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Il sesso nello yoga integrale

Il Purna Yoga, lo yoga che integra ogni parte della natura umana nella sua pratica per evolverla, non esclude nessun aspetto della vita. Qual è il ruolo delle energie sessuali in una pratica che tende a elevare l'essere umano dalla sua animalità?

Il sesso nello yoga integrale

Il sesso è un tema quanto meno controverso quando trattato in un contesto di cammini interiori, di perfezionamento di sé e di elevazione della coscienza.

Molte religioni tendono a viverlo come un campo minato, un terreno infido da regolamentare strettamente. Fanno eccezione le antiche religioni pagane.

Circoscrivendo il campo allo yoga, vediamo che anche in questo frangente la tendenza generale della maggior parte dei tipi di yoga è quella di controllare scrupolosamente, contenere con distacco, o addirittura drasticamente con l’applicazione del brahmacharya, ovvero il celibato o l’astinenza.

Molte storie sono raccontate sui pericoli sul sentiero dello yoga rappresentati dalla cattiva gestione delle energie sessuali. Perché infatti, più che del sesso in se stesso, è sulla relazione della coscienza con energie sessuali, che sono forze naturali, che va prestata attenzione: spesso astinenza pratica non significa affatto controllo, anzi, esistono molte forme di indulgenza raffinate.

Scopriamo assieme come l’argomento viene trattato nello yoga integrale, uno yoga che non esclude nessun aspetto della vita dalla ricerca e che non si basa su regole ferree. Qual è il ruolo, se in effetti c’è n’è uno, delle energie sessuali nello yoga integrale?

 

Le energie sessuali

Cominciamo analizzando il fenomeno sesso. La pratica sessuale non è strettamente legata al mondo umano, esiste ben da prima, la troviamo nel mondo animale e, in alcune forme primitive, in quello vegetale, e lo scopo è la procreazione.

Come la natura universale riesce a dare continuità alla sua manifestazione fisica? Spingendo gli esseri a procrearsi con un esca ben studiata: il piacere.

Tuttavia questo è l’aspetto più esteriore della faccenda, perché al sesso sono legate molte energie sottili, vitali, che hanno bisogno di esprimersi e alimentarsi; questa è un’altra esigenza della natura, che spinge gli esseri all’unione e allo scambio delle energie fisico-vitali. E questa spinta che muove gli umani, è una delle pulsioni più forti.

Le radici di questa forza sono dunque profonde e tenaci, perché per la natura è indispensabile la riproduzione e il mutamento delle forme. Salendo di grado sulla scala dell’essere, dal piano fisico a quello mentale e spirituale, vediamo che l’individuo cosciente è benissimo in grado di prendere le distanze da questo meccanismo della natura, per lo meno, è in grado di prenderne le distanze concettualmente, ma inibirne l’influsso e controllarne l’impatto sul fisico è cosa davvero ardua.

Chiudendo drasticamente e arbitrariamente col sesso, le energie vitali tendono a cercare valvole di sfogo alternative o deprimersi, togliendo impulso vitale all’essere.

Per raggiungere uno stato di distacco mantenendo (e talvolta aumentando) le energie vitali sublimandole e trasformandole in energie creative superiori, è necessario cessare di utilizzare gli altri come batterie per la ricarica e aprirsi alle forze cosmiche impersonali. Cosa non da poco.

 

Il ruolo del sesso nello yoga integrale

Lo yoga integrale è superiore ad ogni etica e morale; pertanto non si tratta di mortificare, colpevolizzare o considerare le cose buone o cattive: ogni elemento ha uno specifico ruolo nella scala evolutiva.

Il sesso, in questo senso, è da considerarsi un’attività del tutto naturale, per niente sbagliata, ma a suo mondo inferiore, ovvero legato ancora a delle meccaniche animali, quindi del passato evolutivo.

Non è un caso che gli esseri angelici, verso cui i cammini interiori evolutivi tendono, si dice non abbiano sesso. Se è vero che la natura mette automaticamente dentro ognuno di noi l’istinto sessuale, è anche vero che in noi esiste un istinto ad oltrepassare questo stadio evolutivo e a rapportarsi con le altre persone in base alla loro anima immortale e asessuata, piuttosto che alla loro energia vitale-sessuale.

Considerare l’istinto sessuale un peccato, qualcosa di sbagliato o addirittura orribile, degno di una confessione, è un atteggiamento controproducente, che dà ancora più potere a questa forza, e più intensità alla sua influenza, che può arrivare a diventare una schiavitù.

Una corretta valutazione di sé, lontana da mortificazioni o esaltazioni, una consapevolezza del fenomeno, un distacco interiore, sono i primi passi positivi verso un affrancamento dalle meccaniche della natura universali. In un individuo elevato, consapevole, le energie vitali tendono ad volersi esprimere per scopi più alti che il mero appagamento.

 

Le energie sessuali e la Shakti

Nella pratica dello yoga integrale, la Shakti (l'energia che pervade e crea il cosmo e ogni suo elemento, controparte dell'Ishwara, il signore cosciente dietro la manifestazione) apre i chakra in senso opposto a quanto avviene negli yoga tradizionali tramite la kundalini (l'energia primordiale implicitatasi negli strati di coscienza inconsci dell'essere umano): si aprono prima i chakra in alto e avviene una discesa di energia divina.

In India la coscienza trascendente, distante dalla manifestazione, è quindi mascolina ("ish" vuol dire lui, "war" significa "maestria", "signoria" ovvero il Signore che padroneggia); la forza che crea invece, contrapposta alla coscienza che concepisce, è la Shakti, letteralmente "potere", sempre femminile; Lui concepisce Lei e Lei manifesta Lui.

Quando si aprono i chakra e l’essere è sotto l’influenza di questa forza trasformatrice, è sconsigliabile mischiare questa energia con quelle sessuali, di natura opposta, poiché interromperebbero il processo e creerebbero condizioni non ideali al suo proseguimento. Anche in questo caso, in cui si parla di astensione, la ragione è solo tecnica e mai etica o morale.

 

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