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Yoga e cucina: una moda su cui riflettere

Quando una moda “funziona” non si esita a sfruttarla fino all’osso; quando si mettono insieme ben due mode che funzionano, come la cucina e lo yoga, soprattutto se così, almeno apparentemente, mal assortite, qualche riflessione sul tema diviene necessaria

Yoga e cucina: una moda su cui riflettere

Che viviamo di brand e mode è triste per alcuni, inevitabile per altri. Si tende a vestirsi tutti in un certo modo, a guardare gli stessi programmi ad ascoltare la stessa musica. La sensazione è quella di essere immersi in un flusso mainstream che attraversa la società e, nella maggior parte dei casi, la sommerge.

In fondo, ad essere onesti, persino lo yoga fa parte di questo vortice che lo ha elevato ad attività molto in voga. Poco importa cosa significhi davvero "yoga", cosa sia autenticamente questa disciplina e qual è la filosofia alle sue spalle: lo yoga è alla moda, lo fanno tutti ed è alla portata di tutti.

Con la profonda superficialità che caratterizza gran parte del famoso mainstream, questa antica arte viene “maneggiata” da chiunque e le moltissime discipline nate da essa e i molti volumi pubblicati (tanti di discutibile autorevolezza) lo dimostrano.

Proprio in tema di “manipolazioni” bizzarre, in questo articolo ci occuperemo di un bislacco accostamento, almeno all’apparenza: quello tra yoga e cucina. Indigestione da Masterchef? Scopriamolo!

 

Lo yoga in cucina: ma è davvero questo il suo posto?

Sul binomio yoga e cucina è stato appena pubblicato un libro che porta la firma di Shannon Gannon, insegnante, attivista, imprenditrice, nota nell’ambiente per aver ideato il metodo Jivamukti yoga.

Leggenda vuole che un giorno chiese al suo maestro come raggiungere l’illuminazione ed egli le rispose: In primo luogo, impara a cucinare, a pulire, a curare il giardino”.

Non è ben chiaro il cortocircuito secondo il quale da questa indicazione riguardo l’amorevolezza, la costanza, la cura, abbia estrapolato un’esortazione a mettere in piedi l’ennesimo business, ovvero il testo Recipes for Joy.

Fatto è che ha dichiarato in merito: “La preparazione e cottura dei cibi è un atto magico, un potente, processo alchemico, attraverso cui qualcosa si trasforma in un'altra forma: i diversi ingredienti sono abilmente combinati e sottoposti agli elementi di acqua, fuoco e aria nelle giuste proporzioni, con i tempi giusti e gli opportuni incantesimi, costituiti da buone intenzioni mentali, per arrivare a un pasto delizioso che soddisfa sia il corpo e l'anima (…) il cibo preparato in questo modo può anche produrre un cambiamento nella percezione di sé e degli altri, dando speranza e incoraggiamento ad andare avanti con la vita”. Il passo dal tappetino al mestolo, a quanto pare, è molto breve.

Anche in Italia sta approdando questa nuova moda, portata avanti da un ex concorrente di Masterchef e da un insegnante di yoga. Insieme, hanno dato vita all’inziativa Cooking Yoga - con tanto di logo con un cuoco nella posizione del loto - che vorrebbe conciliare la pratica con i fornelli. Infatti, prima di una lezione di cucina vengono praticate alcuni asana e dopo una sessione di rilassamento.

Perplessi dall’accostamento? Chiarisce il tutto uno dei suoi ideatori: “Yoga e cucina sono perfetti insieme come momento per stare in contatto con se stessi anche perché la cucina gode dei vantaggi tipici dello yoga, cioè la capacità di acuire tutti i sensi, il coinvolgimento aumentato dei sensi".

E la concentrazione, l’attenzione al respiro e al corpo, l’assenza delle modificazioni mentali? In che modo queste caratteristiche dello yoga si ritroverebbero in cucina?

 

Yoga, gli stereotipi e le mistificazioni

 

Yoga is all round you (o quasi)

Al di là del tono un po’ ironico tenuto finora, un aspetto della questione che merita di essere analizzato c’è: la cucina, come moltissime altre attività, può essere un buon esercizio di concentrazione, un allenamento alla dedizione.

Il giardinaggio, l’arte dell’origami, il disegno dei mandala, la cerimonia del tè: tutte attività umane caratterizzate dell’estrema e quasi rituale attenzione per il gesto, tanto che esso viene elevato a meditazione. La mente si svuota di ogni altro pensiero e viene assorbita da un’unica intenzione, non importa se futile o non necessaria.

Con questa predisposizione mentale, ogni azione (preferibilmente ripetitiva), potenzialmente è yoga: camminare, pulire, guidare la macchina etc. Se in ambiente silenzioso e calmo, con un ricetta interiorizzata, con un atteggiamento di totale concentrazione su quello si sta facendo, focalizzati e vuoti al tempo stesso: allora sì, anche preparare la cena è yoga.

Diverso è però il discorso portato avanti da yogacooking dove inevitabilmente la struttura didattica e formativa del corso distrae dalla pratica yoga. In un ambiente di apprendimento, per quanto attento, è auspicabile che si facciano domande, avvengano discussioni, si interagisca gli uni con gli altri: come è possibile vedere in ciò qualcosa di yogico?

 

Yoga e cucina: due mondi separati

Partendo da questa riflessione, non serve quindi seguire costosi corsi di yoga e cucina o scomodare chissà quali filosofie per riscoprire un concetto antico e noto: la meditazione e lo yoga possono ritrovarsi nelle attività più semplici, anche molto lontane dal tappetino.

Insufflare lo spirito yogico in ogni gesto che si compie è un grande e difficile traguardo; scegliere un’abitudine apparentemente banale e bagnarla nella consapevolezza è un esperimento che possiamo tentare: che sia una passeggiata, pulire i piatti, andare in bicicletta e, perché no, tagliare le carote. Non conta l’azione in sé, ma l’attenzione che vi dedichiamo e la costanza con la quale la pratichiamo.

Al di fuori di questo specifico contesto e dell'amorevole intenzione, Masterchef e lezione di yoga possono rimanere, a mio parere, tranquillamente separati, ognuno nel suo contesto e con le sue peculiarità; affinché l’una sia un autentico momento di apprendimento e divertimento e l’altra un’occasione per immergersi in se stessi, tanto fisicamente che mentalmente. 

Detto questo, le vie della soddisfazione sono infinite dunque se questo tipo di attività incontra il vostro gusto e vi regala piacere non esitate a perseguirla!

 

Lo yoga come work out usa e getta