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Gestire la rabbia con lo yoga

“L’ira funesta”: una intera, terribile guerra mitologica è scoppiata proprio a causa della rabbia eroica del nobile guerriero Achille. Nel nostro piccolo, quante volte ci lasciamo dominare da questo sentimento scatenando delle guerre dentro di noi? E come può venirci in aiuto lo yoga?

Gestire la rabbia con lo yoga

Come un fuoco d’artificio scoppia la rabbia e ci incendia, talvolta in modo devastante.

In realtà, non è necessariamente un sentimento negativo, se incanalata con correttezza, perché rappresenta un detonatore potente che ci aiuta a sovvertire lo stato delle cose, specie se la realtà intorno a noi ci appare ingiusta, avvilente.

La nostra rabbia, però, non deve agire come una cieca mannaia che si abbatte sul malcapitato di turno (sia esso umano o simbolico), ma è opportuno sia domata con severità: quante volte, sotto il suo impulso furente, abbiamo detto o fatto cose di cui ci siamo poi amaramente pentiti?

Proprio per questo, vediamo come lo yoga può aiutarci.

 

Yoga e rabbia: qualche connessione

Certamente, intraprendere un cammino di evoluzione personale che porti a comprendere e trascendere gli stati rabbiosi non è che auspicabile: richiede però un profondo impegno personale che certo non si limita alla lettura di questo articolo.

Così preferiamo concentrarci su qualche suggerimento utile in merito al ruolo dello yoga nell’approcciare la rabbia, un sentimento potente e di difficile controllo.

 

Lo yoga come esercizio per allentare la rabbia

La pratica yoga, in sé, porta ad uno stato di generale allentamento di qualunque sentimento prorompente. Il lavoro sul respiro, il rilassamento psicofisico, la calma immobilità degli asana sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono a disinnescare la miccia e a acquietare le acque.

Vi invitiamo ad un esperimento: provate a praticare yoga in un momento nel quale siete fortemente arrabbiati e poi tornate ad osservare quel sentimento dopo la vostra ora di lezione.

 

Gli asana che aiutano a gestire la rabbia

Certamente, alcuni asana sono più specificatamente indicati se vi sentite travolti da questo complesso sentimento. Ad esempio, i piegamenti in avanti che inducono ad un senso di profondo rilassamento.

Simbolicamente, risultano assai efficaci le torsioni, splendide posture sinuose che invitano a osservare la realtà da tutti i punti di vista possibiliabbracciandone ogni sfumatura.

Un approccio multisfaccettato andrà a stemperare le emozioni più primitive e indurrà ad accettare questa o quella situazione in tutta la sua complessità, magari accogliendone degli aspetti che a prima vista abbiamo tralasciato.

 

La respirazione in aiuto

Un piccolo, semplice esercizio di respirazione che vi consigliamo di eseguire quando sentite montare la rabbia dentro di voi è il seguente: focalizzatevi sul vostro respiro e concentratevi in particolar modo sull’espirazione per renderla in più lunga e lenta possibile.

Ripetete per qualche ciclo respiratorio e poi osservate nuovamente il vostro stato interiore.

 

La pratica quotidiana

Al di là di facili tecniche di “pronto soccorso”, vi invitiamo a fare vostre quotidianamente pratiche come lo yoga o la meditazione se tendete a incorrere in scoppi di ira.

Sarebbe un impegno che prendete con voi stessi per provare a evolvere e maturare su un aspetto del vostro carattere non solo tamponando una situazione, ma tendando di modificare la gestione istintiva di questo sentimento: il fine è quello di ammorbidire la rabbia cieca e depurarla dai suoi eccessi negativi mantenendone solo il precipitato legittimo, sano e giustamente battagliero verso la vita.

 

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