Yoga pranayama: origini, pratica, benefici

Lo Yoga pranayama aiuta a prendere contatto con il proprio respiro e migliora la circolazione del sangue nei polmoni. Scopriamolo meglio.

>  Il significato dello Yoga pranayama

>  Origini e filosofia dello Yoga pranayama

>  La pratica

>  I benefici dello Yoga pranayama

>  I maestri e le scuole

>  Curiosità sullo Yoga pranayama

Yoga Pranayama


Significato dello Yoga pranayama

Il respiro è ciò che porta il movimento. Pranayama deriva da prana, che nella tradizione yogica è il soffio vitale che pervade corpo e anima, non intese come entità distinte. Al contempo, questo termine designa anche l'energia che si muove e, muovendosi, muove, per evocare formule dantesche a noi familiari. 

Si trova in tutte le forme viventi e le anima nel vero senso della parola. Dentro di noi energia vitale che circola nel corpo attraverso le nadi, i canali del corpo sottile.

A questa parola si unisce Ayama (lunghezza, controllo, espansione). Il suo significato è quindi di controllo ed estensione del respiro.

 

Origini e filosofia dello Yoga pranayama

È difficile andare alle origini profonde del respiro, soprattutto considerando che questa pratia non è scissa dalle origini dello yoga, nascono insieme, non si possono pensare separate. Il respiro è dai tempi dei tempi uno strumento potente di evoluzione e cambiamento nell'esercizio dello Yoga.

Potremmo tornare ai versetti dell'antico saggio Swatmarama Yogindra (XIV sec. d.C.), che nella sua Hathapradipika illustra le tecniche della "disciplina del soffio". Tutti i principali testi classici dello Yoga includono il respiro nel senso esoterico, spirituale, simbolico, introspettivo, profondo.

 

La pratica 

Il modello ritmico dell'ispirazione e dell'espirazione varia molto a seconda della tecnica che si sta eseguendo, ma in general ele fasi del pranayama sono queste: 

  • Inspirazione (puraka);
  • Espirazione (rechaka);
  • Trattenimento del respiro (kumbhaka).

Va però precisato che in molti testi di Hata Yoga si ritrova il termine kumbhaka (da kumbha: brocca per acqua, calice) che sta a significare le tre fasi di inspirazione, espirazione e trattenimento del respiro. Quando il respiro viene trattenuto dopo una inspirazione, viene chiamato antara kumbhaka. Quando viene trattenuto dopo una espirazione, viene chiamato bahya kumbhaka

L'attenzione al respiro va tenuta per tutta la pratica, perché è il respiro che porta il movimento. Prima di tutto occorre rafforzare il respiro, iniziare lo yoga così è un buon avvio davvero, senza ambire a posizioni, capovolgimenti, rassodamenti.

 

Qual è il rapporto tra yoga e respirazione?

Yoga e respirazione

 

I benefici dello Yoga pranayama

Prendere contatto con il proprio respiro può non esser così semplice all'inizio, può risultare anche complesso e rimuovere blocchi a volte è difficile. Ma il lavoro sul respiro è davvero efficace a tantissimi livelli. l praticante allena la mente in modo graduale ed esperisce la sensazione dellasospensione spontanea dell'atto respiratorio. In senso lato, chi pratica il pranayama, impara a stare sospeso.

Creare le condizioni per questa evoluzione di coscienza richiede tempo, cura, amore. I benefici del pranayama sono tanti.

Migliora la circolazione del sangue in ogni area dei polmoni. La dilatazione degli alveoli polmonari e l'aumento della pressione accrescono l'espressione capacità vitale.

Il pranayama facilita l'eliminazione delle tossine, migliora la circolazione sanguigna e linfatica, ottimizza l'azione filtrante dei reni, tonifica il sistema nervoso, agisce positivamente sulla memoria, aiuta la digestione, libera da pensieri negativi, attaccamento e dalla paura che immobilizza l'intento, purifica le nadi. Non basta? Stimola la milza, equilibra il sistema ghiandolare, rinforza il sistema immunitario.

 

I maestri e scuole 

Questa pratica non è scissa dalle origini dello yoga, qualsiasi maestro o insegnante saprà veicolare il paranyama nel suo modo e adattandolo ai suoi allievi.

 

Curiosità sullo Yoga pranayama

Dopo circa 20 minuti di pratica del pranayama (unito a una meditazione pranava-japa, con recitazione della sillaba OM), il ritmo del polso rallentadiminuisce la pressione del sangueaumenta la resistenza della pelle all'elettricità (ciò indica una condizione di serenità mentale visibile attraverso l'elettroencefalografo).

 

Scopri quali sono gli esercizi di respirazione yoga

 

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