Yoga Jazz: lezione e concerto in un unico evento

Mettere insieme in armonia varie forme di bellezza non può che dare vita ad una bellezza superiore: vi invitiamo ad abbracciare queste parole prima di introdurvi l’argomento dell’articolo di oggi, all’apparenza insolito.

Infatti, se l’accostamento tra lo yoga e la danza è facilmente comprensibile (entrambe sono radicate nel corpo per fluire oltre esso, degli asana ricordano dei passi di danza, etc), più oscuro potrebbe apparire il legame con la musica, un’entità inafferrabile e sfuggente che, almeno all’apparenza, poco ha a che fare con l’antica disciplina indiana.

Eppure la nota rivista “Yoga Journal” ha deciso di intraprendere una via sperimentale che ha provato ad innestare lo yoga all’interno di un evento di musica jazz.

Come? Leggete oltre!

 

Yoga Jazz: due mondi che si incontrano

Yoga Journal e il Festival Jazz di Milano hanno unito intenti e forze sposandosi in nome di un concetto: yoga e jazz sono tutte e due espressioni di energia che si sprigiona a ritmo del respiro.

Come una lezione di yoga è caratterizzata dall’armonia degli asana svolti e assemblati in modo unico, così una performance jazz è allo stesso tempo irriproducibile, frutto di una sintonia tutta speciale tra i musicisti. Due proposte di viaggio, quella yogica e quella jazzistica, che battono percorsi diversi, ma con una meta simile: l’assorbimento nel qui e ora, tanto mantenendo una posizione che suonando un brano.

Seguendo questo filo rosso che unisce le due discipline, a Milano lo scorso giugno, si è svolto Yoga Jazz, una manifestazione all’interno della quale la pratica yoga è stata accompagnata proprio dalle note di questo stile musicale nella cornice dell’Orto Botanico di Città Studi.

Se pensate infatti che le uniche colonne sonore per una lezione siano i raga indiani, i mantra o Deva Premal, vi invitiamo ad ampliare i vostri orizzonti e a provare un’esperienza di yoga e jazz: sintonizzatevi sul respiro della musica, afferrate l’ispirazione dei musicisti e fondete l’energia che scaturisce dalle vostre asana con quella della composizione musicale.

Sarà un’esperienza unica, unica come le improvvisazioni jazz!

 

Occasioni sempre benvenute di condivisione yogica e musicale

Si dice che il grande sassofonista jazz Paul Coltrane fosse uno studente yoga e annaffiasse il suo senso mistico con la meditazione. Ciò a ulteriore dimostrazione che questi due mondi sono meno incompatibili e scollati di quel potrebbe sembrare a prima vista; a dimostrazione che la bellezza è accogliente e pronta a lasciarsi avvolgere.

Non possiamo che augurarci che eventi come il Yoga Jazz siano organizzati sempre con maggiore frequenza per diffondere la pratica yoga e far apprezzare la buona musica, per conoscere ciò che è nuovo e raffinare le nostre percezioni, yogiche e musicali.

 

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