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Cucina indiana del Nord: consigli e come orientarsi

Un'immensa valle tracciata dal sacro fiume Gange, sotto lo sguardo imperturbabile delle cime himalayane, ecco l'India del Nord, patria di una delle cucine più diffuse ed apprezzate al mondo. Per convenzione si considerano stati del Nord quelli sopra Mumbai. Studiamone il cibo.

Cucina indiana del Nord: consigli e come orientarsi

Uno dei motivi per cui quello indiano viene definito un “subcontinente” è che all'interno del suo vasto territorio possiamo trovare culture, religioni, stili di vita e cucine molto diverse.

Generalmente, per abitudine l'India viene divisa in India del Nord ed India del Sud, culturalmente e culinariamente parlando, anche se esistono delle aree a sé stati come possono essere quelle himalayane, il nord-est a confine col Bangladesh e piccole ex colonie come Goa e Puducherry.

Ciò che differenza maggiormente il Nord dal Sud è la forte influenza islamica e la presenza di grandi gruppi religiosi come i jainisti, i sikh, i buddhisti che hanno imposto le loro regole e i loro gusti, importando alimenti dalla Persia e dall'Asia Centrale.

L'india è la culla del vegetarianesimo e, in particolare al Nord, i vegetariani avranno vita facile.

 

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La cucina dell'India del Nord: piatti tipici

Storicamente le aree dell'India del Nord hanno una cucina prevalentemente vegetariana, delicata, fatta di molte salse, spesso agrodolci, spezie raffinate e uso di verdure, legumi, riso, frutta, latticini (burro e yougurt).

Lo sviluppo della tendenza vegetariana è dovuto alle religioni locali: buddhismo, giainismo e sikkhismo.

L'arrivo dei Moghul impose una cucina basata sulla caccia e quindi la carne: pollo e montone, rispettando le abitudini di evitare il maiale e di venerazione della vacca.

Per gustare salse, legumi e carni è impossibile non ricorrere al naan, al rooti e ai paratha, tipici pani non lievitati cotti nel forno tandoori.

Le spezie che più rappresentano l'India del Nord sono il peperoncino, la menta e lo zafferano. Potremmo trovare molti piatti a base di paneer (formaggio indiano) come i kofta (polpette di carne o formaggio cotti in salsa) e molti pakora (polpette fritte di verdure).

Il pollo, marinato e speziato, viene spesso cotto in salse agrodolci, ricche di chutney e spezie come la menta, con aggiunta di mandorle e uvetta. Patate (aloo) e lenticche (dal) sono onnipresenti.

 

Dove mangiare (in strada o al ristorante)

La cultura culinaria in India del Nord ha radici millenarie: i pundit, eruditi col compito di assicurarsi che la conoscenza venga correttamente tramandata, sono da sempre cuochi e il cibo non è solo materia di sopravvivenza ma riguarda anche i riti religiosi e i rapporti sociali tra caste.

Questa importanza data al cibo è testimoniata dall'alto numero di ristoranti e chioschi che troviamo in India del Nord a partire dalla prima mattina.

I chioschi sono ottimi per uno spuntino rapido come un samosa o per un bel chai caldo, un ottimo tè speziato fatto con il latte.

Come in tutto il resto dell'India, si nota subito la sensibilità al tema del vegetarianesimo: molti locali riportano la dicitura “non veg” dove si consumano carne e pesce, “veg” dove si evita l'uso di carne ma si continua ad usare prodotti derivati da animali ed infine “pure veg” dove si ha la garanzia di non mangiare uova, latte o burro.

 

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Da non perdere in India del Nord!

Gustare il cibo di strada e deliziare il proprio palato nei ristoranti sono due esperienze fondamentali se parliamo di cibo in India del Nord.

Il naan in tutte le sue versioni è un accompagnamento immancabile: da solo, con ghee (burro liquido), con cipolla, con formaggio, con peperoncino, ecc.

La pasticceria dell'India del Nord è variegata ma sempre e comunque estremamente dolce e zuccherina, fatta prevalentemente di paste di zucchero, cocco, spezie e semi.

Il riso basmati è di casa, sia in ricette vegetariane come un semplice dahl di lenticchie gialle, che in piatti a base di carne come un piccante chicken biryani.

Ad ogni angolo e ad ogni ora del giorno potremmo gustare i famosi samosa: fagottini triangolari, fritti, ripieni di patate, cipolle e piselli o di carne.

Da provare anche i differenti tipi di kebab, pieni di spezie e molto diversi da quelli a cui siamo abituati in Occidente.

 

Cosa evitare in India del Nord

L'India non brilla per l'igiene, pertanto è buona norma seguire le regole del buon senso: consumare cibo ben cotto e ancora caldo, evitando quello freddo ed esposto da troppo tempo alla carica batterica di un paese subtropicale; evitare bevande fatte con acqua sospetta o che contengano ghiaccio.

Diffidare quanto più possibile delle bevande a base di latte, come il lassi, buonissime ma spesso letali per l'intestino.

Il Bhang, una bevanda a base di cannabis è più che sconsigliata per gli effetti che può produrre e per l'impossibilità di risalire agli ingredienti, non di rado pericolosi come i semi della datura.

 

Consigli e curiosità della cucina indiana

Anche se le temperature indiane ci spingono a cercare freschezza e refrigerio, cominciare la giornata con una colazione a base di piccante e bollente è il miglior modo per evitare un'eccessiva sudorazione e una dipendenza continua dall'acqua troppo negativa.

Un chai caldo e qualche spuntino piccante ci saranno utili per questo scopo.

Molte ricette della cucina indiana sono facili da riprodurre.

 

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