Intervista

Viaggiare attraverso l'Asia Centrale

Sulle tracce di Ella Maillart, attraverso una delle ultime aree geografiche dove il tempo si è fermato, come in una storia di Corto Maltese. Leggiamo i consigli di una vera viaggiatrice per visitare l'Asia Centrale.

Viaggiare attraverso l'Asia Centrale

Una sera mi ritrovai assieme un gruppo di amici per organizzare un viaggio in Cina e Sudest asiatico.

In mezzo alle varie persone interessate a far parte della spedizione ve ne era una che attirtò la mia attenazione in modo particolare: si capiva che era una viaggiatrice esperta, un’avventuriera vera, il suo modo di parlare di dettagli pratici con vivo entusiasmo e freschezza mi ricordava in qualche modo la mitica Ella Maillart.

Oltre alla lingua madre francese ed ad uno spirito da avventuriera, Marie Demont condivide con la Maillart i ricordi di un viaggio in solitaria per l’Asia Centrale, che spinse la Maillart a scrivere il suo libro Vagabonda nel Turkestan.

Dopo più di due anni da allora e dopo numerosi viaggi, incontro di nuovo Marie, davanti ad un buon caffè espresso, per fale alcune domande.

 

Prima di parlare del tuo viaggio in solitaria in Asia Centrale voglio chiederti quale è stato il tuo ultimo viaggio

Sono stata in Cina. Sono una paesaggista e gestisco un orto botanico, così sono stata invitata come rappresentate dell’India in un viaggio organizzato al quale erano invitati i responsabili dei migliori orti botanici di tutta l’Asia.

Ho visitato soprattuto lo Yunnan e Shanghai e per me è stata l’occasione perfetta per fare un altro viaggio.

 

 

L’Asia Centrale, composta da tutta quella serie di ex repubbliche russe chiamate affettuosamente “stan”, non è un luogo semplice da viaggiare. Quali stan hai attraversato e come ti sei organizzata?

Nel mio primo viaggio in Asia Centrale ho attraversato Kazakistan, Uzbekistan e Kirghizistan, attraversando il Mar Caspio dall’Azarbaigian.

Avrei voluto attraversare anche il Turkmenistan ma mi sono resa conto che ottenere il visto era un processo troppo lento e complicato e che il paese è piuttosto costoso per i miei standard di viaggiatrice low budget.

Non solo, di tutti i paesi dell’Asia Centrale il Turkmenistan è quello con una sorta di dittatura e di controllo delle autorità più rigidi, cosa confermata anche da viaggiatori incontrati sulla strada.

Si può stare in Kazakistan senza visto per un periodo inferiore ai 30 giorni, per poi uscire e rientrare, ed e quello che ho fatto per attraversare questa terra molto estesa.

L’ho percorsa nella parte a sud appunto, al confine con l’Uzbekistan, è una zona di panorami meravigliosi e numerosi parchi naturali.

L’Uzbekistan è oggigiorno divenuto una meta turistica di massa, molto artificiale, una sorta di Disneyland di una Via della seta poco autentica, dove tutto è venduto ai turisti, tutto è posticcio e alcune condizioni poco felici del paese sono nascoste da muri tirati su con questo preciso scopo.

Il Kirghizistan è il più autentico di questi tre paesi basati su una cultura nomade. Si trovano ancora le iurte e si può stare con le famiglie del luogo. Non ho volute organizzarmi più  di tanto, lasciando spazio all’improvvisazione.

 

Dicci qualcosa su cibo, transporto e sicurezza. Com’è stato viaggiare per una donna sola?

Cibo: se il budget è ristretto, il cibo non è granché per tutta l’Asia Centrale: pane, carne e kumis (latte di cavalla fermentato) sono la base quotidiana.

I trasporti sono da organizzare sul luogo, parliamo di paesi molto grandi, coperti da grandi reti ferroviarie, ma il treno andrebbe prenotato molti giorni in anticipo, perciò alla fine i bus o i minibus sono l’ideale.

A parte l’Uzbekistan che attrae turisti per via di Samarcanda e per via della cultura ostentata, gli altri paesi attirano molti praticanti di trekking e ciclisti, pertanto non sarà difficile trovare in loco agenzie in grado di aiutare per gli spostamenti, le parti piùcomplicate del viaggio deve vedersele chi ha intenzione di entrare in Cina via terra, chi vuol passare dal Turkmenistan o chi vuol visitare le aree accessibili di Afghanistan. Per tutto il viaggio mi sono sentita molto sicura, sia come donna che come viaggiatrice.

Le persone sono rispettose.

 

Consigli per chi volesse seguire le tue orme?

Imparare un po’ di russo e imparare a leggere il cirillico. Non è così difficile. Stare nelle grandi citta’ solo per sbrigare le pratiche necessarie:  cambiare soldi, procurarsi documenti e permessi, usare internet.

Scambiare informazioni con altri viaggiatori in solitaria, vi riconoscerete al volo e sara’ comodo dividersi il costo di un pasto o di un trasferimento da un’area ad un’altra.

Sicuramente un viaggio unico, assieme ad alcuni paesi dell’Africa, queste sono rimaste alcune delle ultime aree veramente autentiche dove si viaggia fuori dal tempo. Ne vale veramente la pena.