20 grammi di detersivo ecologico per i piatti.
     

Usare poi 20 gr (un cucchiaino colmo) per ogni lavaggio.


 

Bibliografia e fonti

Fabrizio Zago, chimico e fondatore del portale EcoBioControl.bio
 

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Montaggio: Claudio Lucca