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Gli animali lasciati soli a causa del Coronavirus

Lao Mao è un giovane cinese che presta soccorso agli animali domestici abbandonati poiché i loro padroni sono stati improvvisamente colpiti dal coronavirus.

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Credit foto
©Alena Ozerova - 123RF

Nelle ultime settimane dalla Cina arrivano notizie allarmanti riguardo il numero crescente di persone colpite dal coronavirus.

Tuttavia, da Wuhan si diffondono anche messaggi di speranza. È il caso, ad esempio, di Lao Mao, un quarantatreenne che da qualche giorno si sta attivando per salvare gli animali domestici lasciati soli in casa.

 

Sulla Stampa, infatti, si parla di quest'uomo (Lao Mao - che significa Vecchio Gatto - è il suo soprannome) che, insieme ad altri volontari, si arrampica su cornicioni e grondaie per raggiungere le abitazioni, prestando così soccorso a cani e gatti abbandonati.

Bestiole affamate o che si trovano in difficoltà poiché i padroni affetti dal virus sono in quarantena o sono stati ricoverati d’urgenza in ospedale senza aver avuto il tempo di lasciare in affidamento il proprio animale domestico. 
 

L’attività di Lao Mao

Per soccorrere dei gattini rimasti soli a casa per dieci giorni, a fine gennaio, Lao Mao si è arrampicato sui tubi arrugginiti di un palazzo.

Raggiunto il terzo piano, il giovane è riuscito ad accedere all'abitazione di una coppia di anziani e a portare cibo agli animali nascosti sotto il divano, che rischiavano di morire di fame. Ha quindi videochiamato i proprietari che l'hanno ringraziato commossi.

 

La notizia si è diffusa sui social ed è subito diventata virale, così altre persone ricoverate in ospedale, in quarantena o bloccate in altri paesi hanno iniziato a contattare il ragazzo per chiedergli di intervenire ancora. In pochi giorni, quindi, l’hashtag #SavethepetsleftbehindinWuhan è diventato una delle chiavi di ricerca principali di Weibo, il sito di microblogging cinese, una sorta di ibrido fra Twitter e Facebook, che è uno dei siti più frequentati in Cina.
 

Gli animali domestici da salvare

Stando alle parole di Lao Mao- che preferisce rimanere anonimo per evitare che i propri familiari temano per la sua incolumità, sapendolo in giro per la città- gli animali domestici che attualmente sono rimasti soli in casa a Wuhan sono circa 50 mila.

Per far fronte a tutto questo, anche altri volontari si sono affiancati al quarantatreenne cinese, prestando soccorso a circa 1000 bestiole in difficoltà.

 

Tuttavia, in questi giorni dalla Cina arrivano anche notizie non positive. In tutta la nazione, infatti, si sono diffuse le mascherine per cani e gatti, senza contare che nelle scorse settimane è cresciuto il numero di animali abbandonati, uccisi o gettati dalle finestre per l’irrazionale paura della diffusione del coronavirus.  

E non è tutto: i residenti nella contea di Suichang da venerdì scorso sono stati obbligati a tenere i propri cani in casa, onde evitare che gli stessi vengano soppressi se trovati liberi in suolo pubblico.