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Andare in India per guarire dall'epatite C

Tutti al Taj Mahal per sconfiggere l'epatite C: non è uno scherzo di qualche agenzia, ma si tratta di "viaggi della guarigione" di persone che desiderano acquistare il farmaco generico in India a un costo inferiore. Ecco cosa sta accadendo.

Andare in India per guarire dall'epatite C

L’Italia e l’epatite C

Questione molto delicata quella della sanità in Italia. Lo sa bene, non solo chi semplicemente si rivolge agli ospedali pubblici per normali visite o esami specifici - per cui a volte ci si trova a dover attendere anche più di un anno -, ma anche e soprattutto chi deve fare i conti con delle patologie particolari, come nel caso delle persone affette da epatite C. Cosa deve fare chi non può permettersi di acquistare il farmaco per curarsi? Andare in India o - come spiega anche un articolo di Libero Quotidiano  - anche in Egitto, affrontando spese di viaggio, voli arei che non avrebbe magari mai fatto e molto di più in nome della salute e della vita.

 

L’epatite C si sconfigge in India?

Recentemente è assurto agli onori di cronaca, diffuso anche su Repubblica Tv in un video, il viaggio di un gruppo di uomini e donne affetti da epatite C, che, non riuscendo o preferendo non pagare le cure in Italia, si sono rivolti a strutture all’estero, nello specifico a quelle indiane.

Ciò che li spinge a curarsi in India, come spiegato dal medico epatologo indiano nel video in questione, riguarda il fatto che, non essendo così grave il tipo di epatite che colpisce queste persone, molto probabilmente il servizio sanitario italiano non sostiene i costi della terapia, pagando solo le cure per i casi più gravi. In India il farmaco risulta infatti essere molto meno caro. Quindi, una volta visitate e ricevuta la ricette, le persone vanno ad acquistare il farmaco in farmacia, il tutto in modo completamente legale. 

 

I viaggi farmaco-organizzati

Un viaggio toccante questi cinque giorni in India dei “Ragazzi della C”, che commossi, si salutano, ripromettendo di tenersi in contatto per conoscere le rispettive evoluzioni di salute e auspicata guarigione. 

Tutti a Delhi a comprare la medicina nelle farmacie indiane, dunque, per sconfiggere questa infida bomba?

Come scrive l’inviato Michele Bocci di Repubblica nel suo racconto “Epatite C, in India con i turisti del superfarmaco”, stanno nascendo gruppi di vacanze per andare a comprare il farmaco, un generico del prodotto di marca venduto in Italia. Ogni persona ha la sua storia, ognuna la grande speranza di iniziare la cura e di vedere il segno negativo scritto nei prossimi esami. 

Risultato? Tra denti, seni rifatti e ora anche epatite C, probabilmente le agenzie di viaggio ci guadagnano e l’istituzione sanitaria italiana perde sempre più credibilità.

 

Come si contagia l’epatite C

L’epatite C è un’infiammazione, nello specifico del fegato, causata da sostanze chimiche, medicinali, troppi alcolici o virus. Si contagia attraverso il contatto con il sangue, anche tra particelle non visibili ad occhio nudo.

Sono pertanto a rischio persone che fanno uso di droghe per via endovenosa e che si scambiano le siringhe, gli operatori sanitari che vengono accidentalmente feriti; anche la non sterilizzazione dei materiali (presso dentisti o in tutti i casi in cui la pelle viene perforata, anche con piercing o tatuaggi) o le trasfusioni possono rappresentare veicolo di contagio.

E l'agopuntura? Anche qui è importante prestare attenzione a chi lo pratica e verificare aghi monouso e pratiche di sterilizzazione.