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Viaggi solidali, la solidarietà in vacanza

Tantissime sono le associazioni e le agenzie che si occupano di viaggi solidali: conosciamone alcune e vediamo cosa propongono, perché la solidarietà va anche in vacanza!

Viaggi solidali, la solidarietà in vacanza

Scegliere di fare un viaggio è già di per sé imbarcarsi un una bella avventura.

Se lo si sceglie in modo consapevole, responsabile e rispettoso del territorio e degli abitanti si aggiunge un tassello in più: grande successo stanno riscuotendo tutti quei viaggi che portano non solo il turista a far visita presso la destinazione prescelta, ma che lo rendono partecipe di progetti solidali attraverso il volontariato, volti ad aiutare le persone o a far del bene all'ambiente.

 

Vacanze solidali: perché?

Un viaggio solidale è una scelta di inserimento e di desiderio di conoscenza approfondita della realtà che si sta visitando, un'immersione nello spazio e nel tempo che rifugge dai soliti gironi turistici, escursioni prefabbricate o greggi di massa.

Questo modo di viaggiare non è ovviamente alla portata di tutti, per varie ragioni, ma rappresenta sicuramente un investimento personale di grande valore, poiché va ad arricchire quel bagaglio di esperienze che fanno sorridere sia il cuore che lo spirito; ecco, prima di scegliere un viaggio solidale, qualche regola di base da sapere:

  • durante il soggiorno scelto con una associazione, si può lavorare, aiutare o collaborare con la gente del posto e si è occupati in media 5 o 6 ore al giorno; oppure si possono scegliere tour organizzati da agenzie o fondazioni locali che devolvono una percentuale del costo di viaggio a progetti solidali, senza quindi doversi impegnare direttamente;
  • per intraprendere un viaggio simile è importante avere, oltre ai buoni propositi di base, anche un buono spirito di adattamento. In alcuni casi si alloggia infatti presso realtà semplici e povere. In altri casi, si scelgono strutture ricettive che devolvono parte della quota data per il viaggio in operazioni solidali locali;
  • i viaggi solidali solitamente vanno per fasce d'età, per cui ci si può iscrivere al gruppo tenendo conto anche di questo, oppure sono proposte di tour da fare da sé, indipendentemente dal grupp;
  • nel caso di campi all'estero, è spesso necessario iscriversi con molto anticipo perché quasi sempre viene richiesta la partecipazione a incontri preliminari di formazione.

 

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Chi propone viaggi di solidarietà

I viaggi solidali sono spesso realizzati da associazioni e organizzazioni non governative, sia all'estero, soprattutto in paesi in cui vi è un reale bisogno, ma anche in Italia; scopriamo ora cosa ci offre questa prima strada, conoscendo alcune associazioni per chi desidera accingersi a un viaggio solidale direttamente coinvolgente.

Le due più grandi associazioni che, a livello internazionale, si occupano di viaggi solidali sono: SCI Servizio Civile Internazionale e Alliance of European Voluntary Service.

Esistono anche moltissime altre realtà minori, italiane in questo caso, ognuna con determinate destinazioni e progetti, vediamone alcune.

  • Afsai: organizza campi di lavoro di breve o lunga durata in Africa, America Latina, Asia e in Europa, ma propone anche soggiorni in Irlanda e Inghilterra che legano il volonariato all'apprendimento della lingua inglese.
  • Amani: si occupa principalmente di aiuti alle popolazioni africane, collaborando presso case di accoglienza per bambini di strada a Nairobi in Kenya e a Lusaka in Zambia, prevedendo un periodo di formazione.
  • Cisv: un'organizzazione che opera per la solidarietà mondiale, informando circa mete di turismo responsabile nel mondo
  • Lunaria: associazione di promozione sociale che promuove l'unione tra i popoli, combatte il razzismo, organizza campi nazionali e internazionali su ecologia, solidarietà e pace, con attenzione particolare a progetti per giovani e adolescenti.
  • Yap Italia: organizza campi di lavoro per participare a piccole iniziative di sviluppo locale, anche a lungo termine e con proposte per minorenni.

E queste solo per citarne alcune, tante altre ve ne sono, come Amnesty International, Arcs, Cesvi, Gap Year, Ibo Italia, Projescts Abroad e altre ancora.

In altri casi, e questa è la seconda via che si può percorrere, sono anche vere e proprie agenzie di viaggio, come I viaggi del sogno, che propongono percorsi lungo "le vie della solidarietà", in Egitto, Ecuador e Perù; o ancora Viaggi Solidali, che stila una scelta di referenti locali che aiutano concretamente le comunità che ospitano i turisti, operando in Albania, Argentina, Bulgaria, Burkina Faso, Etiopia, Guatemala, Maldive, Mali, Mauritania, Perù, Tanzania e altri paesi ancora.

E il turismo di Grandi Orizzonti che devolve una percentuale (5-7%) del costo di viaggio ad un Fondo di Sviluppo come "quota di solidarietà" utilizzata per co-finanziare progetti di cooperazione in Africa Orientale, con possibilità di recarsi a collaborare e visionarli.

La terza strada che si può scegliere è quella delle organizzazioni in loco, che si occupano di accoglienza, sistemazione e alloggio e vi offono un turismo sostenibile e rispettoso della realtà locale.

In questo caso bisogna fare un buon lavoro di ricerca a monte per reperire quante più informazioni possibili (grazie anche a forum on line, esperienze personali, passaparola) per essere sicuri della serietà dell'organizzazione.

Grande esempio lo troviamo in un paese come l'Armenia, dove un uomo come Antonio Montalto (infondo all'articolo il video che illustra i suoi ideali) e la fondazione Family Care Foundation, hanno strappato all'abbattimento molti edifici storici in cui vengono ospitati i turisti, come Villa Delenda e Villa Ayghedzor, due b&b di Yerevan, e sostengono lo sviluppo e la cultura locali.

 

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Guarda il video di Antonio Montalto