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Aritmia cardiaca: tipologie, sintomi, cause

"Quando il cuore perde il ritmo": cosa succede quando si parla di aritmia cardiaca?

Aritmia cardiaca: tipologie, sintomi, cause

La vita è ritmo. Si, anche per te che non ami la musica e sei sempre "fuori tempo". I capelli crescono, la pelle si rigenera, l'intestino si contrae e si distende. Ma soprattutto il cuore: "Batte. Forte. Sempre", come dice la pubblicità. Proprio così.

I nostri organi hanno un loro proprio ritmo, unico e differente da persona a persona e da situazione a situazione. Ci sono poi momenti in cui questo ritmo fa fatica a restare nel suo equilibrio.

Si parla di a-ritmia, perdita del ritmo. Cosa significa se a essere fuori tempo è il cuore?

 

Aritmia cardiaca: le tipologie

Si parla di aritmie cardiache, ovvero un gruppo di patologie con manifestazioni differenti e diverse cause, sempre legate a un'alterazione della contrazione muscolare del cuore, e di conseguenza dei battiti cardiaci.

Si suddividono in:

  • Extrasistoli: le più comuni e innocue. Non si tratta, come il nome farebbe intendere, di un battito cardiaco (sistole) in più (extra) ma di un battito che avviene prima di quanto dovrebbe, e che pertanto si chiama anche "battito prematuro".
  • Fibrillazione e flutter atriale: le pareti del cuore, nella zona degli atri, "fibrillano" ovvero non si contraggono in sincronia come dovrebbero (nel flutter si contraggono son sincronia ma ad alta frequenza). I rischi maggiori si hanno quando, in conseguenza di questa asincronia, il sangue ristagna e può formare "grumi" (trombi).
  • Tachicardia parossistica: un eccessiva frequenza del battito cardiaco, che inizia e finisce all'improvviso. Se la frequenza aumenta eccessivamente, ci possono essere gravi rischi per la salute.
  • Tachicardia ventricolare: ha origine nella zona dei ventricoli e causa un battito cardiaco ritmico ma molto rapido. Se persiste a lungo può diventare pericolosa in quanto il sangue non entra in circolo nel corpo.
  • Fibrillazione ventricolare: i ventricoli non ricevono segnali elettrici sincroni, per cui non possono contrarsi correttamente. Come risultato, il cuore non pompa sangue al corpo. È una situazione di estremo pericolo che necessita intervento medico immediato, con un defibrillatore.
  • Bradicardia: la frequenza cardiaca è bassa rispetto alla norma (cioè meno di 50 battiti al minuto). Può causare poco flusso di sangue agli organi, e soprattutto al cervello (causando la perdita di coscienza, o sincope). È tipica degli atleti che praticano a livelli agonistici. 

 

Fibrillazione atriale: un valido aiuto dall'agopuntura

 

Aritmia cardiaca: i sintomi

Alcune lievi aritmie sono asintomatiche, altre invece possono essere molto marcate (e pericolose). Tra le varie tipologie di sintomi, ecco le principali: palpitazioni, respiro corto, improvvisa sudorazione eccessiva, dolore e oppressione al torace, stanchezza, mal di testa, nausea, paura, vertigini, minzioni frequenti ed abbondanti.

In particolare:

  1. Le extrasistoli sono spesso asintomatiche, si possono avvertire come un "colpo" al petto o gola o addirittura come una "pausa" del battito.
  2. La fibrillazione atriale può essere asintomatica o dare palpitazioni, vertigini, difficoltà a respirare, confusione mentale, svenimento.

 

Aritmia cardiaca: le cause

Le cause dell'aritmia vanno cercate in patologie già esistenti, oppure sono secondarie a situazioni fisiologiche. Ecco le principali:

  • Squilibrio dei minerali potassio e calcio (elettroliti) nel sangue.
  • Cardiopatie, scompenso cardiaco, infarto miocardico, pericarditi o miocarditi.
  • Alterazioni delle valvole cardiache.
  • Patologie tiroidee (ipertiroidismo).
  • Ipertensione
  • Diabete
  • Apnee notturne

Cause legate a stile di vita non corretto:

  • eccessivo consumo di caffè,
  • Energy Drinks,
  • alcolici e superalcolici,
  • fumo,
  • uso di droghe (cocaina, anfetamine),
  • stress eccessivo.

Anche alcuni farmaci possono causare aritmie (farmaci antibradicardia, farmaci contenenti Digitalis).

Lo sport praticato a livello agonistico può condurre a una bradicardia, che è però fisiologica e innocua. Come può capitare anche in gravidanza, quando il feto che preme sul torace, il nuovo equilibrio ormonale, le difficoltà di respirazione e circolazione possono dare luogo ad aritmie: palpitazioni o extrasistole.

Non bisogna preoccuparsi, ma rivolgersi al medico curante, che suggerirà se sono opportune ulteriori analisi o se si può trattare di eccesso di ansia o stress (in gravidanza, si sa, le preoccupazioni sono molte!)

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