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Zucchero di canna integrale, perché preferirlo

Lo zucchero va fortemente limitato nella nostra alimentazione, e questo si sa. Quando però si decide di utilizzarlo, meglio modiche quantità di quello buono.

Zucchero di canna integrale, perché preferirlo

Lo zucchero è sempre zucchero, sia che provenga dalla canna, dall’acero, dalla barbabietola, dal cocco o dal lavoro delle api.

Si tratta sempre di carboidrati ad elevatissimo indice glicemico che il corpo utilizza solo se subito dopo si compie un’attività fisica pesante oppure uno sport a livello agonistico; in caso contrario, lo zucchero non utilizzato viene trasformato in riserva di energia (leggi “grassi”), dopo aver richiesto un “superlavoro” al pancreas per produrre insulina.

Fate quindi un utilizzo intelligente dello zucchero, solo se effettivamente vi serve energia o solo nei momenti di festa, preferendo negli altri casi carboidrati quali gli amidi dei cereali.

Ricordiamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha previsto i limiti consigliati per l’assunzione giornaliera di zucchero: dal 10% al 5% del fabbisogno giornaliero. La quantità consigliata, quindi, è di circa 25 grammi (6 cucchiaini da tè) in tutta la giornata e considerando tutti gli alimenti assunti nella giornata.

Detto ciò, quando vi serve un cibo super-energetico, ci sono degli zuccheri che è meglio preferire agli altri. Tra questi, lo zucchero di canna integrale.

 

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Zucchero di canna integrale, perché preferirlo

Nei negozi meglio riforniti possiamo trovare ben tre tipi di zucchero: quello raffinato, bianco, quello definito “zucchero di canna grezzo” e lo zucchero integrale di canna. Lo zucchero integrale di canna è l’unico che non viene raffinato, di conseguenza è quello più naturale.

Quando scegliamo di consumare zucchero sarebbe bene orientarsi su quello di canna integrale preferibilmente biologico e proveniente dal commercio equo e solidale, poiché non è un prodotto raffinato e mantiene intatte le proprietà nutrizionali dell’alimento originario.

Il suo colore è più scuro, i granelli sono più grossi e di forme disomogenee, tende anche ad essere più appiccicoso e umido e a sciogliersi molto più lentamente. Anche il suo sapore è molto più intenso (vagamente simile alla liquirizia) e meno dolce. Ecco cosa contiene (in quantità minime) lo zucchero di canna integrale, rispetto a quello raffinato:

> Vitamine del gruppo B;

> Minerali come potassio, calcio, zinco e magnesio;

> 100 Kcal in meno ogni 100 g di prodotto

> Melassa, che assorbe più acqua rendendo i dolci più morbidi

 

Zucchero bianco, zucchero di canna e zucchero di canna integrale: quali differenze?

Il saccarosio, ovvero il comune zucchero da tavola, viene estratto sia dalla canna da zucchero sia dalla barbabietola, e la molecola chimica è sempre la stessa.

Queste sono le uniche differenze: nella barbabietola i residui sono poco gradevoli, quindi il saccarosio viene purificato completamente, a dare lo zucchero bianco tradizionale; nella canna da zucchero, invece, sono presenti residui della raffinazione accettabili per il nostro corpo che possono rimanere anche nel prodotto finito.

Lo zucchero di canna può subire vari gradi di raffinazione, a dare due prodotti, lo zucchero integrale di canna e lo zucchero grezzo di canna:

> Lo zuccchero “integrale di canna” si ottiene seguendo i metodi tradizionali, saltando completamente la raffinazione chimica o limitandola al minimo, quindi è l’unico che non viene raffinato, è quello più naturale. Nel caso dello zucchero di canna integrale, sull’etichetta deve esserci la dicitura “zucchero integrale di canna” e non deve assolutamente essere presente E150.

> Lo zucchero “grezzo di canna“, invece, ha subìto il processo di raffinazione, ha un colorito giallo-beige che però è dato dall’aggiunta di melassa o caramello; nello zucchero di canna “grezzo” è presente E150, il colorante sintetico del caramello che viene normalmente utilizzato per dare il caratteristico colore ambrato allo zucchero di canna grezzo

 

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