Aerofagia: sintomi, cause, tutti i rimedi

L'aerofagia è un fenomeno molto comune che può avere diverse cause, da una alimentazione scorretta alla stitichezza. Esistono diversi metodi per alleviare il disagio, tra buone abitudini alimentari, farmaci e rimedi naturali.

aerofagia

Credit foto
©nnudoo - 123rf

 

Cosa si intende per aerofagia 

Si parla di aerofagia quando si tende a ingoiare troppa aria mentre si mangia o si beve. Aria che si accumula nello stomaco e nell’intestino causando sintomi fastidiosi tra cui gonfiore, distensione addominale, eruttazioni frequenti e sensazione di pienezza.

 

Meteorismo e aerofagia spesso vengono confusi, ma in realtà sono due fenomeni diversi. In caso di aerofagia, appunto, l’aria viene ingoiata dalla bocca; in caso di meteorismo, al contrario, si producono gas in eccesso nell’intestino per la fermentazione di alcuni alimenti. Quando questi gas vengono espulsi per via rettale, si parla di flatulenza.

 

Aerofagia normale o patologica 

Di per sé l’aerofagia è un fenomeno del tutto normale, che può risultare semmai leggermente fastidioso ma non comporta problemi di alcun tipo. Può diventare patologica o problematica quando è costante o eccessiva, generando un disagio tangibile e accompagnandosi a gonfiore, dolore addominale, eruttazioni frequenti o flatulenza. 

 

In alcuni casi l’aerofagia può essere anche spia di un disturbo sottostante, come la sindrome dell’intestino irritabile, la dispepsia funzionale, oppure problemi del tratto gastrointestinale superiore come l’ernia iatale o la scialorrea (salivazione eccessiva). 

 

L’aerofagia in gravidanza è molto comune: il motivo principale sta negli alti livelli di progesterone, un ormone che rilassa i tessuti della muscolatura liscia in tutto il corpo, compreso il tratto gastrointestinale. Questo rilassamento, unito alla pressione del feto sull’apparato digerente, rallenta la digestione e può portare ad un aumento di gas, eruttazione e flatulenza, soprattutto dopo un pasto abbondante.

 

I sintomi

Vediamo ora quali sono i sintomi dell'aerofagia:

  • eruttazione frequente;
  • tensione addominale;
  • aumentata flatulenza;
  • borborigmi, cioè i gorgoglii gastrici;
  • più di rado, si può percepire un dolore dietro lo sterno.

 

Possibili cause

A cosa è dovuta l'aerofagia? Tra le cause principali dell'aerofagia possiamo citare: 

  • l’abitudine di mangiare in fretta, in piedi o parlando;
  • il consumo di bevande gassate, tanto più se bevute con la cannuccia;
  • ansia e stress, perché rendono la respirazione più veloce e superficiale;
  • alterazioni della flora batterica intestinale (microbiota):
  • condizioni come il reflusso gastroesofageo o la sindrome dell'intestino irritabile;
  • l’abitudine di masticare chewing gum o caramelle gommose;
  • un’alimentazione scorretta, ricca di carboidrati responsabili della formazione di gas;
  • alcune procedure chirurgiche all’apparato digerente.

 

Aerofagia da ansia 

Esiste un legame molto stretto tra il benessere psicologico e quello dell’apparato gastrointestinale.

 

Gli stati di ansia, stress e tensione emotiva, tra le altre cose, portano a respirare in modo più veloce e superficiale, deglutire più spesso del necessario, tenere i muscoli addominali contratti. Così facendo si ingerisce più aria che si accumula poi nello stomaco e nell’intestino, causando gonfiore, flatulenza e sensazione di pienezza. 

 

L’aerofagia da ansia di per sé non è pericolosa, ma può essere fastidiosa e soprattutto è la spia di qualcosa che non va dal punto di vista emotivo. È dunque bene prendere in considerazione questo sintomo, per cercare di correggere ciò che non va.

 

Quando rivolgersi al medico 

Cosa fare in caso di aerofagia? Finché resta un fenomeno occasionale, non è grave e può essere limitato semplicemente mangiando in modo più rilassato e regolare. Se invece l’aerofagia diventa fastidiosa e crea disagio nella vita quotidiana, è bene rivolgersi al proprio medico di base. Se quest’ultimo ravvisa delle possibili patologie in atto, indirizzerà poi al gastroenterologo.

 

I rimedi contro l’aerofagia

Come eliminare gas da stomaco e intestino? La prima cosa da fare è abituarsi a mangiare lentamente, seduti a un tavolo (e non in piedi o camminando), concentrandosi sul cibo invece di svolgere altre attività in contemporanea. Sono da evitare anche bibite gassate, chewing gum e caramelle.

 

In caso di aerofagia può essere utile fare delle modifiche alla dieta? “Una corretta alimentazione è fondamentale nel migliorare questo sintomo: pasti piccoli e frequenti, masticando bene ogni boccone”, risponde il dottor Giuseppe Iabichino, specialista gastroenterologo presso l’ospedale San Carlo - ASST Santi Paolo e Carlo di Milano.

 

“Utile evitare bevande gassate e l’uso di chewing gum. Evitare pasti abbondanti e ricchi di grassi e/o zuccheri aiuta lo svuotamento gastrico, diminuendo quindi il disagio legato alla presenza di aria nello stomaco. Per migliorare il transito gastrico è indicato inoltre il consumo di alimenti ricchi di zenzero, melissa, cumino, cardo e coriandolo”. 

 

Se l’aerofagia è patologica e crea disagio, il medico può consigliare anche l’assunzione di farmaci, tra cui:

  • antiacidi, per contrastare – appunto – l’acidità legata alle difficoltà digestive;
  • idrossido di magnesio e idrossido di alluminio (il nome commerciale è Maalox);
  • carbonato di calcio, ma per brevi periodi per evitare che generi gonfiore e stipsi.

 

Tra i rimedi per l’aerofagia c’è anche il carbone vegetale, una sostanza naturale che è il risultato della carbonificazione del legno. Di norma si assume sotto forma di capsule o compresse che aiutano a eliminare l’eccesso di gas a livello dell'apparato digerente. È però controindicato in caso di ostruzioni intestinali o appendicite; può inoltre ridurre l’assorbimento di farmaci e nutrienti.

 

Tra i rimedi naturali per l’aerofagia possiamo citare:

  • infuso a base di issopo, da assumere dopo i pasti;
  • tisane digestive a base di malva, dalle proprietà emollienti e antinfiammatorie per le mucose;
  • semi di anice verde, dallo spiccato effetto digestivo noto già nell’antichità;
  • semi di finocchio, dall’azione digestiva;
  • zenzero, efficace come antinausea e antivertigine, digestivo e protettivo della mucosa gastrica.